Saldi per dar fiato ai consumi

Sabato 2 luglio scatta l’ora dei saldi. Per il primo anno, grazie a un accordo fra Federazione Moda Italia e la conferenza delle Regioni, in tutta Italia la partenza dei saldi estivi avviene nello stesso giorno. In Lombardia ci sarà tempo fino al 30 agosto per scovare l’affare.

Per la Confesercenti “è una sorta di D-Day per il commercio dopo un periodo di lunga stagnazione per causa della crisi economica”. Nelle stime dell’associazione economica saranno sei italiani su dieci ad approfittare dei prezzo scontati per fare acquisti prima delle ferie. Il settore dell’abbigliamento, in particolare, è quello che spera di trarre maggiore beneficio dai saldi, visto che nel corso della stagione ha fatto registrare uno 0,3% in meno nelle vendite già provate dalle passate annate. Il periodo dei saldi dura per quasi due mesi con i prezzi che dovrebbero partire con sconti dal 20% al 30% per poi toccare il 50%.

Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, gli sconti non basteranno ad allettare le famiglie e convincerle a spendere di più. I dati diffusi dall’associazione prevedono un calo compreso tra il 4 e il 6% per le vendite con saldi. “Le famiglie che effettueranno acquisti a saldo saranno appena il 37% (9,120 milioni) - spiegano dall’Osservatorio Federconsumatori - con una spesa complessiva di 1,285 miliardi, pari ad una spesa di 141 euro a famiglia, ovvero 56 euro a persona”.

Molto più ottimistiche le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio, secondo il quale ogni famiglia italiana spenderà, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato totale annuo del settore abbigliamento e calzature).

Anche quest’anno il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha stilato una lista di consigli che consentiranno di non prendere “fregature”. Tra questi: le sostituzioni dei capi difettati (conservare sempre lo scontrino), diffidare degli sconti superiori al 50% e controllare sempre i cartellini che devono esporre il prezzo in saldo e quello originario.

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