Cala il livello del Po, si invasa nei laghi

Due centimetri martedì, altri sei ieri. Continua a scendere il livello del Po, giunto a meno 7 metri e 6 centimetri sotto lo zero idrometrico, in una situazione che resta di grave allarme sul fronte siccità e dell’irrigazione. Per non parlare della navigazione interna, pressochè ferma. Da tempo ‘azzerata’ quella turistica, anche quella commerciale è ridotta ai minimi termini da una magra che rende il Po praticabile solo per la categoria minore di imbarcazioni quanto a peso e pescaggio.

Mentre sembra destinato a gettare la spugna pure il turismo fluviale scolastico: oggi la motonave ‘Mary’ avrebbe dovuto aprire la stagione, con il tragitto dal porto di Cremona al museo del Po di Motta Baluffi. «Ma non se ne ne farà niente», ha spiegato Carlo Pedrazzini, vicesindaco di Gombito e presidente della Portour.
Si è deciso di ripiegare su un’escursione lungo il canale fino a Pizzighettone, con l’obiettivo di promuovere una possibile alternativa mai abbastanza considerata. Ieri intanto Michele Presbitero, segretario generale dell’Autorità di Bacino del Po, ha illustrato le strategie che vengono già messe in atto per contrastare la siccità.

«Stiamo ‘invasando’, in pratica facendo riserva nei laghi alpini e nei bacini idroelettrici, lasciando defluire il minimo possibile». Si cerca insomma di trattenere la risorsa idrica per «distribuirla in futuro in modo più ragionato e concordato con tutti gli attori in campo». Presbitero ha spiegato che, attualmente, il lago di Como supera del 50% la media storica del periodo, quello di Garda invece è sotto di 40-50 cm (e non crescerà molto perchè deve rifornire le risaie della Lomellina), quello di Iseo è in pari con la media storica e quello di Idro abbastanza abbondante, ma ci sono problemi nella gestione della risorsa dovuti anche a particolari condizioni morfologiche.

«La cabina di regia sta lavorando, e speriamo di arrivare ad avere entro giugno una gestione razionale dell’uso dell’acqua. Nessun allarme, quindi, ma si lavora perchè non possiamo solo dire ‘speriamo che piova». Presbitero ha ribadito che al momento non ci sono problemi per l’idropotabile, e ha ricordato che il maggio scorso fu un mese piovoso che fece alzare il livello delle acque.

di Andrea Gandolfi da La Provincia

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