Il bicchiere mezzo pieno delle Pro loco

Riserve sull’accordo per come è stato firmato dai Comuni ce ne sarebbero, eccome. Il Coordinamento delle Pro loco dell’Eridio però, dopo un’assemblea fiume durata dalle 22 di venerdì alle 2 di ieri mattina, dopo aver sentito tutte le “campane” e sfiorato la rottura fra fazioni, avrebbe deciso per una comune linea “morbida”.
La necessità di adottare strategie unitarie ha prevalso su tutto il resto.

“Vediamo il bicchiere mezzo pieno - ci ha detto il portavoce Gianluca Bordiga - e ci aspettiamo di veder lavorare il tavolo tecnico per la costruzione della soglia (più volte chiamata stramazzo) che impedirebbe al lago di prendere la via delle turbine Enel al di sotto del livello che garantisce il minimo vitale. C’è molto da lavorare, non molleremo”.
In realtà l’accordo, pur facendo espliciti riferimenti al minimo vitale dell’Eridio, di Stramazzo o di soglia proprio non ne parla.
Sul documento c’è l’impegno della Prefettura a coinvolgere i rappresentanti delle Pro loco nelle attività di studio “per la valorizzazione del lago” e null’altro.

Intanto ieri sera c’erano solo pochi camion di terra da asportare, ed era rimasto un breve tratto di sponda da ripristinare, lungo il canale di approvvigionamento della centrale ormai colmo d’acqua.
E’ prevedibile che a questo punto manchino poche ore al riavvio delle turbine di Carpeneda e i lacustri non sanno più cosa pensare: “Che fine farà il lago quando riprenderà a funzionare la centrale? Perchè la galleria degli agricoltori continua a vomitare acqua e alla traversa in fondo al lago esce ormai solo un rigagnolo? Il lago negli ultimi giorni si è vistosamente abbassato, vuoi vedere che l’Enel risparmia in questo modo l’acqua che ha promesso di dare in più agli agricoltori?” queste sono solo alcune delle domande che i lacustri si facevano ieri l’un l’altro, osservando dal ponte pedonale gli escavatori finire il loro lavoro nel canale.

Non poter più minacciare di difendere la “tura” dagli assalti delle ruspe li rende inquieti. E quel foglietto firmato dagli agricoltori, dall’Enel, dai sindaci e dal Prefetto, letto e riletto, offre sempre meno certezze, sa sempre più di fregatura.
“Staremo a vedere” dicono i più fiduciosi. Per questa sera è previsto l’arrivo a Lemprato dell’avvocato “del lago” Mellaia, che avrebbe voluto che il tavolo in prefettura producesse un documento ben diverso, e quello del deputato dei Verdi Camillo Piazza a spiegare il punto di vista romano sulla vicenda.

L’assemblea pubblica al presidio comincerà alle 19. Sarà quella, forse, l’occasione per tastare meglio il polso della situazione.

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