Asco Vestone con la testa già al carnevale

Impresa Edile Chiarini - Asco Vestone 1 - 1

Poveraccio di un giornalista! Il tuo lavoro è anche questo: affrontare trasferte magari di lunedì, magari nebbiose magari lontane, ed assistere a spettacoli magari indecenti.
D'accordo, puoi romanzare e mettere addosso alla squallida cronaca uno scialle colorato (il Direttore se la beve), ma è faticoso come impiantare girasoli sopra una scogliera.
Qui a Calvisano, landa concava in cui la nebbia ha preso casa costringendo gli indigeni a bassi umori, la terza in classifica ospita la prima, ma sembra di assistere ad uno scontro tra due eserciti con le pezze al culo che si contendono un isolotto inutile in mezzo al Pacifico.

Per tutto il primo tempo sarà un noioso ragionicchiare, come si fa nelle tragiche amichevoli estive. Rispetto agli edili, Guance Rosse va più vicino (diciamo meno lontano, và) alla segnatura, ma è tutta roba figlia del casaccio: un paio di tiracci di Flocchini, un'incornatina di mezza nuca di Ghidinelli, la vana ricerca di un pallonetto da centrocampo di Corsini, una ciabattatina centrale di Piccinelli, tre cross di Bordini a cui nessuno presta attenzione. I locali rispondono con qualcosa di abbozzato che va in vacca sulla trequarti. Tè caldo, che è meglio!

Secondo tempo. La Dea Bendata guarda subito giù e trasforma una svirgolata di Flocchini in una imparabile vergogna. Il portiere di casa guarda su e non gliele manda a dire.
Sull' 1 a 0 Guance Rosse la bruttissima decide di accontentarsi, lasciando l'iniziativa agli edili, che a forza di mettere palloni sporchi in area vanno a metterne uno agli incroci: Perotti da Promo sforna una delle migliori parate della carriera. L'1 a 0 tiene, ma a forza di regalare metri in mezzo al campo e calci d'angolo, i Tromboni cucinano la loro bella frittata. Su ennesimo corner, in mischia qualcuno grida e stramazza; l'arbitro vede qualcosa e indica il dischetto. Stavolta il buon Perotti nulla può. Pareggio forse ingiusto, ma più o meno meritato.

Andando verso il 70°, Guance Rosse scopre che sta lasciando lì due punti (ma và?!), così prova a combinare qualcosa. Zanetti ci crede più di tutti e va sicuro ad incornare per la vittoria, ma il portiere locale gliela nega, pareggiando il miracolo del collega ospite.
Al fischio finale si va negli spogliatoi con la coda fra le gambe. La signorina Fuorimisura ringrazia e si fa sotto. Quattro punti di vantaggio sono ben poca cosa, cara amica spettinata Guance Rosse. Il prossimo turno ci sarà da far visita a quelli che si accampano all'ombra del Rigamonti, negli anni sempre ostici. Quest'anno anche di più, se Bagolino vorrà. Salutiamo.

Armando Dell'Oca

Guance Rosse (4 - 2 - 4): Perotti; Piccinelli, Ebenestelli M. il capitano, Zambelli detto Howazzo, Alberti detto Boiola; Simone da Bione, Ghidinelli detto Ciuz; Flocchini detto Tino, Corsini, Bordini detto Mino; Ricci detto Gonzo
Entreranno: Zorzi, Zanetti detto Tittì o Bill, Zambelli detto El Sambo

La pagella dei giocatori di questa e delle altre partite giocate la potete trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it.

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