01 Giugno 2007, 00.00
Valsabbia - C
Maniglierie

Il distretto valsabbino ha il primato europeo

Cinquanta produttori in tutta la valle. Un fatturato medio complessivo di 100 milioni di euro all’anno. Oltre mille persone occupate. Sono i numeri di un distretto, quello dei maniglieri valsabbini, silenzioso e nascosto, ma capace di stupire.

Cinquanta produttori in tutta la valle. Un fatturato medio complessivo di 100 milioni di euro all’anno. Oltre mille persone occupate. Sono i numeri di un distretto, quello dei maniglieri valsabbini, silenzioso e nascosto, ma capace di stupire.

Stupire? Sì, perché non è facile immaginare il grado di innovazione e ricerca che si cela dietro una produzione caratterizzata dai grandi numeri. Ma c’è un altro fattore che riempie di stupore e ammirazione: l’attaccamento alla propria terra e la consapevolezza dell’importanza del distretto per l’economia e l’occupazione della valle.

Le maniglierie valsabbine hanno risentito di una crisi pesante a partire dal 2000. I motivi delle difficoltà sono stati sostanzialmente due: la presenza di una concorrenza asiatica (e cinese in particolare) che ha spinto a modificare in parte la produzione; l’introduzione della moneta unica europea (molto forte rispetto al dollaro e quindi penalizzante per aziende votate all’export).

Nonostante questi anni difficili, la riorganizzazione del distretto non è stata sinonimo di chiusure di aziende (come avvenuto, ad esempio, nel caso del tessile), anche se non sono mancati ridimensionamenti a livello di personale. Hanno pesato sulle imprese del settore anche i continui aumenti dei costi delle materie prime e la grande instabilità dei mercati mediorientali.

Oggi le aziende del settore sono piccole o medio-piccole, con 10-15 dipendenti in media (anche se non mancano punte di 60-70 e alla Rossetti di Casto si raggiungono i 110). Attorno alla produzione industriale ruota ancora un indotto importante. I centri più significativi restano Odolo (dove, oltre alla Entra, è presente la Mariani), Agnosine (tra le altre, ricordiamo Ferremi, Reguitti, Rivadossi) e Casto. Nonostante la nottata non sia ancora passata, non mancano segnali positivi all’orizzonte.

Per battere definitivamente una crisi che ha indebolito (ma non distrutto) un’importante realtà industriale della nostra provincia, si possono seguire essenzialmente due strade: creare sinergie per raggiungere obiettivi comuni; puntare sull’alta qualità dei prodotti. Un primo passo è stato fatto nel 2005, quando è nata Prima, l’associazione dei Produttori italiani di maniglie (cui aderiscono oggi 18 aziende della Valsabbia), presieduta da Danilo Zacchi, titolare della Entra di Odolo.

«Una soluzione possibile - spiega Zacchi - è quella di unire le competenze e lavorare insieme per ridurre i costi. L’associazione si muove in questa direzione, con l’obiettivo di produrre maniglie con un marchio riconosciuto». La seconda possibilità (l’alta qualità del prodotto) è strettamente collegata con la prima: «Solo attraverso la scelta della sinergia è possibile fare ricerca, innovare e progettare prodotti di qualità», sottolinea Zacchi.

In particolare, il discorso della qualità si lega alla ricerca nella misura in cui significa utilizzare materiali alternativi e sperimentare soluzioni nuove.
Certo, per percorrere queste due strade è necessario il superamento di alcune logiche del passato. In particolare, spiegano gli stessi imprenditori, è necessario capire che i concorrenti di oggi non sono più gli stessi di ieri, nel senso che la concorrenza è fuori dai confini della Valsabbia.

«Credo che abbiamo toccato il fondo - dice Edilberto Rossetti, titolare dell’omonima maniglieria di Casto fondata dal padre nel 1953 - e che i prossimi anni possano darci maggiori soddisfazioni. Nel futuro i piccoli si dovranno unire per resistere e abbattere i costi. Ma anche noi saremo inevitabilmente portati verso fusioni che ci consentano un rilancio».

Tutto questo per non disperdere il patrimonio costruito in questi anni nei quali la Valsabbia è diventata una delle zone di produzione di maniglie più importanti e conosciute del mondo.
Oggi il 65% delle maniglie realizzate in valle viene esportato. Dove? La Valsabbia apre certamente numerose porte in Europa (in particolare Inghilterra, Francia, Olanda, Spagna e Germania) ma anche Stati Uniti e Medio Oriente rappresentano mercati importanti.

Alla fine, tutti i problemi si riducono a uno: la maniglia valsabbina può essere ancora considerata come un prodotto metallurgico oppure rientra nel settore dell’arredamento? Dalla risposta che ogni imprenditore darà a questa domanda (con i fatti più che con le parole) dipenderà il futuro del settore. Puntare sulla considerazione della maniglia come oggetto d’arredamento, da abbellire, da riprogettare continuamente, sembra essere la carta vincente per un autentico rilancio che traghetti nei prossimi decenni competenza, capacità e tradizione valsabbina.

Guido Lombardi
Da Giornale di Brescia


Aggiungi commento:

Vedi anche
16/05/2009 00:00

Aiuti da Distretto 12 e Comunità montana Arriva dal Distretto sanitario numero 12 e dalla Comunità montana della Valsabbia un nuovo provvedimento di sostegno alle persone più colpite dalla crisi economica: sul tavolo c’è un «buono famiglie» per un ammontare complessivo di 120 mila euro.

01/06/2007 00:00

Nel distretto valsabbino c'è spazio per innovare Il «distretto» delle maniglie in Valsabbia è fatto (soprattutto) da piccole aziende. Ed è curioso vedere come, proprio nelle realtà più piccole (dove gli strumenti finanziari sono limitati), nascono importanti progetti di innovazione.

28/03/2010 08:00

L'Asl dà i numeri Nei dati presentati alla stampa nei giorni scorsi, l'impegno di un anno e le prospettive future della presenza Asl fra Garda e Valle Sabbia.

16/03/2007 00:00

Risorse dalla Regione Lombardia per la valle Tornano i soldi nelle casse del Distretto socio-sanitario 12 della Valsabbia. Lo ha sancito la scorsa settimana l’assemblea dei sindaci del Distretto, convocata dal presidente Carlo Panzera.

01/06/2007 00:00

Da artigiani a produttori di livello europeo Nata come laboratorio artigianale nel 1945 (in origine il sito produttivo si trovava ad Agnosine), la Frascio spa di Lavenone è oggi un’industria con 60 dipendenti che esporta maniglie in oltre 30 Paesi.




Altre da - C
19/05/2009

Tutta un’altra musica dalla Corea

La Kia si lancia in un settore in cui fino ad ora non era presente: il settore dei crossover compatti, grazie alla Soul, proposta con un 1600 a benzina da 126 cv e un 1600 common rail CRDI da 128 cv, negli allestimenti Active e Cool.

19/05/2009

Il sorriso e la mamma

Un sorriso ad una mamma è un sorriso per tutte quante le mamme. Ci sono quando si nasce, quando si cresce, quando si soffre. Il pensiero va a lei anche quando si muore. Un amore incondizionato il loro: basta un sorriso a ripagarlo.

18/05/2009

Terza parte: speciale cinghiale

Negli ultimi anni nei boschi che circondano la Valle Sabbia sono ricomparsi numerosi i cinghiali. Non di rado scendono fino a fondo valle dove, per nutrirsi, riescono a devastare orti e piantagioni. Necessarie alcune regole sanitarie.

18/05/2009

«In cerca di identità» e i Peripatetici volano

Saranno I Peripatetici a rappresentare Brescia nelle due finali di due festival cabarettistici in Toscana, al termine di un percorso che li ha portati a superare importanti selezioni.

16/05/2009

Aiuti da Distretto 12 e Comunità montana

Arriva dal Distretto sanitario numero 12 e dalla Comunità montana della Valsabbia un nuovo provvedimento di sostegno alle persone più colpite dalla crisi economica: sul tavolo c’è un «buono famiglie» per un ammontare complessivo di 120 mila euro.

15/05/2009

Fondi a sostegno dello sviluppo della montagna

È di 1.961.000 euro il contributo assegnato dalla Giunta regionale lombarda alle Comunità montane della provincia di Brescia per iniziative a sostegno dello sviluppo della montagna. Di questi, 388 mila euro a quella valsabbina.

15/05/2009

Un weekend pieno di cultura

Sono numerose anche in Valle Sabbia le realtà culturali, biblioteche e musei, che proporranno eventi, da venerdì a domenica, in occasione dell’iniziativa regionale “Fai il pieno di cultura”.

15/05/2009

La Cpf80 convoca i propri soci

La Commissionaria popolare familiare 80 (Cpf 80) convocherà il suoi 2610 soci ad approvare il bilancio dell’esercizio 2008, questa sera alle 20.30 presso l’Auditorium comunale di Vestone, via Glisenti 7.

13/05/2009

Bontempi pronto a volare con la Catullo

Giorgio Bontempi, 46 anni, sindaco di Agnosine e commercialista, vicepresidente della Comunità montana di Valle Sabbia, è in pole position per la nomina bresciana nel Consiglio di amministrazione della Catullo Spa.

(4)
12/05/2009

Una straordinaria festa di popolo

Va in archivio anche l’82 Adunata nazionale degli alpini che si è svolto nel fine settimana a Latina. Tanti anche dalla Valle Sabbia. Come sempre è stata una straordinaria festa di popolo, con tanta gente per le strade e per le piazze.