Dal design all’industria

Milano continua a rimanere l'indiscussa capitale mondiale del design. Ma il genio, la fantasia e la creatività non sono prerogative solo delle grandi metropoli. Come dimostra il caso valsabbino, illustrato nel corso di un interessante e curioso appuntamento svoltosi nei giorni scorsi a Vestone, le buone idee sono di casa anche in luoghi aspri come l'alta Valle Sabbia.

Nell'ambito dell'iniziativa «Luoghi di cultura, luoghi d'incontro», promossa dal Sistema museale della Valle Sabbia in collaborazione con le Biblioteche locali, si è parlato del design nell'industria valligiana e un gruppo di giovani creativi, guidati dall'architetto Ignazio Bonusi, ha illustrato la propria esperienza professionale.

La prima parte dell'incontro, che si è svolta presso il museo del Lavoro, ha visto protagonisti Fernando Martina e Marc Ayache, in rappresentanza di due aziende della valle: la Ave (oggi trasferitasi in città) e la Ivars. Martina ha evidenziato che durante gli anni del boom economico l'Ave era stata affiancata da designer del calibro di Giò Ponti che per l'azienda vestonese disegnò la serie «Domus», e da Getulio Alviani, esponente di punta dell'arte cinetica, che collaborò con l'azienda fondata da Lorenzo Bonomi verso la fine degli anni '50, progettando interruttori e pulsanti.

Sul finire degli anni '70, la Ave si aggiudicò un prestigioso riconoscimento nel campo del design: il Compasso d'oro, premio promosso dall'Associazione per il disegno industriale con la serie di interruttori «Habitat» disegnata dall'olandese Andreas Van Onck. Ma per l'Ave non si trattava solo di disegnare belle forme: era fondamentale risolvere i problemi che si presentavano nel corso della progettazione e saper usare al meglio le nuove materie plastiche.

Marc Ayache, responsabile Ricerca & sviluppo della Ivars, ha segnalato che l'azienda si avvale della collaborazione di primari studi di design, quali Baldanzi & Novelli, Bellini, e che in alcuni casi la «creazione» e lo sviluppo del prodotto nascono dalla diretta collaborazione con il cliente, al quale l'azienda offre progettazione, scelta materiali, industrializzazione e il supporto tecnico: dalla costruzione degli stampi alla produzione dei pezzi.

Nella seconda parte dell'incontro, svoltasi presso la Biblioteca civica, è intervenuto Ignazio Bonusi e alcuni giovani designer. Il messaggio fornito da questo appuntamento è certamente rassicurante: con i colpi di genio, oggi come in passato, l'industria valsabbina può superare la crisi.

Giancarlo Marchesi dal Giornale di Brescia

in foto uno schizzo per un prodotto Ave

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