13 Gennaio 2010, 08.13
Treviso Bs

Black out telefonico a Treviso Bresciano

di Ubaldo Vallini

Cinque giorni senza telefono nel centro montano valsabbino, col timore di non poter votare per la cuoca Graziella

 
«Ci hanno detto che c’è un problema ad alcuni cavi e che avrebbero cercato di risolverlo alla svelta».
Invece il tempo passa, a Treviso Bresciano, ma il telefono continua a rimanere muto. E non capita solo ad un apparecchio, succede così per gran parte del paese, fin dallo scorso venerdì 8 gennaio ed è andata avanti per cinque giorni.
Si sa come vanno queste cose: ti promettono che entro un paio di giorni sistemano tutto e ti metti col cuore il pace perché sono cose che possono capitare. Poi arriva il fine settimana e c’è la scusa che la domenica tutti hanno diritto al riposo, anche gli operai del telefono.
 
Il lunedì vieni a sapere che per il giorno dopo sarà tutto sistemato, ma al martedì il termine è già slittato di un altro giorno.
E non è sufficiente stare a guardare i mezzi della Telecom che vanno avanti e indietro da una centralina all’altra.
A quel punto ti arrabbi e da cittadino comune non puoi proprio fare a meno di chiederti se dietro alla gentilezza della centralinista non ci sia anche una sonora presa per i fondelli.
 
Una situazione difficile
Scatta così la protesta, per il momento ancora entro gli abituali parametri di civiltà.
«A Trebbio il telefono funziona a pochissimi, a Vico la percentuale aumenta un po’, ma la cosa curiosa è che può capitare che nello stesso stabile funzioni in un appartamento e non in quell’altro - ci ha detto ieri il sindaco Alessandro Bontempi - e sembra che le linee Isdn siano quelle più penalizzate».
L’abbiamo rintracciato in municipio dove il telefono è uno dei pochi a funzionare, e conferma: «Hanno cominciato ad ammutolirsi lo scorso venerdì pomeriggio ed è vero: di rassicurazione in rassicurazione, sul fatto che il problema sarebbe stato risolto alla svelta, siamo arrivati a oggi ancora in queste condizioni».
 
Difficile fare l’elenco dei disagi che maturano in regime di zoppicante telefonia: se è vero che ormai sono diffusi i cellulari e per le emergenze i problemi sono tutto sommato limitati, è vero anche che in questi giorni gli abitanti di Treviso Bresciano sono rintracciabili solo con estrema difficoltà.
Tanto più che viene segnalato anche il malfunzionamento dei portatili con abbonamento Tim: «Chi ha sempre goduto di molto campo telefona ancora, chi invece appena appena ce la faceva, nisba».
E quel che vale per i cittadini vale anche per le attività produttive o commerciali: una su tutte la rinomata ristorazione di Treviso Bresciano, col rischio che ad andarci di mezzo sia addirittura il risultato di un concorso in Rai.
 
«Lamarta» e le telecamere Rai
E che c’entra la Rai? Direte voi. Sentite un po’ questa, una fra le numerose lamentele che abbiamo raccolto ieri a Treviso Bresciano.
«Per tutto il fine settimana ho tenuto aperto il mio locale lo stesso, ma con pochissima clientela: prepariamo pranzi e cene solo su prenotazione e in mancanza del telefono quasi nessuno è riuscito a contattarci, solo un gruppetto di persone che conoscevano il numero di cellulare di una vicina di casa e ci hanno fatto pervenire un bigliettino» ci ha detto Graziella Massari, che delizia i clienti alla trattoria «Lamarta».
Ma non è quella degli avventori del fine settimana la perdita che più la angoscia.
Il cruccio è per la Prova del Cuoco che andrà in onda venerdì prossimo: «Speriamo che sistemino tutto prima di allora - ha aggiunto Graziella -, altrimenti come faranno i miei compaesani a votare per me? Se cominciano a venir meno le loro preferenze siamo penalizzati in partenza».
 
Da ieri la situazione sembra risolta
Ci facciamo spiegare meglio la questione e così scopriamo che la cucina del «Lamarta» è stata scelta per rappresentare la Lombardia nella puntata della trasmissione di Beppe Bigazzi che andrà in onda a mezzogiorno di venerdì 15.
Per l’occasione la ristoratrice valsabbina dovrà vedersela contro una squadra di chef friulani che hanno già vinto nove volte di fila, l’ultima contro le Marche, grazie proprio al gran numero di sostenitori che partecipano al televoto chiamando da casa.
 
Graziella è ben informata sul regolamento che disciplina il televoto nella trasmissione che fu della Clerici: «Prevede la possibilità di esprimere la propria preferenza solo dal telefono fisso di casa digitando 894.003 - ci dice -. Noi saremo la squadra numero uno, quella da scegliere».
Quanto ai guasti telefonici, che ieri sera a quanto pare sono stati definitivamente risolti, abbiamo interpellato l’ufficio romano che si occupa delle relazioni con i media: ci hanno detto che ci avrebbero richiamati loro.
 
Ubaldo Vallinidal Giornale di Brescia


Commenti:
ID1277 - 13/01/2010 09:54:00 - (Samuel) -

Io sono restato tre mesi senza telefono fisso.....non sono di treviso, ma posso immaginare quanto fossero infuriati. Quando parli con diversi operatori e ti senti sempre dire che entro 4-6 giorni lavorativi tutto tornerà  a funzionare e poi, come detto sopra, "nisba".......placare la rabbia, il nervoso e l'indignazione per sentirsi presi per i fondelli è assai difficile :-)

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