03 Febbraio 2011, 15.00
Valsabbia
Lettere

Percorrendo la Valle Sabbia

di Gianfranco Seccamani

Se la Valle pensa a sviluppare il settore turistico, come da molti viene affermato, non possiamo rimanere insensibili alla desolazione che viviamo tutti i giorni.

 
Percorrendo la Valle Sabbia, seppur con la dovuta attenzione alla guida, non è possibile evitare di dare uno sguardo al fiume Chiese e alle sue sponde.
In primavera ed estate appaiono rigogliose e ricoperte da vegetazione, nonché da prati fioriti multicolori.
Ma in questa stagione? E’ uno spettacolo desolante e deprimente.
 
Sarà il segno dei tempi, ma non riesco ad abituarmi alla vista della sporcizia appesa ai rami e disseminata lungo il percorso spondale.
Mentre furoreggia la corsa per salvare il pianeta, rispettare l’ambiente, l’ecocompatibilità a qualsiasi costo, in tutte le salse, la Vallesabbia presenta il lato peggiore.
Almeno visivamente.
Non da oggi, e la cosa non può non stupire.
 
Perché siamo così indifferenti di fronte ad un tale scempio?
A quale livello di assuefazione siamo giunti per non reagire?
Troppe volte, anche su queste pagine (nei commenti) si cita Napoli a sproposito per sottolineare situazioni di degrado ambientale ma come ci viene insegnato dovremmo tutti vedere la trave nei nostri occhi piuttosto che la pagliuzza in quelli altrui.
 
Contro chi dovremmo puntare il dito, per individuare i responsabili, se non contro noi stessi?
Con ciò vorrei lanciare un messaggio alle amministrazioni valligiane, alla Comunità Montana, perché si facciano carico del problema, ed insieme alle molte associazioni presenti sul territorio, unitamente agli abitanti, si possa trovare una soluzione per rendere le sponde del Chiese degne di questo nome.
 
E vivibili.
E’ lodevole lo sforzo in atto per la depurazione delle acque, è il contorno che stona.
E’ un pessimo biglietto da visita. Per noi stessi e per chi frequenta la valle.
Se il turismo è una risorsa importante, dovremmo saper offrire un ulteriore e valido motivo per frequentare la Valle.
Ho volutamente omesso inviare le fotografie a testimonianza. Sono certo che tutti sanno e hanno visto.
 
Gianfranco Seccamani


Commenti:
ID6657 - 03/02/2011 16:38:00 - (Ricard53) - Condivido la denuncia e aggiungerei anche i bordi delle nostre strade..

Sono d'accordo con Gianfranco, anche se, volgendo lo sguardo a Napoli e ai napoletani, faccio fatica a immaginare una nostra "trave" contrapposta a una loro "pagluzza".

ID6659 - 03/02/2011 18:02:00 - (Giacomino) - Assolutamente vero Gianfranco

sul concetto di turismo che c'è in valle io non mi sentirei di investire grosse cifre. Proprio oggi salendo e osservando gli argini del Chiese dicevo a me stesso: se abitassi lungo il fiume il mio pezzo me lo pulirei da solo, è davvero insopportabile a vedersi, pulito sarebbe un'aiuola.

ID6664 - 04/02/2011 07:57:00 - (gubott) - gubott

Buongiorno. Leggo di bonora il pezzo di Seccamani. Condivido appieno, solo una piccola considerazione. Ogni anno gli alpini dedicano delle giornate a ripulire il Chiese. Ma dove sono tutte le altre associazioni che si riempiono la bocca di tante belle parole ma al tirar delle somme sono solo i muli.... che tirano il carretto.

ID6667 - 04/02/2011 08:38:00 - (andrewhair) - Vallesabbia VS Napoli

A Napoli ci sono i rifiuti per strada; noi ce li abbiamo nell'aria. Oggi l'articolo su bresciaoggi segnala che la centralina di rilevamento delle polveri sottili di Odolo ha superato il limite per ben 20 giorni sui primi 31 giorni dell'anno. Da questa lettera si prende atto che ignoriamo i rifiuti visibili figuriamoci quelli che non vediamo! La nostra società è questa: attenta al proprio piccolo e indifferente a quello che c'è fuori dalla porta. E' un problema culturale. Non dovrebbero essere gli alpini a ripulire il chiese, basterebbe che la gente non lo sporcasse. Bisogna fare come con i bambini: insegnare che per terra non si butta niente! Abbiamo perso anche la capacità di insegnare queste cose basilari? Ma che gente siamo noi Valsabbini ?

ID6679 - 04/02/2011 13:52:23 - (Giacomino) - Che gente siamo noi valsabbini?

subito detto: Cristiani praticanti con qualche infedele, gente che ama la propria terra e la natura con qualche bracconiere, gente di sani principi morali con qualche puttaniere, grandi lavoratori con qualche lazzarone, la maggior parte non sporca l'ambiente e non lascia in giro la sporcizia, ma bastano pochi maleducati per creare quella desolazione. Sicuramente gli alpini e tanti altri volonterosi daranno ancora l'esempio e come si sa l'esempio è contagioso, Nel mio gruppo non mancano gli impegni, ma se sarà necessario chiamatemi.

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