Si muove la Fiom

Contro la scelta del Governo che cancella l’ articolo 18 e il sostegno al reddito dei lavoratori con la  riduzione della copertura degli ammortizzatori sociali e la cancellazione dell’indennità di mobilità per i lavoratori delle fabbriche in crisi, ha preso forza l’iniziativa dei delegati Fiom nelle fabbriche bresciane con la proclamazione di scioperi nelle maggiori aziende metalmeccaniche

Per la zona del Garda e della Valle Sabbia ieri ci sono state mobilitazioni e sciopero alla Cavagna Group, con adesioni al 60% (dichiara la Fiom), alla Metalfer dove ha scioperato l’80% dei lavoratori.

Intanto erano stati proclamati anche per il turno della notte scorsa, per poi proseguire sui turni nella giornata di oggi e fino a venerdì, scioperi alla Ferriere Valsabbia, alla Iro acciaierie, alla Industrie Pasotti di Sabbio, alle Industrie Pasotti di Prevalle, alla Foma di Bedizzole, alla Camozzi di Polpenazze, alla Metallurgica San Marco, alla Luxor, alla Fiorentini e alla Metalprint, alla Ride, alla Simonfond e alla Strambini & Boroni, mentre la Duraldur si fermerà 2 ore oggi e 2 ore venerdì.

«La risposta dei lavoratori alla mobilitazione proclamata dal Comitato Centrale della Fiom è stata immediata ed estesa - fanno sapere i delegati Fiom -. E l’adesione alle iniziative ha visto anche la partecipazione di lavoratori e delegati iscritti alle altre organizzazioni.»

sempre per contrastare le scelte del Governo ed in difesa dell’art.18, nei prossimi giorni, insieme alla RSU e ai lavoratori, la Fiom definirà le ulteriori iniziative decise ieri dal direttivo nazionale della Cgil.

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