Il carnevale parte da Livemmo

Cominciano questo fine settimana i festeggiamenti per il carnevale anche in Valle Sabbia. Il sipario si apre sabato e domenica a Livemmo dove andrà in scena per iniziativa del gruppo folkloristico di Pertica Alta, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, il pittoresco carnevale di Livemmo. Protagoniste della tradizione perticarola sono le “maschere doppie” di ispirazione rurale: “la vècia dal val”, “l’omasì del zerlo” e il “doppio”. Nella rappresentazione di questi personaggi c’è la persona travestita e un fantoccio a simboleggiare i rapporti di forza capovolti fra le due figure.

La “vecia dal val” ha l’aspetto di una donna anziana che porta innanzi a sé un ampio cesto per le graminacee (val), all’interno del quale trova riparo un uomo che è sostenuto e portato in giro dalla sua compagna. L’uomo privilegiato, la donna asservita; l’uno dedito alla vita sociale, l’altra dedita al lavoro.
L’“omasì del zerlo” (l’uomo della gerla) raffigura un vecchio valligiano di bassa statura, schiacciato dal peso della gerla che porta sulle spalle e che reca all’interno un individuo dall’aspetto molto simile a lui. Un mandriano e un contadino, che a seconda di com’è andata l’annata agricola, sono uno asservito all’altro.
La terza è il “doppio”, un uomo con maschera e scarpe (“sgalbere”) bifronti, dall’incedere incerto e ambiguo.

Attorno a queste tre maschere, pullulano una serie di personaggi della vita quotidiana: il dottore, le suore molto irriverenti, il diavolo, “l’osèladur”, il prete, la strega; donne e uomini vestiti con abiti della tradizione: scialli, panciotti, camicette in pizzo, mutandoni, mantelli, vecchi foulard.

La manifestazione avrà un prologo questo sabato sera, 11 febbraio, alle 19, quando nella piazza di Livemmo avrà luogo la sfilata dei “maschèr”.
La festa proseguirà domenica pomeriggio a partire dalle 14.30 con la comparsa delle maschere tipiche. A corredo, lungo la via che parte dalla chiesa e arriva in pizza, saranno rappresentati gli antichi mestieri di un tempo: lo scultore, l’impagliatore di sedie, l’intagliatore, i carbonai, i malghesi, il fornaio e altre figure del mondo agreste di montagna.

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