23 Dicembre 2010, 08.21
Economia

La vergogna dei pagamenti ritardati

di red.

Il lavoro va retribuito tempestivamente. Approvata dal Parlamento europeo una direttiva contro i ritardi. A quando una legge italiana?

 
Se questa maggioranza intende fare sul serio, lo dimostri: il modo c’è.
Il Parlamento europeo ha infatti approvato, il 20 ottobre, la direttiva contro il ritardo dei pagamenti.
Una vera piaga - e una vergogna - dell’economia italiana.
Gli enti pubblici dovranno pagare entro 30 giorni; le imprese private saranno obbligate a regolare le fatture entro 60 giorni. Trascorsi i termini, scatterà l'obbligo di pagare interessi di mora dell'8%.
 
La direttiva deve essere recepita negli ordinamenti nazionali entro 24 mesi dalla sua adozione.
Traduzione: 20 ottobre 2012 è il limite massimo.
Ma si può fare prima. E si deve fare subito.
 
Oggi i crediti delle imprese italiane nei confronti della PA superano i 60 miliardi.
La media dei pagamenti é 186 giorni, con punte di 800 giorni (sanità regionale). La media europea è 63 giorni.
Le conseguenze dei pagamenti ritardati sono tristemente note: qualcuno fallisce, molti faticano, tutti si rovinano il fegato.
 
Anche perché il vizio non riguarda solo il settore pubblico.
Stimate aziende italiane pagano a 120 giorni; altre quando ne hanno voglia, strangolando i fornitori.
Più sono piccoli, deboli e indifesi, più stringono.
Un film dell’orrore, non un rapporto di lavoro.
 
Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, Commissario per l’industria, mio collega al “Giornale” di Montanelli, ha dichiarato: “Il lavoro va retribuito tempestivamente. Questo è un principio fondamentale di correttezza”.
Bravo. Ora torni a Roma per Natale, prenda la sua maggioranza e la costringa a recepire subito la norma nell’ordinamento italiano.
La grinta ce l’ha.
 
Fonte: Italians di Beppe Severgnini
 


Commenti:
ID5779 - 23/12/2010 11:46:33 - (Bioparco) - Un primo passo...

Attendiamo questo benedetto allineamento alla direttiva europea, ricordando che sarebbe bello adeguare anche la norma che inabilita imprenditori falliti a poter ricominciare a fare danni!

ID5786 - 23/12/2010 13:47:00 - (Beltr1972) - OCCHIO BIO PARCO

Caro BioParco vorrei far notare come molti imprenditori sono falliti nonostante abbiano dato il massimo per sopravvivere, dando lavoro stipendio per anni probabilmente anche a fannulloni come te!!! magari.... pensa prima di parlare.... Sei un comunista di m. vero? PS: nel tuo bio parco ci vado in moto.. tiè..... PS: Tanto per chiarire, io faccio parte della catena dei Fornitori..... Tanti Auguri

ID5788 - 23/12/2010 14:49:00 - (Bioparco) - Auguri

Ora il fannullone ha poco tempo per rispondere per bene, mi basta dire che non ne hai azzeccata una.

ID5789 - 23/12/2010 14:59:00 - (Beltr1972) -

Meglio così, allora diciamo che chi fa danni sono persone disgraziate che si meritano il peggio..... Che non si meritano nemmeno di essere chiamati imprenditori..... ciao ciao....

ID5793 - 23/12/2010 21:44:00 - (delirio) - IL LAVORO VA PAGATO

ALTRIMENTI PER LAVORARE GRATIS STO' ANCHE A CASA MIA

ID5795 - 24/12/2010 00:26:00 - (Bioparco) - Se posso...

Vorrei disturbare ancora una volta per rispedire a beltr1972 la sua frase "pensa prima di parlare". Anzi, ti dico di pensare prima di scrivere. La mancanza di rispetto da parte tua è stata notevole per i toni utilizzati e per la saccenza emanata nell'etichettarmi dopo aver letto 3 mie righe. A tua discolpa posso dire che ho troppo generalizzato nel mio post, ma ovviamente io mi riferivo a quei personaggi che aprono un'attività, la fanno fallire (x incompetenza) lasciando debiti agli onesti e dopo poco ne riaprono un'altra riaprendo il ciclo. Nel frattempo per loro non si fanno mancare nulla, prediligendo il superfluo e l'apparenza.

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