Una lettera del sindaco sui lavori a Nozza

Iniziano i lavori a Nozza di Vestone, e sono subito disagi alla viabilità. Ma il sindaco spiega tutto ai cittadini con una lettera inviata a tutte le famiglie nozzesi e vestonesi. «Da alcuni giorni sono iniziati i lavori di adeguamento - spiega il sindaco vestonese Emanuele Corli nella lettera consegnata in questi giorni in ogni casa - dell’intersezione tra la provinciale di fondovalle, la 237 del Caffaro, e la provinciale III Brozzo-Nozza, che sale a Casto. Il tutto con l’obiettivo di migliorare la viabilità su via Tita Secchi, e di aumentare le condizioni di sicurezza per i pedoni».

In questo breve tratto che rappresenta il centro storico di Nozza, la sicurezza per chi deve attraversare la strada o semplicemente percorrere la strettoia di Nozza è messa a serio repentaglio: «Per questo i lavori in corso prevedono un intervento di ristrutturazione dei fabbricati esistenti che sia funzionale alla creazione di un nuovo e più sicuro passaggio pedonale, oltre all’allargamento della carreggiata destinata al traffico dei veicoli, in discreta misura costituito da mezzi pesanti che raggiungono le aziende sia di Casto che di Vestone».

«Ho voluto portare tutti i cittadini vestonesi a conoscenza di quanto sta accadendo, in modo da far loro meglio comprendere i disagi in corso e quelli che, presto, si aggiungeranno con l’inizio delle opere di realizzazione della rotonda per Casto. Disagi inevitabili per avere poi maggior sicurezza e maggior scorrevolezza del traffico, oggi caotico in quel tratto, sia per la strettoia di Nozza che per il bivio per Casto».

Mentre i lavori di Comune e Comunità montana (per un importo di oltre mezzo milione di euro) nella strettoia di Nozza sono in corso da metà aprile e si concluderanno quest’estate, quelli della Provincia (due milioni di euro per realizzare la rotatoria che vuol dare respiro al traffico che si interseca con la provinciale III per Brozzo) sono pronti a partire: «Nella consapevolezza degli inevitabili disagi cagionati dall’iniziativa nel suo complesso, confido nella vostra comprensione, anche nella prospettiva di un risultato finale che potrà determinare un’apprezzabile riqualificazione dei luoghi in oggetto».

m.p.
Da Bresciaoggi

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