«Gratta» ancora la retromarcia bionese

Bione, grosso passo indietro dell’Addizionale Irpef: se nel bilancio comunale presentato a febbraio era previsto che aumentasse dallo 0,2 allo 0,8%, percentuale record in Vallesabbia (e per questo l’amministrazione bionese era stata duramente attaccata dalle minoranze), ora l’addizionale scende allo 0,45%, in media nazionale.

La Giunta ha in effetti cambiato idea.
«Nell’incertezza dei trasferimenti statali - spiega il sindaco di Bione Giovanmaria Marchi - e con una spesa di 260.000 euro da affrontare per l’acquedotto, avevamo preso la decisione di portare l’addizionale Irpef alla percentuale massima consentita, lo 0,8%. Ma la revisione dei conti ci ha ora rivelato che in effetti la necessità di aumentare le entrate è di soli 30.000 euro, pari a due punti e mezzo di Addizionale. Per questo abbiamo fatto marcia indietro, tornando allo 0,45%, due punti e mezzo in più rispetto al precedente 0,2%».

In sostanza, cos’è successo a Bione per portare l’addizionale Irpef dalla percentuale record dello 0,8% allo 0,45%, che è poi l’aliquota media nazionale?
«Già si era detto che ci avremmo provato per un anno, per poi, se necessario, correggere il tiro e, sulla base delle necessità, riabbassare l’aliquota. Poi - spiega il sindaco - è successo che i 260.000 euro di spesa previsti per l’acquedotto non sono più stati necessari, visto che l’acquedotto stesso è passato in gestione all’Ato. Inoltre va considerato il previsto classamento degli immobili, che non toccherà la percentuale prevista dell’aliquota Ici, oggi al 5,5 per mille sulla prima casa ed al 7 per mille per il resto, ma determinerà una revisione in crescita degli estimi catastali, con un conseguente aumento delle entrate. Quindi, le entrate determinate dai sei punti in più di addizionale Irpef non sono più così necessarie per far quadrare i conti del Comune. E per reperire i 30.000 euro che ancora servono, bastano due punti e mezzo di addizionale. Detto, fatto: siamo subito corsi ai ripari».

E così Bione oggi si leva di dosso lo scomodo «titolo» di Comune valsabbino dall’addizionale Irpef più elevata. «Certo è - continua il sindaco Marchi - che non riusciamo a capire perché le due compagini di minoranza in consiglio comunale, Lega Nord e "Insieme per Bione", che tanto ci avevano dato battaglia per l’aumento di febbraio, al consiglio comunale di aprile abbiano invece scelto di astenersi dalla nostra scelta di abbassare la tassa».

m.pas. da Bresciaoggi

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