Duecento in piazza per Lolli

Sabato 9 giugno. Piazza della pace, Vobarno. Grande era l’attesa per questo evento che ha richiamato a Vobarno 200 persone da ogni posto (Verona, Bergamo, Treviso Veneto, Brescia, Milano), grandi assenti, e ci si chiede il perché, proprio i vobarnesi, che probabilmente hanno preferito restare a casa davanti alla Tv, forse visto il tempo un po’ incerto e la temperatura decisamente non estiva. Occasione sprecata.

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori e da parte dell’artista entusiasta per la bella serata. Arrivati a vobarno con mezz’ora di ritardo a causa dei problemi lungo la linea ferroviaria, Claudio Lolli e il bravissimo chitarrista Paolo Capodacqua si sono scusati ed hanno ringraziato il numeroso pubblico per averli attesi pazientemente nonostante il tempo non promettesse nulla di buono. Ed invece la fortuna aiuta gli audaci ed il concerto è cominciato.

Una decina di pezzi, intervallati da lunghi discorsi e riflessioni hanno portato la piazza in un’atmosfera intima e d’altri tempi. Pezzi come “Anna di Francia”, “folk studio”, “Adriatico” solo per citarne alcuni. Il pubblico ha apprezzato applaudendo e correndo, alla fine del concerto, a salutare Claudio e Capodacqua per la bella serata e le emozioni regalate. Presenti alla serata anche i volontari di Emergency, a rendere ancor più importante l’evento.

Un evento piccolo forse, ma per noi del Graffio importante: abbiamo celebrato un anno dalla nascita del nostro periodico e l’uscita del terzo numero. Questo è stato reso possibile grazie al sostegno del Comune di Vobarno, dell’assessore alla cultura, dall’appoggio del nostro direttore, direttore anche di questo sito, e dalla stampa locale che ci ha dimostrato sempre interesse e fiducia. Speriamo di averla ripagata.
Un grazie di cuore a tutti i membri della staff che durante si sono prodigati perché tutto andasse per il meglio facendo un ottimo lavoro.

Lo spettacolo è continuato dopo, per pochi amici, all’osteria “Al Gallo” di Salò, dove abbiamo cenato con gli artisti. Con l’immancabile bottiglia di vino, rigorosamente bianco, si è parlato con Claudio di musica, di informazione e di vino del Garda, che sembrava conoscere bene.
Si è congratulato ancora per la serata e l’organizzazione, oltre che per il giornale, auspicando di rivederci a Vobarno, magari per un’altra serata.
Stanchi ma soddisfatti per il grande lavoro svolto la redazione si è ritirata tra le braccia di Morfeo, e qualcuno pensava già ad un nome per l’anno prossimo… ma per questo è ancora presto.
Un Graffio

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