Mocenigo, un tempo fortezza inespugnabile, ora č terra di conquista. L'Asco nella ripresa si fa rimontare il vantaggio del primo tempo.
Asco Vestone - A.S.D. Scaglioni 1 - 2
Guance Rosse ( 4 – 3 – 1 – 2 ribadito) : Perotti; Piccinelli, Zambelli C. detto howazzo, Bonera detto ciccio, Cosenza detto cuba; Ebenestelli M. il capitano; Ricci detto gonzo, Gottardi, Ghidini detto simone da bione; Zanetti detto bill, Bianchi detto panì
Entreranno: Cucchi, Bordini detto mino, Ebenestelli N.
All.Morghen
La vita è un maledetto alternarsi di periodi buoni e periodi cattivi. Bukowski, Buster Keaton, Modigliani, Scorsese, i Rolling Stones, è tutta gente sopra la media a cui è capitato di avere periodi di magra artistica. Così la nostra Guance Rosse, da qualche tempo ostaggio di una bonaccia che non va più via.
E Mocenigo, un tempo fortezza inespugnabile, ora è terra di conquista; se si sparge la voce, è un attimo farsi la reputazione da puttana da saloon, vecchia mia.
Cronaca di come è andata
La capolista, che stando ai risultati avevamo giudicato meravigliosa, non è poi questa gran cosa. E infatti il primo tempo se lo aggiudicano i Tromboni, più intraprendenti, nonostante l’emergenza di uomini in mediana; come contro Il Mosaico, il solo centrocampista di ruolo disponibile è il celeberrimo Simone da Bione; gli altri sono tutta gente adattata. Comunque, Perotti passa i primi 35 minuti praticamente seduto in veranda a bersi una tisana; il grazie va al quadrato pacchetto arretrato, tenuto insieme da monsieur Zambelli C., stasera lucido su ogni palla. Il portiere ospite è invece costretto ad intervenire quelle due tre volte; d’accordo, niente di complicato, ma la cosa ci autorizza ad essere ottimisti.
Poco prima dell’intervallo, la perla balistica. Piccinelli, a cui Nostra Signora Natura ha da tempo fatto recapitare una lettera che lo invita a terminare la carriera, come si fa con gli anziani over 80 o giù di lì che si vedono sottrarre la patente di guida, cestina la raccomandata e tira dritto: bell’anticipo sopra il centrocampo e lancio ad innescare Bianchi, eterno velocipede; siamo in area, ma parecchio defilati, ragion per cui conviene rientrare verso la porta, se si vuole dare un futuro a quella palla. Presto fatto! Sombrero a scavalcare il difensore che sopraggiunge di gran carriera e battuta di volo verso il sette più lontano; portiere, l’unica cosa che puoi fare è applaudire.
L’ 1 a 0 di Panì ci ha ricordato quel gol mondiale di Pelè nel 1958 contro la Svezia; fatte le debite proporzioni, questo è più bello. Panì è meglio di Pelè.
Secondo tempo
Ci tocca segnalare un vistoso calo fisico dei Tromboni, che non attaccano più con la freschezza esibita nei primi 35; compensano però con una continuata tenuta difensiva. Dal canto loro, gli ospiti che stanno in cima alla classifica continuano ad esibirsi in trame carine sì, ma che grattacapi a Perotti non ne creano, tanto che mette a bollire altra acqua per una seconda tisana. Poi, su calcio d’angolo apparentemente innocuo la palla rimbalza sulle teste di tre quattro uomini e finisce piano piano oltre la linea di porta; ahinoi!, si tratta di quella vestonese. Perotti, vecchio mio, è buona la tisana?
Il pareggio fa sbandare Guance Rosse per i seguenti 5 minuti, passati i quali ci sentiamo autorizzati a scommettere sul pareggio, visto il bentornato equilibrio. Ma se quelli sono primi in classifica un motivo ci sarà ; per esempio è un periodo che gli gira bene, per esempio corrono di più, per esempio hanno uomini che la sanno mettere dentro. A trenta secondi dalla fine, approfittando di una mezza incertezza difensiva di Bonera, ormai più talismano che giocatore, mandano a rete uno di loro che trafigge Perotti sul secondo palo senza che ci si possa fare granchè; tisana o no in mano, il tiro è chirurgico quanto basta.
Game over, signori Tromboni, e Scudetto che se ne va a stare a nove punti di distanza. E adesso sono cazzi veri. Il rischio da qui alla fine del campionato, salvo miracoli calcistici, è l’anonimato.
Sfiorata la rissa in campo dopo il fischio finale. Gente dello Scaglioni, imparate a vincere! Gente dell’Asco Vestone, imparate a perdere!
Fra quindici giorni, dopo il turno di riposo, Guance Rosse andrĂ a casa del Ghedi. E non aggiungiamo altro. Salutiamo.
Armando Dell'Oca
Le pagelle dei giocatori sono su www.ascovestoneopen11.itÂ
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