Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste e animaliste bresciane in merito alla messa dedicata alla Madonna del buon bracconiere ha scritto a monsignor Monari.
Mentre incassano una vittoria «politica», vedendo affondare in Regione l’autorizzazione della caccia in deroga ai piccoli uccelli migratori, ambientalisti e animalisti, in questo caso bresciani e riuniti in un neonato Coordinamento, sollevano anche un caso «religioso». Lo fanno rivolgendosi con una lettera aperta al vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari, nella quale esprimono perplessità per un episodio avvenuto nei giorni scorsi: per la seconda volta (la prima l’anno scorso), un prete ha «benedetto», celebrando una messa, la festa organizzata da un bracconiere valsabbino nel proprio impianto di cattura completamente illegale. Eccone il contenuto.
«Eccellentissimo,
Le scriviamo sicuri di interpretare i sentimenti di migliaia di bresciani e certamente anche di molti credenti, per segnalarle un episodio, o meglio la riedizione di una identica iniziativa già allestita l'anno scorso, che ci ha fatto sorgere una domanda diretta sull'etica cristiana: cosa c'entrano l'ecumenismo e l'ovvio proposito della Chiesa di allargare la propria base con una sostanziale anche se indiretta benedizione di un reato? Anzi, di tanti reati commessi da anni dalla stessa persona, certificati da denunce e perquisizioni?».
«Ci riferiamo a una messa, alla seconda edizione di una celebrazione eucaristica (la prima risale all'anno scorso) che è stata officiata nei giorni scorsi nella località montana di Monte Manos, nel territorio comunale di Capovalle, e che ci è parsa grottesca a partire dalla dedica a una non meglio precisata "Madonna del Buon Bracconiere". Non ci risulta che qualcuno abbia inserito questa improbabile figura mariana nelle ricorrenze del calendario liturgico. Forse - continua la lettera -, se lo ritenesse opportuno, nel suo prezioso ruolo potrebbe girare la domanda al religioso responsabile della parrocchia di Collio di Vobarno, che l'aveva celebrata l'anno scorso; oppure a don Donato, un sacerdote del Malì ospite sempre della comunità religiosa della frazione vobarnese, il quale l'ha officiata nei giorni scorsi, organizzando una cerimonia cristiana all'interno del roccolo abusivo di un notissimo bracconiere il quale come dicevamo è stato più volte denunciato per la sua attività, ma continua imperterrito a catturare illegalmente uccelli selvatici protetti piazzando reti di decine di metri su una struttura in metallo che nessuno ha mai demolito, nonostante sia un chiarissimo abuso».
«Costui è un uccellatore compiaciuto di essere tale, che si fa beffa dei provvedimenti giudiziari; e un rappresentante della Chiesa, per la seconda volta, lo ha implicitamente benedetto. Insieme alle persone che hanno a loro volta avallato i suoi comportamenti illegali partecipando alla messa e alla successiva gara-consumazione di spiedi (preferiamo non interrogarci sugli ingredienti delle portate) svoltasi sempre nello stesso luogo».
«Le poniamo una domanda - conclude la lettera - : a noi che gli animali li amiamo e li proteggiamo, sacrificando anche tanto del nostro tempo per arginare l'attività "benedetta" dei bracconieri, quale Madonna spetta? Per tutti coloro che condividono il messaggio di San Francesco è auspicabile un Suo intervento affinché si assuma un contegno più caritatevole nei confronti degli esseri viventi».
Da Bresciaoggi
Sottoscrivo in pieno la lettera al vescovo e spero in un suo intervento. È avvilente vedere tirare in ballo la religione e prestarsi a manifestazioni, a dir poco, folkloristiche. Tanto più visto il perdurare di una situazione di illegalità. Nulla da dire contro la caccia, i cacciatori e gli spiedi. Però questo tirare in ballo la Madonna la trovo una cosa patetica, se non ridicola. Un po’ di serietà!
Concordo con Ramona, La devozione a Maria la madre di Gesù è un'altra cosa, il bracconaggio è una cosa illegale e non deve intervenire anche a banalizzare le cose sacre.
Penso che la Chiesa sia meglio che si occupi di problemi molto più seri (vedi i preti pedofili), piuttosto che di queste sottigliezze buone solo a far alzare un immenso polverone mediatico.....
Non mi meraviglia, dato che si fanno messe e si danno sepolture a gente mafiosa nelle chiese di Roma!!!
Si benediscono carri armati, eserciti, missioni di pace armate, e bracconieri una vergogna..... si lotta per salvare animali, ma poi si allevano animali per macellare... si lasciano morire persone (clandestini) ma tanto casino per il gattino che si è rotta una zampetta.... Infine ....la messa deve nascere dall'esigenza di una comunita' cristiana di celebrare Cristo Risorto ....le messe non si fanno ne per gli alpini, neper i bersaglieri, ne per i marinai che tirano in ballo la Chiesa per dar pompa a se stessi ....ect....
«Quella messa non s'ha da fare» Si avvicina la data dei festeggiamenti sul Monte Manos per la "Madonna del buon Bracconiere". Il Coordinamento delle associazioni animaliste ed ambientaliste scrive al vescovo.
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