26 Gennaio 2011, 12.00
Valsabbia
Pensieri

Dietro la curva

di Itu

C'č sempre qualcosa di interessante da osservare sulle strade valsabbine, anche quando le si percorrono con forzata lentezza.

 
Guido per dovere, non amo l’auto che considero mezzo di trasporto faticoso da sopportare ma certamente indispensabile per chi non ha a disposizioni mezzi alternativi compatibili con gli impegni di famiglia.
In montagna la guida è divertente in certi casi, è facile trovarsi dietro ad un trattore al tempo delle concimazioni tra tornanti doppi che non hanno spazio di sorpasso: capita di riempirsi i polmoni di “profumo” di cacca e di accorgersi di panorami che nella fretta non c’è tempo di vedere.
 
Negli ultimi tempi il diversivo si regola sulle buche dell’asfalto provocate dall’ultimo gelo: da un tornante ti trovi ad evitare l’auto che procede in senso inverso in mezzo di strada per scansare un cratere ed il presuntuoso autista che strombazza il clacson.
Naturale che non voglia scassare le gomme e le sospensioni, meno interessante il punto di vista univoco che non permette il passaggio di altri sulla strada.
 
I meccanici si fregano le mani e aspettano clienti al dunque di carrozzerie allentate, non bastava l’obbligo delle catene a bordo.
Ma si sopporta, in montagna si rischia un po’ meno che in città la multa da parcheggio ed esistono varianti fantasiose sull’abbandono del mezzo: mi è capitato di vedere auto in presumibile doppia fila che di fatto non aveva a fianco nessun altro mezzo, pacificamente in mezzo alla via e fornita di copertina su parabrezza a riparare il vetro dal gelo.
 
Eppure nessuno è disturbato dall'ingombro, le alternative non esasperano il traffico che si muove a dimensione umana secondo necessità e priorità pratiche assolutamente capibili.
Capita poi di stridere i freni per dare la precedenza ad una gallina in libera uscita dal prato, al passaggio di una fila di pecore e capre.
Ogni stagione porta con sé un rallentatore del traffico naturale, quasi la valle rivendicasse di essere vista ancora con la lentezza di un tempo passato e sempre presente.
 


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