Riapre la chiesa a Carpeneda

“Può darsi che per Pasqua saremo ancora dentro il tendone, ma non andremo molto più in là. Di sicuro questo è l’ultimo inverno”.
L’aveva promesso a Natale dello scorso anno don Pierlugi Plata, al terzo appuntamento col Bambinello da trascorrere ancora nella tensostruttura piazzata nel Centro sportivo di Carpeneda. Promessa mantenuta: la chiesa dedicata a Santa Margherita di Scozia, debitamente restaurata, sarà inaugurata questa domenica (3 giugno) e la festa si preannuncia grandiosa.

La Parrocchiale della frazione vobarnese è certo quella di più recente costruzione in tutta la Valle Sabbia, visto che la prima pietra è stata posata nel 1949, non per questo però è però meno preziosa per la comunità che conta quasi un migliaio di anime. Sconquassata dal terremoto del novembre del 2004, aveva subito danni soprattutto a livello della copertura che si era spostata di lato rendendo la struttura inagibile.
“Dopo due anni, sei mesi e nove giorni trascorsi sotto il tendone messo a disposizione dalla Protezione civile, nel quale insieme abbiamo vissuto i vari tempi liturgici e le varie celebrazioni – ci dicono i parrocchiani più devoti -, finalmente si riapre in nostro punto di riferimento, il luogo che attendevamo per entrare in intimità con Lui”.

Un ritorno alla normalità per alcuni, la fine di un esilio per altri, che non è avvenuta per caso. I profondi disagi subiti a causa del terremoto hanno finito col rinsaldare i legami umani e la comunità si è mossa tutta insieme per raggiungere l’obiettivo: questa forse è stata la Provvidenza per Carpeneda.
Da subito, nei locali dell’oratorio e con il contributo di tutti, giovani e anziani compresi, ecco che ogni minima occasione è diventata quella buona per organizzare una festa: dai mercatini di Natale che esponevano oggetti d’artigianato fatti dai parrocchiani al vin brulè per riscaldare anche l’anima insieme alle membra, una festa per i dolci, una per le castagne, lo spiedo e così via.

Tutto per raccogliere i fondi necessari a rimettere a posto la Parrocchiale, per mettere in pratica la progettazione curata dall’architetto Biasin predisposta in perfetta sintonia con i criteri disposti dal ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla curia di Brescia.
“Non bisogna dimenticare il contributo di silenziosi benefattori che si sono dimostrati assai sensibili e quello della Regione Lombardia” precisano a Carpeneda.

La giornata dei festeggiamenti per Santa Margherita “ritrovata” prevede il ritrovo alle 10 e 30 presso la tensostruttura e il corteo verso la Parrocchiale, a simboleggiare una sorta di passaggio delle consegne fra due luoghi di culto.
Alle 10 e 45 la benedizione e il taglio del nastro precederà la celebrazione della messa solenne e si prevede ci siano pochi rimpianti per il tempio abbandonato poco più in là. Alle 12 e 30 il pranzo comunitario nei locali dell’oratorio a cui farà seguito, ore 16, la rappresentazione di una commedia dialettale proposta ed offerta per l’occasione dalla “Compagnia del Risveglio” di Vobarno dal titolo “Sartur... per modo de dì”.

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