01 Luglio 2011, 07.00
Bione
Bombe

Disinnescata

di val.

Con qualche intoppo sul rispetto delle procedure, che hanno provocato ore di ritardo, l’«ananas» di Bione č diventato inoffensivo.

 
Il Primo maresciallo Bavetta l’ha prelevata con cautela e avvolta nel nastro isolante, per fare in modo che la “sicura di maneggio” rimanesse al suo posto.
Poi l’ha adagiata in una cassetta di legno che era nelle mani di un collega, opportunamente riempita di sabbia per evitarle altri scossoni, prima di caricarla sul “Defender” e portarla alla Fratta di Sabbio Chiese dove l’hanno fatta brillare.
Fine della storia, per la bomba a mano tipo MK2, residuato bellico americano della Seconda Guerra mondiale rinvenuto qualche giorno fa a Bione.
 
Per gli esperti del 10° Reggimento Genio Guastatori di stanza a Cremona, presenti sul posto anche il colonnello Pier Francesco Cacciagrano ed il capitano Mannino, si è trattato di routine.
Del resto, solo quest’anno, di interventi anche ben più complessi ne hanno già portati a termine 87 e per l’esattezza si sono occupati di 7 bombe da mortaio nelle misure “classiche” 60, 81 e 120; 81 granate da cannone da 75, 100 e 105 mm; 48 bombe a mano, 111 fra spolette e detonatori, 4 bombe da fucile, una bomba d’aereo, 3 razzi e due mine.
 
Peccato solo che dopo tanto lavoro possa capitare anche quel che è successo a Bione e cioè che per un’incomprensione i militari abbiano perso, e con loro anche i carabinieri di Sabbio Chiese che facevano da supporto, l’intera mattinata.
Ore e ore trascorse ad attendere un’ambulanza con medico che non è arrivata.
Succede che la presenza del medico rianimatore e di un infermiere professionista è espressamente prevista dalle procedure, previste nel dettaglio dalla direttiva “Bertolaso” del 2002.
I militari del Genio hanno dovuto ovviare facendo intervenire un’equipe della Croce Rossa da Gallarate: ecco dunque il ritardo.
 
Tante precauzioni per una piccola bomba a mano? Abbiamo chiesto a mò di provocazione agli stessi militari.
“Anche lei fra quelli che pensano che il medico sia necessario solo per le grandi bombe? Quelle se scoppiano c’è davvero poco da fare. Se scoppia una di queste invece, magari si riesce a sopravvivere... a patto che un medico rianimatore esperto sia immediatamente disponibile ed operativo”.
 
Sono una dozzina gli artificeri del 10° Guastatori.
Si tratta di una delle sette Unità dell’Arma del Genio incaricate di bonificare il territorio dell’Italia centro settentrionale dai numerosi residuati bellici ancora esistenti e pericolosi.
Reparti che nel corso del 2010 hanno complessivamente effettuato 200 interventi per un totale di oltre 5mila ordigni di cui ben 5 bombe d’aereo.
Si tratta di un’attività particolarmente delicata, coordinata dal 1° Comando Forze di Difesa che ha sede a Vittorio Veneto e che è diretto dal Generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini.
 


Commenti:
ID10955 - 01/07/2011 22:01:42 - (delirio) - osservazione

sappia, chi ha abbandonato l'ananas, che alla comunità è costato parecchio denaro tutta questa procedura...

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