Scontro politico sulla materna

La scuola materna di Sabbio Chiese? Secondo il gruppo di minoranza guidato da Monica Mussetti è a «rischio soffocamento» a causa della recente approvazione del Piano di governo del territorio che contiene, nell’ambito di trasformazione numero 5 proprio adiacente all’asilo, previsioni urbanistiche in grado di togliere ogni spazio all’istituto.

Secondo Mussetti è tutto chiaro: «L’asilo sarà chiuso su tutti i lati, non avrà più la possibilità di futuri ampliamenti e neppure quella di creare spazi verdi per gli ospiti». In pratica, in fase di approvazione del Pgt non sono state accolte le richieste della minoranza e neppure quelle del precedente consiglio di amministrazione della scuola d’infanzia, che in una lettera del 2008 chiedeva esplicitamente di considerare la possibilità di «riservare una parte di quest’area per il futuro ampliamento dell’edificio e degli spazi verdi».

Detto del parere dell’opposizione, ecco cosa risponde la maggioranza attraverso l’assessore Onorio Luscia: «La materna di Sabbio è stata ampliata nel 2003 con un raddoppio di superficie, e nella nuova struttura ci sono nuove aule, la nuova palestra, un laboratorio e un ampio atrio d’ingresso. Quindi i bambini di oggi sono ospitati in una struttura ampia e accogliente. Inoltre la struttura è dotata di un’altra stanza trasformabile se necessario in un’aula in più. Non solo: la nuova ala è stata progettata per uno sviluppo futuro in verticale, con creazione di un secondo piano se necessario. Quindi non esistono problemi per eventuali esigenze di ampliamento».

E gli spazi esterni? «Ci sono 450 metri quadri di cortile in erba sintetica, e 800 di verde esterno all’edificio ma entro il perimetro. E con l’ambito di trasformazione numero 5 ci saranno circa 3.700 metri di parco a disposizione dei sabbiensi, mentre lo sviluppo dell’area darà alla materna quella sicurezza viabilistica che oggi non ha. Infine realizzeremo un collegamento materna/nuovo parco».

«Il sì a questo progetto - ribatte Mussetti - significa dimenticarsi del futuro del nostro asilo e quindi dei nostri figli e nipoti. Noi non ci fermeremo, e presenteremo osservazioni coinvolgendo nella campagna i cittadini».
di Massimo Pasinetti da Brescioggi

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