Prima sconfitta stagionale per l’Asco Vestone

Real Montichiari - Asco Vestone 2 - 1

Guance Rosse fa capolino nella nebbiosa pianura contro l'ultima della classe, un certo Real Montichiari che dei Galacticos ha solo il nome. Ne viene fuori una partitaccia che non entrerà certo nella storia del calcio, non solo per la pochezza innata dei padroni di casa, ma anche per la mediocre prestazione degli ospiti, che di solito ragionano invece su ben altri livelli. Per i tromboni è la fotocopia della gara casalinga contro Il Mosaico: un primo tempo senza troppe emozioni, fatta eccezione per il vantaggio lampo su calcio piazzato. Tutto in discesa? Macché! Guance Rosse si mette a ragionare da buon samaritano e tiene in vita il nemico, che, finito il tè caldo, aspetta solo di uscire a ricevere il colpo di grazia. Secondo tempo meno noioso, in cui i tromboni, a dirla tutta, il colpo di grazia lo assestano, ma il gol viene ingiustamente annullato dal signor arbitro. Come spesso accade in questo meraviglioso gioco, oltre al danno la beffa: i padroni di casa pareggiano con tiro da fuori e assaporano il primo punticino della loro magra stagione. Trafitta nell'orgoglio e nel risultato, Guance Rosse cerca di buttare il cuore oltre l'ostacolo, creando chiare occasioni da gol con Bianchi, Cappa e Bordini, ma vuoi l'imprecisione dei valsabbini, vuoi la bravura del portiere, vuoi la malasorte, lo sperato vantaggio non arriva. Arriva invece, nel finale di gara, l'irreparabile. Max Pezzali diceva: “È la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però... gli altri segnano. E poi vincono”. Aveva ragione!
Beffardo rientro in Valsabbia a leccarsi le ferite: 5 punti in 4 gare è poca cosa. La vetta si allontana, ed il fatto che là in cima ci siano i cugini aggiunge sale all'amara situazione.

È facile giudicare con il senno di poi, come diceva il compianto professor Scoglio, leale avversario di tante battaglie dialettiche davanti a del vino, ma a noi della carta stampata ci pagano anche per questo e dobbiamo dire che quel vincente del Generale di Briale ha steccato. Imbastisce un 4-3-3 che però va a finire, per demerito certo di chi gioca, in un 4-5-1, ma l'allenatore non dovrebbe permettere che i propri uomini falliscano: eccolo, il suo demerito. In questo modo intasa il centrocampo, e su un campo dalle dimensioni da subbuteo come questo è un bel darsi la zappa sui piedi. Cambia, è vero, giocatori a raffica cercando la giusta combinazione come se avesse in mano il cubo Rubik, però senza mai venirne a capo. Piazza per esempio uno come Misto da Mura in mezzo al campo, dove c'è bisogno di quella sagacia tattica che il folletto non possiede.
Adesso gli tocca il compito di riportare tranquillità, entusiasmo e soprattutto voglia di soffrire in questa ciurma di marinai che sembra non abbiano più né l'intenzione di lavorare di straccio per pulire il ponte né di spellarsi le mani per issare le vele e fare rotta verso la vittoria. Capitan Findus.

Armando Dell'Oca

Guance Rosse: Perotti. Niboli, Howazzo, Ebrenestinelli il capitano, Tino. Lepre, Corso, Simone da Bione. Mino, Gottardi. Zanetti. Entreranno: Cappa, Bianchi, Misto, Gonzo.

La pagella dei giocatori di questa e delle altre partite giocate la potete trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it.

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