08 Gennaio 2012, 09.10
Gavardo
A Gavardo

Capannoni in riva al Chiese?

Sul mercato 18 mila metri quadri che digradano verso il fiume e quindi sottoposti a vincoli di legge, ma gi convertiti a commerciale.

 
Negli ultimi giorni dell´anno il consiglio comunale di Gavardo ha dato il via a una variante urbanistica che sta creando inevitabili perplessità: entro 90 giorni potrebbe finire all´asta l´area adiacente lo svincolo della tangenziale.
È successo durante una seduta dedicata a una serie di variazioni al Piano di governo del territorio proposte dall´assessorato ai Lavori pubblici e dallo staff tecnico comunale.
A causa di refusi e rimandi errati, infatti, si è reso necessario un intervento dinamico per correggere e ottimizzare sul piano delle regole e dei servizi un Pgt in vigore da meno di due anni. E che finora ha fornito risultati deludenti a proposito delle pratiche edilizie arrivate in Comune nel 2011: in tutto 296, di cui solo 49 per nuove costruzioni (il resto riguarda ristrutturazioni e manutenzioni). 
 
«Una situazione di ristagno - si è preso atto tra banchi della maggioranza - nonostante si siano applicate politiche a sostegno dell´edilizia; come l´abbassamento della metratura minima consentita per le abitazioni, che dovrebbe portare a una positiva risposta del mercato». 
Chiarite su richiesta dell´opposizione alcune istanze in merito ad aspetti prettamente tecnici, si è passati ad analizzare la proposta di variante citata in apertura con la quale l´amministrazione vorrebbe convertire la destinazione dell´area di proprietà comunale dirimpetto al centro Bennet, collocata tra lo svincolo della tangenziale e il fiume Chiese. Attualmente destinata a «servizi pubblici e di interesse pubblico», la si vuole adibire a finalità «commerciali-terziarie».
 
Misura circa 18 mila metri quadri, 8.600 adibiti a parcheggio, la cui realizzazione a suo tempo fu inserita dal Comune come richiesta negli accordi per l´edificazione del centro commerciale «Bennet»: un´area ancora oggi quasi inutilizzata. 
I 9.000 metri rimanenti defluiscono verso gli argini di Chiese e Naviglio Grande Bresciano; e sono quindi tutelati dalla legge.
In passato si era pensato di realizzare qui una piscina o un lido estivo, cosa che oggi è considerata economicamente non sostenibile.
 
Ma perchè si mette sul mercato la proprietà?
Non è di certo un segreto che lo Stato riduce i trasferimenti agli enti locali. E il Comune ha bisogno di «fare cassa» per i propri progetti. 
«Un altro centro commerciale? - si ribatte dall´opposizione -. Pensiamo che Gavardo non ne abbia proprio bisogno. Danneggerebbe i commercianti del centro storico e non gioverebbe certo al paesaggio». 
 
Pragmatico e disilluso anche l´assessore all´Ambiente Guido Grumi: «Capisco i motivi dell´intervento e lo appoggerò, ma rimango perplesso sull'effettiva possibilità di realizzare un polo commerciale funzionale nel rispetto di tutti i vincoli paesaggistici che saremo costretti richiedere, in quanto non possiamo permettere che il paesaggio venga deturpato». 
 
Di Michele Corsetti da Bresciaoggi
 
 


Commenti:
ID16124 - 08/01/2012 10:45:33 - (Venturellimario) -

Che bella idea :-))))Certo, visto che ORA non si pu fare il parco e la piscina (facciamo qualche altro campo di calcio che quelli attuali mi sembrano pochi) cementifichiamo l'area naturalistica.GRANDE COMUNE DI GAVARDO sempre sulla cresta dell'onda.Il progetto era gi in discussione da pi di un anno.VERGOGNATEVI

ID16125 - 08/01/2012 11:32:23 - (Giacomino) - Vedrei di buon occhio

un centro commerciale.

ID16126 - 08/01/2012 12:16:24 - (fm) - Vendita proprietà pubblica...

Se per pagare l'ordinario (servizi ai cittadini, costi comunali ecc...) si svendono i beni che il comune ha acquisito nel tempo in prospettiva della crescita del proprio comune vuol dire che qualcosa non funziona!

ID16127 - 08/01/2012 12:28:33 - (Venturellimario) -

In questo comune purtroppo non funziona quasi niente.Solo fumo negli occhi, come hanno sempre fatto il PDL e Lega.Consideriamo anche con la crisi attuale, chi utilizzer i capannoni, a gi ma per il PDL la crisi non c'era e non c' nemmeno adesso :-((((

ID16129 - 08/01/2012 13:38:47 - (lucaz) - Convertire l'area da

servizi pubblici e di interesse pubblico a finalità commerciali-terziarie ?????? Ma qualcuno si è dato la pena di verificare quanti mq. vuoti già ci sono nel dirimpettaio centro commerciale Le Porte del Garda ????? E' desolante vedere decine di vetrine vuote. Se poi poco vicino in via Ferrovia vediamo aprire macellerie al dettaglio in capannoni artigianali mi pare che a Gavardo ci sia proprio qualcosa che non funzioni, urbanisticamente parlando.

ID16130 - 08/01/2012 13:41:48 - (Venturellimario) - x lucaz

Questa volta ti do ragione al 100%

ID16131 - 08/01/2012 14:49:18 - (mtonline) - ma...

..devono vendere "per fare cassa" per quali progetti? Per avere ad esempio i 700.000 € necessari per la prima infornata di regali alla parrocchia di Sopraponte?

ID16141 - 09/01/2012 08:58:00 - (Tattilio) - Per Giacomino

Non so dove tu tenga l'occhio buono, ma a me balla un occhio quando leggo lodi su un'operazione insensata che parte con le perplessità di metà della maggioranza consiliare. Ha ragione mtonline: dopo aver remunerato le altre parrocchie ora tocca assecondare chei de suerpont in un progetto di alto valore simbolico, ma fuori da ogni razionale logica in tempo di vacche magrissime. Incoscienza pura si potrebbe dire, ma temo ci sia molto di peggio...

ID16142 - 09/01/2012 09:01:43 - (quaranta) - Impatto

Percorrendo a piedi la "Gavardina", direzione Prevalle-Gavardo, a destra si noterà un complesso paesistico di non comune bellezza, costituito da Limone con pertinenze, terrazze antropiche (Montacoi) e dalla "Faita". Già l'edificio dell'attuale Bennet, a mio avviso, non fu oggetto di una valutazione ambientale importante e contribuì a mortificare tale pregio, ora spero proprio che non si vada ulteriormente a peggiorare lo stato di fatto.

ID16156 - 09/01/2012 14:28:22 - (Linguaccia) - Linguaccia

Di solito quando bisogna far tornare i conti, ci sono due modi: o si tagliano le uscite, oppure si aumentano le entrate. Il primo modo non si addice a questa amministrazione ipertrofica, che di uscite ne ha (volutamente?) tante. Ad aumentare le entrate sono un po piu' bravi, vedasi multe e vendita come in questo caso dei beni pubblici

ID16164 - 09/01/2012 18:22:32 - (Giacomino) - Per Tattilo

la mia era solo ironia, dopo quanto si é visto e si continua a vedere, mi riferisco alla nascita di centri commerciali uno a ridosso dell'altro, senza che sia chiaro lo scopo della loro costruzione. (Ma siamo sicuri che non conosciamo lo scopo della loro costruzione?)

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