Bione fa dietro-front

Il revisore dei conti ha espresso il suo parere sfavorevole, ma il Consiglio ratifica lo stesso: a “bocce ferme”, cioè a bilancio di previsione già bello che sistemato in una precedente seduta consiliare, Bione delibera di abbassare l’addizionale Irpef dallo 0,8 stabilito meno di un mese fa allo 0,45 per mille.
“Lo possiamo tranquillamente fare perché il bilancio non cambia di una virgola” assicura il sindaco Giovanni Maria Marchi e la maggioranza ha votato compatta.

Contrarie le opposizioni che avrebbero voluto lasciare l’aliquota allo 0,2 per mille come lo era l’anno scorso e che incalzano: “Delle due l’una, o ci hanno presi in giro l’altra volta formulando il bilancio o lo hanno fatto in questa occasione. E con noi stanno prendendo in giro tutti i bionesi”.
E’ polemica anche sulle motivazioni che hanno portato la maggioranza in Consiglio a fare questo dietro-front: “La maggior richiesta in tasse ai cittadini era giustificata dal fatto che c’era l’intenzione di sistemare la fognatura – ha affermato Marchi -. La previsione di spesa era di 260 mila euro e solo nei giorni scorsi siamo venuti a sapere che ci penserà l’Aato. Per questo abbiamo potuto diminuire l’addizionale Irpef”.

Gli altri però hanno fatto velocemente i conti: “Passando dallo 0,2 allo 0,8 per mille a Bione si possono prevedere entrate maggiori per poco più di 50mila euro e la storia della fognatura ci pare proprio una bufala – dicono –. Ancora una volta ci prendono in giro perché se quella motivazione fosse vera le entrate aumenterebbero a sufficienza per riportare l’addizionale Irpef allo 0,2 non alllo 0,45”. In paese circola voce che a far cambiare idea a sindaco e consiglierei di maggioranza siano state invece le pressanti lamentele dei cittadini, in fin dei conti nessun altro Comune valsabbino aveva alzato le aliquote a quel livello.
Lo abbiamo chiesto a Marchi: “Fosse per quello, i cittadini si lamentano sempre” ci ha risposto.

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