02 Novembre 2009, 08.06
O
Lettere

Quei siti «ludici» su Internet

Sono un genitore di due bambine, di 6 e 11 anni: come la maggior parte dei genitori attuali, mi trovo nella condizione di avere figli molto piů smaliziati di me nell’uso delle nuove tecnologie dei nostri anni.

 
D’altronde accadeva così anche ai miei tempi.
A casa mia e dei miei genitori ero io ad impostare il telecomando del televisore o a programmare il video registratore per le partite dell’Italia.
Oggi osservo le mie figlie mentre si siedono e utilizzano il mezzo «Internet». In questo campo sono certamente un genitore con conoscenze superiori alla media: il mio lavoro e la mia passione mi hanno portato ad avere a che fare con il settore informatico da oltre 25 anni e quindi godo ancora di qualche prezioso vantaggio su di loro.
E così le osservo mentre giocano con Internet, con la stessa curiosità e voglia con cui io giocavo a Pacman o con le prime consolle Intellivision.
 
Le osservo e (perché no?) le controllo. Ho sempre pensato che il lato negativo di uno strumento non stia intrinsecamente nel mezzo stesso, ma nell’utilizzo che ne viene proposto o fatto.
Le osservo giocare e andare su siti apparentemente innocui, come uno degli ultimi che hanno visitato negli ultimi giorni: www.gioco.it. Sito in cui esiste una sezione dichiaratamente dedicata ai «Giochi al femminile», con alcuni giochi, proposti sotto forma di test personali, per bambine dai 12 anni in poi.
 
Uno dei test chiede all’utente di vedere cosa metterebbe nella sua borsetta quotidiana, al fine di dare un giudizio, una indicazione della personalità del giorno.
Mia figlia ha 11 anni, ma non è la richiesta informatica di dire che ne ha 12 che la ferma.
E io sto zitto e dal mio PC, accanto a quello di mio figlia undicenne, osservo mentre gioca. Gli oggetti da mettere in borsa possono essere davvero tanti e divertenti: i trucchi, un lettore Mp3, un orologio, un cane (???), delle caramelle... ma ecco, dopo una prima schermata apparire in mezzo alla moltitudine di oggetti «normali», una confezione di quelle che sembrano medicine.
 
Ci passa sopra il mouse e ne appare la descrizione: pillole contraccettive.
Nel vederle non riesce a non scapparmi un pensiero e un augurio al creatore del sito, chiedendomi se abbia della prole.
Data l’opportuna spiegazione a mia figlia, eccola già pronta alla videata successiva di oggetti normali per una dodicenne: poteva, fra una memoria Usb, un dentifricio e un paio di orecchini, mancare un preservativo?
E che imperdonabile mancanza sarebbe per una dodicenne lasciare a casa il test di gravidanza, insieme alla gomma da masticare?
 
Lo so che forse dovrei essere meno indignato, ma non ci riesco.
Resto una persona che ancora si schifa di tanta violenza e volgaritĂ  televisiva, di tante pubblicitĂ  false e vergognose, ma stavolta ne esco allibito.
Ci sarebbe veramente di che discutere sia sull’opportunità di proporre certi articoli per «dodicenni», ma ancor di più sui modi subdoli su cui ai nostri bambini vengono proposti come articoli normali, comuni, di utilizzo quotidiano.
 
Non vieterò alle mie figlie di usare il computer.
Non voglio tornare ai tempi dei luddisti che insorsero contro l’uso delle macchine nella Rivoluzione industriale, ma se già vigilavo prima, sicuramente lo farò ancora di più, conscio del proverbio bresciano che dice «L’è semper el ladér che ga tent al sior» e che di sotterfugi ne esistono e ne esisteranno altri mille.
Ma ritengo importante portare alla conoscenza di quanti più genitori possibile che esistono sì in Internet dei siti dichiaramente per adulti, ma che ancor più vigliacchi sono i siti falsamente «per bene» o «ludici», che in realtà intendono proporre in modo non esplicito comportamenti, in riferimento all’età del fruitore, assolutamente inopportuni, per non dire altro.
 
Non serve poi lamentarsi del vuoto di contenuti dei ragazzi, degli adolescenti, dei giovani quando siamo noi adulti che, senza troppi mezzi termini, facciamo di tutto per proporre loro, ben mascherati sotto mentite spoglie, modelli di vita che fanno ribrezzo.
Da parte mia posso fare ben poco, ma non per questo eviterò di farlo.
La prima cosa che mi è passata per la mente è stato scrivere questa lettera, la seconda sarà parlare agli insegnanti dei miei figli affinché a scuola non si parli solo di «Tecnologia» ma anche di «Utilizzo della Tecnologia», il resto sarà il parlare il più possibile di siti come quello indicato e mettere quanti più genitori a conoscenza del problema, proprio per il bene del mezzo «Internet» con tutti i suoi lati positivi ed al fine di non ostracizzarlo e di non vederlo come un «mostro» sconosciuto, ma con i suoi pregi e difetti. In fondo con una forchetta ci si può mangiare, ma anche uccidere una persona: sta sempre all’uomo che la impugna l’utilizzo.
 
Marco Aperti
Gussago


Aggiungi commento:

Vedi anche
12/03/2021 09:43

Dalla parte delle bambine “Il maschio spacca tutto è accettato, la femmina no.” Sono le parole che negli anni Settanta Elena Gianini Belotti, pedagogista e scrittrice, scriveva in un famoso saggio che si intitolava “Dalla parte delle bambine”

11/10/2014 09:52

Maltrattate perchè femmine L'11 ottobre l'Unicef celebra la terza Giornata Internazionale delle Bambine (International Day of the Girl Child), istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare alle difficoltà di genere nella realizzazione dei diritti umani

19/04/2011 09:00

Educare alle nuove tecnologie Mercoledě sera a Odolo un incontro per genitori e adulti per apprendere tecniche e modalitŕ di utilizzo di internet da parte dei ragazzi e riflettere sul ruolo dei genitori tra controllo e fiducia.

23/03/2009 00:00

«Il 30 nel 36 ci sta, viceversa no» “Come possiamo insegnare ai nostri figli ad avere fiducia nelle Istituzioni, se sono loro le prime a non avere rispetto delle regole?”. Botta e risposta fra i genitori e i preside a Bagolino, sulla scelta dell'orario alla scuola media.

04/12/2019 10:36

Genitori e figli connessi (tra loro?) Nell’ambito del progetto “GenerAzioni Plus” la Cooperativa Area organizza a Vobarno due incontri sul tema della sicurezza nella navigazione in internet, ma anche su quello delle dinamiche tra genitori e figli




Altre da O
26/10/2010

La zucca

Utilizzata non solo in cucina, ma anche in cosmesi e in medicina, la zucca viene persino usata come contenitore e come utensile.

18/10/2010

Cucina regionale della Basilicata

La Basilicata (chiamata anche Lucania) ha il notevole pregio di conservare intatto buona parte del proprio patrimonio ambientale e boschivo.

18/10/2010

Attese

Tornando indietro con la moviola dei ricordi mi trovo sovente ingarbugliata dentro quel filo sottile e resistente che tiene insieme l’ansia per raggiungere nuovi traguardi di crescita.

(4)
14/10/2010

«Indian takeway»

Per ogni figlio di immigrati c’č sempre un momento di consapevolezza che mette a disagio.

13/10/2010

Cucina regionale dell'Umbria

L’Umbria č una regione dove tradizione e semplicitŕ dominano la gastronomia.

11/10/2010

L’omaggio degli alpini alla Madonna del Don

Ieri a Mestre il dono degli alpini bresciani dell’olio per la lampada votiva per l’icona della Vergine portata dal fronte russo da un cappellano militare, per ricordare i caduti della campagna di Russia.

11/10/2010

Bando per progetti sperimentali

Tempo fino al 18 ottobre per presentare domanda. Sono a disposizione 2 milioni e 300 mila euro.

11/10/2010

Piccoli uomini crescono

ALBUM: Piccoli uomini crescono.
ARTISTA: Jet Set Roger.
SITO UFFICIALE: www.jetsetroger.it

11/10/2010

Il mito si trasforma: arriva la Mini SUV

Rivoluzione in casa Mini: arriva infatti la Countryman, la prima Mini a trazione integrale e 5 porte.

07/10/2010

Colori e ritmi della creativitĂ 

La vera molla che fa scattare la vita č sicuramente la creativitŕ.