Ospedale di Gavardo presidio per la valle

Si è tenuto giovedì sera nella sede della Comunità montana di Valle Sabbia a Nozza di Vestone un incontro fra i vertici dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano e i sindaci della valle.
L’occasione era la presentazione di un importante progetto avviato grazie alla collaborazione tra Comunità montana e la Fondazione della Comunità Bresciana per dotare il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Gavardo di una nuova apparecchiatura (di cui riferiamo a parte).
L’incontro è stato propizio per presentare ai vertici dell’azienda ospedaliera le istanze degli amministratori valsabbini, e per i dirigenti sanitari per illustrare i progetti sul nosocomio gavardese. Per l’Azienda Ospedaliera erano presenti il direttore generale Fabio Russo, il direttore sanitario Annamaria Indelicato e il direttore amministrativo Cesare Meini, da pochi mesi alla guida dell’ente.

Il presidente della Comunità montana Ermano Pasini si è fatto interprete delle esigenze della valle evidenziando l’importanza dell’ospedale di Gavardo per la popolazione valsabbina e invitando i vertici aziendali a non considerare il nosocomio gavardese di secondo piano rispetto alla struttura di Desenzano. Ha chiesto anche un impegno per mantenere il presidio di Nozza e per l’auto medicalizzata del 118 di cui si paventa una riduzione del servizio.

Il direttore generale Fabio Russo ha subito sgomberato il campo da possibili dubbi, affermando che tutti i presidi ospedalieri dell’azienda hanno pari attenzione e trattamento sia da parte sua sia da parte dell’ente. Ha quindi illustrato con alcuni dati il continuo aumento di prestazioni (ricoveri, visite, accessi al pronto soccorso, ecc.) che mettono in luce come la struttura di Gavardo sia sempre più un punto di riferimento per la popolazione della zona. «Il nostro obiettivo – ha affermato Russo – è quello che la gente si rechi sempre meno presso altri ospedali per le prestazioni che possono essere erogate dalla struttura di Gavardo». E l’ampliamento della struttura va proprio in questa direzione.

Ha quindi elencato i nuovi servizi avviati di recente: l’unità di terapia intensiva cardiologica, la patologia neonatale di secondo livello, il parto in analgesia, la terapia antalgica (terapia del dolore). Inoltre, entro l’estate, sarà attivato a Gavardo il servizio di urologia, in collaborazione con l’Unità operativa di Desenzano, mentre a Salò sarà attivato un centro odontoiatrico (con prestazioni a prezzi calmierati). Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, il direttore generale ha espresso l’intenzione di dotare del servizio di ecografia il poliambulatorio di Nozza, mentre per Gavardo è ancora allo studio il servizio di emodinamica (per la diagnosi e la terapia dell’apparato cardiovascolare).

Il direttore sanitario Annamaria Indelicato ha poi sottolineato l’attenzione al territorio, inteso anche come rete di rapporti fra l’ospedale e i medici di base (con i quali sono stati avviati incontri mensili), le farmacie, le Rsa per possibili sviluppi della telemedicina, in particolare per le cure palliative. Infine, il direttore amministrativo Cesare Meini si è soffermato sull’ampliamento in corso dell’ospedale, che vedrà un nuovo e più ampio pronto soccorso (di 1.200 mq) con accesso diretto dalla strada principale, quattro nuovi piani di degenza con 100 nuovi posti letto, le nuove camere mortuarie e un nuovo ingresso. L’impegno è quello di giungere al 50% dei lavori entro fine anno e di completarli entro il 2012.

Vedi anche