Aria malata

Sono queste giornata stupende, quasi primaverili, con sole e assenza di vento. Peccato che l’aria diventi sempre più irrespirabile. La presenza di polveri sottili, i famigerati Pm10, permane sopra gli esuberi da troppi giorni mettendo sempre più a rischio la salute delle persone.

In città e in molti centri della provincia si è andati già oltre i 35 giorni di esuberi concessi in un anno dalla normativa europea. A Odolo la situazione non è molto migliore. Stando ai dati rilevati dalla centralina dell’Arpa i giorni fino a ieri (6 febbraio) con esuberi sono stati 26, e dal 21 gennaio costantemente sopra la soglia di attenzione dei 50 microgrammi per metro cubo (17 giorni filati).

Visto il perdurare del bel tempo anche la politica comincia (un po’ in ritardo…) a prendere iniziativa.
L’assessore provinciale all’ambiente Corrado Ghirrardelli, ha mandato una bozza di ordinanza da adottare per i comuni della zona critica attorno alla città. Il provvedimento però dev’essere adottato dai sindaci dei singoli centri, unici titolati ad adottare provvedimenti di questo tipo.

Queste le richieste: il blocco della temperatura del riscaldamento a 20° C, lo spostamento dell'accensione del riscaldamento di almeno un'ora, l'invito al blocco volontario delle auto euro zero, uno e due anche la domenica per tutto il mese di febbraio, il divieto di accendere fuochi all'aperto, il limite dell'uso di stufe e caminetti e, finale col botto, «l'introduzione sin da subito del regime delle targhe alterne dalle 7 alle 21 ogni giorno».

«Come Provincia – precisa l’assessore – possiamo auspicare una serie di interventi, ma non possiamo certo imporli. Auspichiamo che molti Comuni adottino l'ordinanza che proponiamo, ed in questo chiamiamo espressamente in prima fila il Comune di Brescia che nicchia. La sensazione è che tante Amministrazioni non considerino le misure una risposta, ma un palliativo, il che si traduce in qualcosa di inutile», sottolinea Ghirardelli.

L’invito è rivolto ai 20 Comuni della zona critica attorno alla città e ai 18 delle aree limitrofe.
Intanto l’unico provvedimento adottato dalla Provincia è la diminuzione del limite di velocità sulla Tangenziale Sud, dove nel tratto a tre corsie si è passati dai 110 ai 90 km/h.
Diversi studi dimostrano infatti che a 80 all'ora corrispondano regimi di giri e consumi di carburante di circa un terzo inferiori ed emissioni di Pm10, NoX e Co2 ridotte di una percentuale che oscilla tra il 27 e il 50%.

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