Gavardo, patteggiano per rissa e spari

Prima la rissa nella discoteca. Poi la ripresa delle «ostilità» fuori dal locale. Infine gli spari, con due proiettili che raggiungono il bersaglio. Un giovane albanese che rimane ferito ad un braccio e all’inguine.
Otto gli imputati chiamati a rispondere a vario titolo del movimentato episodio accaduto nella notte tra il 26 e il 27 febbraio del 2006 nel piazzale antistante la discoteca «La Fine del Mondo», a Gavardo. L’autore materiale del ferimento, Nicodemo Romeo, 23 anni, calabrese di origine e residente a Lumezzane, assistito dall’avv. Gianfranco Abate, accusato di tentato omicidio, aveva già patteggiato 5 anni di reclusione circa un mese fa davanti al gup Carlo Bianchetti.

Ieri stessa strada hanno intrapreso il fratello minore Mario Giuseppe Romeo 21 anni, difeso dall’avv. Alberto Scapaticci, che ha patteggiato 3 anni e 6 mesi; Maurizio Vargiu, 25 anni, di Lumezzane, (avv. Andrea Ricci e Andrea Vingani) con patteggiamento di 3 anni e 4 mesi e Cristian Cantarini, 20 anni, lumezzanese, (avv. Eustacchio Porreca) che ha definito la sua posizione con 3 anni patteggiati. Concorso in tentato omicidio e in rissa aggravata le accuse di cui erano chiamati a rispondere. Per tutti tre anni condonati per effetto dell’indulto.

Saranno invece giudicati dal Gup con rito abbreviato in ottobre gli altri cinque imputati di concorso in rissa. Sono altri due giovani lumezzanesi e tre albanesi residenti a Villanuova sul Clisi e a Collio di Vobarno. Tra questi vi è anche Ylber Prela, 22 anni, che rimase ferito dai colpi di pistola esplosi dalla calibro 9 impugnata quella notte da Nicodemo Romeo.
Quanto accaduto nel piazzale della discoteca non fu altro che lo strascico della rissa iniziata all’interno del locale. Un litigio per motivi banali che si concluse con pugni e lanci di bicchieri e bottiglie.
Furono gli addetti alla sicurezza dello stesso locale a far uscire i clienti riottosi. Ma, una volta fuori, la situazione degenerò nel ferimento del giovane albanese, seguito dalla fuga del gruppetto dei ragazzi lumezzanesi.
L’autore del ferimento si costituì dodici giorni dopo la rissa.

dal Giornale di Brescia

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