In sella la promozione turistica valsabbina

Valorizzare il territorio della Valsabbia attraverso l’organizzazione di manifestazioni sportive di alto livello.
È il compito che si è assunto il Gs Odolese, storico sodalizio valsabbino che dal 1973 promuove il ciclismo in tutte le sue varianti.

Nato 35 anni fa il gruppo è oggi presieduto da Andrea Leali: «All’inizio il gruppo si occupava prevalentemente di ciclismo su strada. Nella sua straordinaria storia riuscì a organizzare, nel 1978, un campionato italiano su strada (per la cronaca fu vinto dal bresciano Pierino Gavazzi che beffò Francesco Moser e Giuseppe Saronni all’epoca acerrimi rivali ndr), poi con l’ingresso delle nuove leve l’attenzione si è spostata sulla mountain bike. Da nove anni organizziamo con crescente successo la Conca D’oro bike, una manifestazione che richiama da tutta Italia il meglio della Mountain bike. L’anno scorso la manifestazione fu valida anche come campionato italiano Marathon, vinto nell’occasione da Gilberto Simoni. In passato due edizioni della Conca d’oro sono state vinte anche da Dario David Cioni, oggi corridore professionista» - dice Leali.

La scelta della mountain bike da parte del Gs Odolese a discapito della strada è presto spiegata da Leali: «È sempre più difficile, anche per un appassionato, andare in bici sulla strada. Troppo il traffico e i rischi connessi, meglio scegliere l’off road, il contatto con la natura, che permette di recuperare la bellezza dell’andare in bicicletta».
Detto fatto. Il gruppo, forte dell’ingresso di energie ed entusiasmi giovanili, si è buttato anima e corpo per organizzare le manifestazioni sportive. Oltre alla Conca d’oro, da due anni il sodalizio ha inventato la 24 ore di Idro. «Cercavamo un luogo in Valsabbia di richiamo turistico per poter fare promozione del nostro territorio - dice Leali - e il lago d’Idro ci è sembrato l’unica area vicina con queste caratteristiche. Inoltre i percorsi sono stupendi e scenografici, piacevoli anche per il pubblico che assiste al passaggio degli atleti».

Ma perché organizzate proprio una ventiquattrore? «Le gare di endurance sono la novità del momento - dice Leali -. La prima gara in assoluto di questo tipo è quella di Finale Ligure che risale a 12 anni fa. È stata un formula importata dagli Usa e fino a 5 anni fa era l’unica manifestazione del genere in Italia. Negli ultimi anni invece sono nate la 24 ore di Cremona, quella della Val Rendena e da due anni la nostra a Idro».

Perché il successo di questa disciplina? «Da 4-5 anni è in crescita il numero di partecipanti. Noi abbiamo iniziato con 600 iscritti, in questa edizione sfioreremo i 1.200 partenti, davvero un risultato eccezionale. Credo che la formula vincente sia il fatto che tutti possono partecipare, senza l’ansia della competizione a tutti i costi. Organizzati in squadre o staffette, i partecipanti possono fermarsi sul percorso e mangiare, riposare, far festa con gli amici. Alla base del numero di partecipanti credo vi sia anche una componente epica - spiega Leali - «perché partecipare ad una gara di resistenza come questa dà l’impressione ai partecipanti di compiere un’impresa, una 24 ore in bici da raccontare ai figli».
Leali e il Gs Odolese guardano anche ai prossimi appuntamenti come la Conca d’oro: «Dovremmo avere presto un confronto con i nuovi amministratori che speriamo capiscano l’importanza di questa manifestazione, come biglietto da visita per la zona».

dal Giornale di Brescia

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