Eridio, si muove anche Legambiente

“L’interlocutore � la Regione Lombardia e l’intenzione vuole essere quella di esercitare un’azione decisa e sostenuta perch� possano essere adottate, e alla svelta, idonee soluzioni alle varie questioni che riguardano il lago d’Idro”.

La presa di posizione � quella del Coordinamento Provinciale di Legambiente che nelle scorse settimane, insieme al Forum Idro Aqua, al Comitato di Difesa del Lago d’Idro e al Coordinamento Donne lago d’Idro, ha esaminato la delicata e critica situazione in cui si trova attualmente il lago valsabbino, colpito da un divieto di balneazione totale che sta minando la sua immagine di localit� turistica, ma soprattutto la sua salute e quella di chi vive sulle sue sponde.

“Tra le varie associazioni si � concordato che il problema fondamentale � proprio quello della qualit� delle acque che bisogna a questo punto sanare � scrive Legamnbiente in una nota diffusa in questi giorni e controfirmata dalle associazioni ambientaliste dell’Eridio -. E ci� non soltanto dal punto di vista dell’inquinamento, ma anche per la loro quantit�, perch� il lago possa avere una propria vita biologica ed un proprio ricambio idrico autosufficiente”.

Obiettivi da raggiungere “senza alcuna volont� di entrare in diretta polemica con gli agricoltori � afferma il documento �. Riconosciamo le necessit� dell’agricoltura, ma si ritiene che anche il lago abbia sue non irrilevanti necessit� di sopravvivenza”.
“Pur non avendo una totale identit� di vedute”, i vari raggruppamenti che hanno effettuato un ragionamento comune sotto l’ala di Legambiente, intendono porre all’attenzione di tutte le Autorit� pubbliche competenti, dal Registro Dighe alla regione Lombardia, dagli Enti locali pi� prossimi fino all’Enel e anche alle Associazioni degli agricoltori, in sostanza quattro “desiderata”.

Fissare il livello minimo del lago a quota 367,40 per permettere il deflusso naturale del lago, con escursione massima di un metro e e senza modificare le attuali opere di regimazione.
Porre un limite alla “meromissi”, che � il fenomeno che impedisce il rimescolamento delle acque superficiali con quelle profonde, prelevando almeno in parte l’acqua a 40 metri di profondit�.
Mettere mano alla depurazione delle acque reflue di tutti i Comuni rivieraschi utilizzando i fondi disponibili per il collettore fognario Idro-Anfo e convogliando i reflui di Bagolino e Ponte Caffaro su Storo.
Sospendere la realizzazione di ogni progetto per la cosiddetta “3� galleria”, appalti compresi.

Nella discussione sul lago Legambiente ha coinvolto anche il Coordinamento delle Pro loco che per� ha preferito non sottoscrivere il documento: “Apprezziamo l’interessamento � ha affermato il portavoce Gianluca Bordiga -. Il doumento per� non corrisponde all’azione legale che stiamo intaprendendo ad ogni livello istituzionale. Restiamo dell’opinione che la questione prioritaria riguardi i livelli del lago che non dovranno mai scender sotto quota 368”.

In occasione di “Puliamo il Mondo”, la grande manifestazione prevista da Legambiente per settembre, si concentrer� proprio sulle rive dell’Eridio.

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