Alpini presenza preziosa

Teatro dell’oratorio gremito di Penne nere ieri mattina a Sabbio Chiese per l’assemblea annuale degli alpini della sezione “Monte Suello” di Salò.
Occasione per il presidente Romano Micoli, che ha assunto un anno fa la guida dei 4.689 alpini del Garda bresciano e della Valsabbia e di 1.215 soci aggregati, per presentare il bilancio di un’intensa annata associativa. E i dati che ha snocciolato evidenziano che l’intraprendenza delle Penne nere non viene meno, nonostante la sezione di Salò registri un calo di 22 soci, ma considerati i 56 decessi è evidente che c’è stato un recupero di nuovi soci pari a 34 unità – ha detto nella sua relazione il presidente Micoli – invitando i capigruppo a continuare nella ricerca di quanti hanno svolto la naja negli alpini, ma non si sono mai iscritti all’associazione.

L’impegno associativo si è sviluppato su vari fronti: dalla partecipazione alla grande adunata nazionale di Latina, quella di raggruppamento a Fiorano Modenese, a quella sezionale di Gardone Riviera; dalle manifestazioni per i 90 anni dell’Ana a quelle dei vari gruppi. Ma i risultati maggiori sono quelli sul fronte della solidarietà: importante l’impegno profuso da tutti i 58 gruppi per la raccolta fondi pro Abruzzo che ha toccato la considerevole cifra di 148.900 euro che si assommano ad altre donazioni compiute dalla sezione e dai gruppi ad enti e associazioni per un totale di 291.827 euro. A questo si aggiunge il grosso impegno dei volontari del nucleo di Protezione civile sezionale con 110 volontari (suddivisi in 8 squadre operanti nella gestione dei campi e 3 per il lavori del Villaggio Ana di Fossa), impiegati per oltre 6.300 ore. A questo si aggiunge l’attività sportiva, veicoli di avvicinamento ai più giovani, all’iniziativa della scuole al rifugio di Campèi de Sìma (20 scuole, 4 della sezione di Brescia, con 865 alunni coinvolti) e delle diapositive su flora e fauna nelle sempre nelle scuole; la sentieristica con il completamento del sentiero n. 12 dello Zingla, la gestione del rifugio di Campèi, l’informazione ai soci con il giornale “Monte Suello” e il sito internet.

Riconoscimenti
L’assemblea è stata l’occasione anche per consegnare alcuni riconoscimenti: il premio “Italo Maroni” è stato vinto dal Gruppo di Villanuova sul Clisi, per l’impegno nella propria comunità, con le scuole, la parrocchia, l’oratorio, attività sociali e di aggregazione e per la gestione della qualificata fanfara alpina.
Il Trofeo “F. Bertagnolli” è andato al gruppo di Bagolino, vincitore del Campionato sportivo Sezionale nel 2009.
I due nuovi premi individuali sono stati consegnati dai familiari di due soci alpini particolarmente importanti per la “Monte Suello”, entrambi “andati avanti” lo scorso anno: il premio “Michele Milesi”, in memoria dello stimato presidente onorario, è andato al Gianpaolo Girardi, capogruppo di Limone sul Garda, mentre il premio al giovane alpino distintosi nel 2009, intitolato al ricordo di “Don Antonio Andreassi”, è stato attribuito a Enrico Rizzi, già capogruppo per poco più di un anno di Capovalle e attualmente primo cittadino del piccolo comune valsabbino.

Un’associazione preziosa
Alla riunione era presente il sindaco di Sabbio Chiese Riccardo Bollani, che ha ringraziato per la “normalità” dell’azione degli alpini che è da stimolo per l’intera comunità e di esempio per tutti, e in rappresentanza della sede nazionale il vicepresidente dell’Ana Cesare Lavizzari che ha risposto alle sollecitazioni ricevute dalla relazione evidenziando l’impegno a livello nazionale dell’associazione, a cominciare dall’intervento in Abruzzo, con la costruzione di 33 case a Fossa, che sarà completato a breve con una nuova chiesa un oratorio; l’esperienza positiva della “Mini naja” che sarà ripetuta allungata a tre settimane, la nuova definizioni degli “Amici degli alpini” in soci Aiutanti e soci Sostenitori.
Ha poi espresso un monito ai presenti: «In questo frangenti in cui la società italiana è scossa da venti di crisi non solo economica, ma anche etica – ha concluso Lavizzari –, l’Associazione nazionale alpini è un esempio di buona cittadinanza; una pietra preziosa, delicata, e per questo da ben custodire e preservare da sterili polemiche che potrebbero minarne la credibilità».

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