02 Giugno 2010, 09.25
Vobarno
Ciclabile

Chiusa per proprietĂ  privata

di Ubaldo Vallini

La singolare vicenda di una pista ciclabile che a Vobarno č stata chiusa per un contenzioso, ma non si capisce fa chi.


I lettori hanno segnalato (questa volta dobbiamo dire piĂą volte) e noi siamo andati a vedere.
 
Quella ufficialmente aperta arriva fino a Pompegnino di Vobarno, quella utilizzata dai ciclisti a centinaia ogni giorno prosegue verso Clibbio e scorre lungo la sponda destra del Chiese.
Permette di raggiungere con sicurezza Barghe da una parte e la Conca d’Oro dall’altra.
E’ la pista ciclabile che risale la Valle Sabbia, quella che gli amministratori vogliono ricongiungere con le Valli Giudicarie del Trentino che a loro volta già sono collegate con l’Austria.
Il tratto che la Provincia deve ancora concludere, perché possa essere poi affidato alle cure delle amministrazioni comunali, è in gran parte sterrato e pieno di buche, per alcuni versi pericoloso.
 
I ciclisti valsabbini però, abituati a strade magari ben asfaltate, ma con i camion che ti passano a pochi centimetri, hanno cominciato a percorrerla lo stesso.
“Con l’apertura del nuovo tratto di tangenziale fra Vobarno e Sabbio è arrivata anche questa ciclabile e non ci pareva vero” ci ha detto ieri Luigi, salito fin lì sulle staffe da Prevalle.
Però c’è un “ma” e ce lo rivela il collega di pedali Giovanni: “Purtroppo è rimasta aperta per un mese, poi sono apparsi i cartelli di divieto. Così siamo costretti ad abbandonare il tracciato, entrare nella frazione Pompegnino e percorrere un paio di chilometri per poterla riprendere più a monte”.
 
In breve la sosta dei due ciclisti si fa crocchio e nessuno è in grado di dare spiegazioni.
Anzi, chi dice di sapere non ha informazioni di prima mano. Così cerchiamo di capire noi.
La rete rossa che impedisce il passaggio è posizionata su quella che un tempo si chiamava via Campagnola, fra il muro che sovrasta a monte la tangenziale e la cascina dei fratelli Freddi.
 
Troviamo Adriano: “Io non c’entro niente – ci dice -. E’ stato il Comune che ritenendo la pista ciclabile pericolosa l’ha fatta chiudere. Un mese fa sono stati qui degli operai e dei tecnici a vedere come fare a sistemarla, lo vede quel fosso che è pericoloso davvero? Poi più nulla. Secondo me non hanno più i soldi”.
Poi Adriano decide di darcela tutta, la sua versione: “Spero che la facciano passare da un’altra parte invece che sull’uscio di casa. Me l’avevano anche promesso, ma solo a parole, purtroppo”.
 
L’altro interlocutore è l’amministrazione comunale, che nella sostanza conferma: “Un percorso alternativo a quello l’abbiamo chiesto anche noi, non sappiamo però quale successo avrà. La Provincia pare intenzionata a far passare la ciclabile proprio di lì perché è la soluzione meno costosa – ci hanno detto in municipio -. Il problema semmai è che quei due metri e mezzo disponibili per farlo sono di Anas, non della provincia”.
PiĂą ingarbugliata di quanto potesse sembrare, insomma, la faccenda della ciclabile vobarnese.
 


Commenti:
ID2201 - 02/06/2010 10:45:00 - (lucaz) - All'estero, ma anche solo in Trentino-Alto Adige

ci sono piste ciclabili fantastiche per noi ciclo-amatori, amatori più dei paesaggi e dell'ambiente che della due ruote a spinta, da noi nel bresciano le piste son quelle che sono: spesso non son collegate tra loro ad anello, non sono in sede propria, scorrono troppo vicino a strade o persino a tangenziali, hanno attraversamenti pericolosi delle strade a traffico ordinario, vengono poco manutenute soprattutto per quanto riguarda la vegetazione che invade la sede ciclabile e lo sgombero di detriti dopo i forti acquazzoni. Però tutto sommato alla giunta provinciale Cavalli c'è da riconoscere che la realizzazione di nuove ciclabile a visto un incremento esponenziale. C'è da sperare che anche le amministrazioni comunali nel loro piccolo facciano qualcosa per la mobilità ciclabile nei propri territori per disincentivare il più possibile l'uso dell'automobile. Buone pedalate a tutti!!

ID2202 - 02/06/2010 10:50:00 - (lucaz) - m'è rimasta incantata un'acca

volevo in realtà scrivere: ....di nuove ciclabili ha visto un incremento esponenziale. C'è da sperare.....

ID2206 - 02/06/2010 21:51:00 - (brigi) - per dirla tutta

approposito di piste ciclabili. lasciatemela dire tutta. che ben vengano le piste. ovunque vi pare. mi sembra però che non manchino le schiere di ciclisti o presunti tali che non hanno ancora capito a cosa servono visto che come degli emeriti idioti in tutina attillata se ne stracataffottono di occupare intere carreggiate convinti di essere i principi del tour della statale. e a fianco avrebbero una bellissima striscia che indica la loro zona di sicurezza. più che le piste fategli qualche corso prima così si evita di buttare soldi. non per dire ma lavorando sulle strade vedo delle barzellette ambulanti. salvatevi la vita e non complicate quella degli altri. viva la bici.

ID2207 - 02/06/2010 21:54:00 - (brigi) - cavalli

me lo vedo proprio che si strappa i capelli dalla disperazione per farvi la pista ciclabile.

ID2219 - 03/06/2010 11:16:00 - (Venturellimario) - Speriamo

Spero veramente cha la riaprino al piĂą presto. Fatta ieri fino a Pompegnino, con i bambini pericolosissimo oltre che scomodo attraversare la strada, a meno che non si opti per l'attraversamento dell'abitato, allungando di molto il percorso.

ID2343 - 16/06/2010 21:37:00 - (delirio) - Chi deve intervenire?

E' assurdo che nessuno intervenga!!! E come costruire 2 pezzi di un ponte e non unirlo, quando fino alcuni mesi fa era percorribile. Se alla fine il Sig. Freddi vuole qualche soldo (e ha ragione) prego la provincia di aprire le tasche. Aggiungo...... ma anche il tratto da Vobarno al ponte di Clibbio ............non siamo capaci nemmeno lì di fare una pista ciclabile....... 2 giorni ciclabile un giorno no!!

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