Il Caseificio «vola» sulla crisi

Una esperienza coraggiosa avviata anni fa si è rivelata vincente, e oggi, oltre a commercializzare con successo latte e formaggi di qualità prodotti sul territorio crescendo nonostante la crisi, il Caseificio valsabbino di Sabbio Chiese ha deciso anche di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente investendo importanti risorse nell’energia fotovoltaica.

Ma partiamo dalla base; dalle oltre 500 bovine valsabbine che riforniscono l’impianto di trasformazione e che hanno «imparato» a produrre latte di altissima qualità. Una materia prima che non fa che dare valore al formaggio che ne deriva. «Raccogliendo circa 29 mila quintali di latte, in linea con gli ultimi anni - spiega Ciro Cerqui, direttore del Caseificio - abbiamo aumentato la produzione sia di formagelle (ben oltre i 100 mila pezzi) sia di formaggi stagionati, i nostrani "Conca" e "Sabbio", oltre al "Vrenda" e alla formagella "Baby". In totale, realizziamo circa la metà della produzione casearia della Valsabbia».

Il prezzo liquidato ai soci che conferiscono latte è stato ottimo, 43 centesimi al litro: «L'incremento delle vendite sull'anno precedente si è avuto sia all'ingrosso sia al dettaglio, ed è pari, con due milioni e 230 mila euro di venduto, a un + 4% molto positivo; soprattutto considerando l'andamento generale del mercato. È il segnale del continuo apprezzamento delle nostre lavorazioni, senza bisogno di seguire il trend di tariffe al ribasso suggerito da altri».

Il latte portato in cooperativa dai soci conferitori (un camion percorre ogni giorno la valle per raccoglierlo) arriva da 20 stalle che vanno da Serle a Capovalle passando per Gavardo e Soprazocco, per Mura e Pertica Bassa, per Degagna di Vobarno e per la Conca d'Oro (Agnosine, Bione e Preseglie). E il presidente del Caseificio, riconfermato per il quarto mandato consecutivo, è Ennio Bonomi, anch'egli socio conferitore. Poi si contano circa 80 soci ordinari e altri 15 sovventori (Provincia, Comunità montana e 13 comuni valsabbini), mentre i dipendenti al lavoro sono 13.
«La nostra struttura - sottolinea il presidente Bonomi - ha ottenuto le certificazioni di prodotto, la Dtp019, e di filiera, la UniEnIso 22005:08: una doppia garanzia sulla materia prima e sulla lavorazione».

Le prospettive? «Il 2010 potrebbe essere un anno più critico. Ma nel frattempo la nostra solidità ci spinge a fare un nuovo passo, investendo 250 mila euro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 60 kw in due blocchi, sui versanti Sud dei capannoni. Una scelta ambientale e finanziaria, per produrre da soli tutta l’elettricità di cui abbiamo bisogno». Infine un’altra novità presentata alla fine del 2009: il distributore di latte e prodotti del Caseificio (burro, formaggelle e formaggi): «Posizionato appena fuori dall’impianto da un nostro socio conferitore di Gavardo, offre un servizio aggiuntivo importante».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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