Coppa Leonessa, Asco Vestone ai quarti

Asco Vestone - Sporting Gavardo 2 – 0
Guance Rosse (4 – 4 – 1 – 1 tranquillo): Zuaboni; Garzoni detto polatì, Ebenestelli M. il capitano, Pace, Piccinelli; Enebestelli N., Ghidini detto Simone da Bione, Crescini detto ciki, Gottardi; Corsini; Ricci detto gonzo
Entreranno: Ceresa, Ghidinelli detto ciuz, Bianchi detto panì
All. Morghen
I giorni della merla rendono il terreno di gioco un pezzo di ghiaccio. A turno, i cristiani che stasera ci corrono sopra vanno a gambe all’aria con bestemmia a seguito. Secondo il regolamento, l’arbitro dovrebbe espellere ad ogni declamazione, ma si finirebbe in 4 contro 5; e allora, condono religioso per tutti e via andare.

Cronaca di come è andata
La compagine gavardese è la brutta copia di quella vista all’andata. Dietro balla più che parecchio, attuando a naso la trappola del fuorigioco; Guance Rosse ne approfitta da subito e innesca le proprie ali in maniera letale, come quando mette Ebenestelli N., stasera finalmente ispirato, davanti al portiere; il bambino sceglie di battere a rete di legittimo pallonetto: la traiettoria è alta il giusto ma un pelo angolata e il silenzio irreale che accompagna quella palla è da romanzo; tutto il Comunale trattiene il respiro pregando gli Dei perché vada dentro, ma uscirà di neanche un capello. Amen, bambino, sarà per la prossima.

I Tromboni ci riprovano, con Gottardi o’professore, che si invola sulla fascia eludendo l’off side; metterà in mezzo per Ricci, imprendibile puledro solo davanti al portiere, che l’arbitro fermerà in nome di un fuorigioco immaginato. Poco male, perché di lì a tre minuti Gottardi ancora lui, che stasera pare avere le ali al posto delle orecchie, si fa lanciare in direzione porta avversaria; sombrero al portiere in disperata uscita e deposito in rete della sfera. L’1 a 0 è sacrosanto e pure stretto, se contiamo anche i tiri dalla distanza di Ebenestelli N. e di Crescini, l’uno parato, l’altro fuori di un niente.

Secondo tempo
Gli ospiti, nonostante la volontà, non creano problemi a Zuaboni, portiere trombone di mole straripante; stasera Guance Rosse è sufficientemente quadrata.
L’azione del raddoppio è un film di Stanley Kubrick, tanto è perfetta. Corsini, in versione dottore da Nobel, si libera di due avversari in mezzo al campo e allarga magistralmente per Gottardi, che ha campo e guadagna il fondo, da dove mette un rasoterra millimetrico in mezzo all’area; chiude il lungometraggio Bianchi, che va sulla palla come la poiana sul topolino, e di prima mette alle spalle del portiere. Lo splendido 2 a 0 chiude il discorso qualificazione. Quarti raggiunti.

Gottardi mette in bacheca, oltre al gol, una serie di giocate per cui è obbligatorio applaudire. Va regolarmente a fare danno nelle praterie che il nemico gli concede, come faceva Furia cavallo del West; magari la criniera non è proprio la stessa, ma il galoppo armonioso sì! Sul secondo gol, l’assist rasoterra millimetrico per Bianchi è una pinta di bionda lanciata lungo il bancone del saloon. Lanciatore di caraffe!
Sabato i Tromboni vanno a Poncarale, la cui squadra è in piena zona retrocessione. Occhio! Vomiteranno sangue, prima di darla vinta. Salutiamo.

Armando Dell’Oca

www.ascovestoneopen11.it

in foto Daniele Bianchi detto "panì"

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