Un 25 aprile partecipato e condiviso

Non era celata la preoccupazione dei rappresentanti dell’Anpi della Bassa Valle Sabbia che l’appuntamento del 25 aprile di quest’anno, coincidente con la Pasquetta, fosse snobbato e disertato sì da sminuire l’alto valore della celebrazione della Festa Civile della Liberazione. Invece l’iniziativa, iniziata a Villanuova e a Gavardo come tradizionale preludio, ha poi avuto il suo epilogo in una partecipata e significativa cerimonia a Prevalle in un clima festoso e di condivisa riflessione.

La partecipazione delle Amministrazioni Comunali e dei Sindaci di Prevalle, Gavardo, Villanuova e Muscoline ha rinsaldato il senso civico di questa cerimonia che vuole tenere vivi e presenti nella società e nel dibattito politico i valori fondanti della Costituzione nata dal sacrificio e dal faticoso cammino che la Resistenza ha fatto scaturire nel nostro paese.

Il corteo, partito dalla piazza del Comune, è giunto a rendere omaggio al monumento agli eroi della Resistenza nei pressi di Palazzo Morani. Qui, ai piedi del monumento ai Partigiani, opera dello scultore Mario Spinetti, partigiano e attuale presidente dell’Anpi della Bassa Vallesabbia, ha avuto luogo la partecipata commemorazione.

Nel suo saluto il Sindaco Ziglioli ha voluto ribadire la necessità di dare corpo e senso alla libertà restituita con il sacrificio di tanti caduti per promuovere il bene del paese di cui tutti oggi siamo beneficiari.

I bambini e i ragazzi delle scuole prevallesi hanno letto brani della ricca letteratura intorno alla Resistenza. Commovente la recitazione della famosa poesia di Calamandrei, replica diretta e di altio valore morale al Camerata Kesserling che avrebbe preteso un monumento dall’Italia, Paese in cui si era reso protagonista di efferate devastazioni.

Il discorso ufficiale è stato pronunciato da Sonia Tosoni, delegata dell’Anpi, funzionaria Cgil, che ha ribadito l’attualità di rigenerare le pulsioni della Resistenza, l’anelito a migliorare la società minacciata dai nuovi fascismi, dalle lusinghe dei poteri economici, dall’individualismo, dalle tentazioni di valicare la democrazia e i suoi baluardi.

Un discorso applaudito e condiviso, anche nei passaggi più diretti alla situazione attuale, che vede la Costituzione continuamente sotto attacco nelle sue parti più illuminate e moderne. Un 25 aprile che ha sfidato la Pasquetta ma che ha mostrato tutta la sua attualità e la sua maturità nel ricordare i valori immutabili della libertà e della democrazia.

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