Derby valsabbino: vince lo sport

Giovanile Valsabbia - Ac Odolo 1 – 1

E finalmente fu derby. Sentito, vibrante, emozionante come è giusto che sia. Soprattutto ben giocato da due squadre che si sono affrontate senza timori ma con grande rispetto reciproco. Il calcio che prevale, lo sport che vince. In barba a chi continua ad alimentare inutili rivalità e tensioni di campanile.
Bello, davvero bello il colpo d’occhio che si presenta arrivando allo stadio comunale di Sabbio Chiese. Segno evidente che, quando vogliono, le amministrazioni sanno fare le cose fatte bene. Tribuna fin troppo imponente ma che mi spiegano essere depositaria di palestra e locali attigui. Barettino confortevole, impianto di gioco in erba sintetica, pista per atletica e campi da tennis.

Nervi d’acciaio oggi sente molto la partita, tanti gli ex schierati nelle fila odolesi che, infatti, appaiono nervosi, impacciati e a tratti “imbambolati” di fronte al coriaceo modulo schierato dall’esperto Armeni. I primi venti minuti sono tutti di marca sabbiense; i locali sembrano più sciolti e a loro agio sul sintetico, riescono a chiudere tutti i varchi e si propongono con discreta continuità. Il primo pericolo per Dusi è al 10’ quando deve respingere un’insidiosa punizione di Parmigiani.
L’intensità delle giocate locali aumenta e l’Odolo sembra incapace di reagire, tanto che al 15’ deve capitolare: lancio lungo sull’out destro per servire Barbaccia il quale è più veloce di tutti, batte sul tempo sia Francinelli che Dusi in uscita kamikaze e insacca con un bel diagonale.

Troppo presto per pensare di chiudere la partita. L’Odolo di questi tempi non è squadra che demorde facilmente: probabilmente il gol subito fa scoccare la scintilla nei giocatori di Borghetti, perché da questo momento in poi la partita verrà giocata solo dai colori rosso blu odolesi. E’ il capitano Alessandro Manni, sabbiense doc, che per primo suona la carica e al 35’ dopo aver recuperato un buon pallone sulla mediana serve l’accorrente Soardi che non sbaglia e pareggia le sorti dell’incontro.

Il secondo tempo riparte come il finale del primo: nervi d’acciaio non si fa più sorprendere e a testa bassa prende in mano le redini del gioco, costringendo sulla difensiva Tononi e compagni. Al 65’ occasionissima per il bomber Ferraro che è bravo a superare il portiere con un tocco delizioso che viene però respinto sulla linea di porta da Tisi. Il momento è favorevole agli uomini di Borghetti, per lui diciassette anni di carriera nel Sabbio; al 70’ Sarasini crossa dalla destra, la difesa respinge sui piedi di Debalini che non si fa pregare e calcia un missile ma il bravo Edrizio respinge. 80’ e ancora Odolo in avanti: Don si presenta tutto solo davanti al numero uno locale che è ancora una volta bravissimo a respingere il tiro da distanza ravvicinata. 87’, Marchi in mischia calcia a botta sicura ma Edrizio, oggi in versione spider man, non si fa sorprendere e respinge in angolo.

Niente da dire, il pareggio va un po’ stretto all’Odolo, il quale ha meritato maggiormente nell’arco dei novanta minuti, eccezion fatta per i primi venti del primo tempo nei quali il Sabbio ha creato la sua fortuna e con due soli tiri in porta è riuscito a pareggiare un incontro nel quale la palma di migliore in campo va attribuita al suo portiere Edrizio. Ma il calcio, purtroppo, non è il pugilato e ai punti non si vince quasi mai. Merito alle due squadre aver fatto divertire il numeroso pubblico presente e i pochi volatili notturni, con un derby “sportivamente” giocato. Niente a vedere con i calci e le farse di quello milanese di domenica sera.

Gdm

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