L'Arnaldo non è un'alternativa

Questa volta realizzando tabelle comparative per capire la differenza di impegno necessaria per raggungere la scula a Brescia piuttosto che a Salò.
Poi mettono nero su bianco e riscrivono aall’Ufficio scolastico regionale e a quello provinciale, agli assessorati regionale e provinciale per l’Istruzione.

Ecco la loro lettera, in allegato ci sono le tabelle.

Salviamo il Liceo Classico di Salò perchè altrimenti per buona parte degli studenti che risiedono in Vallesabbia e nell'Alto Garda diverrebbe di fatto impossibile frequentare il Liceo Classico.
L’Arnaldo di Brescia non è una alternativa sostenibile!

Nelle tabelle che seguono abbiamo cercato, per quanto meglio possibile, di riassumere la situazione dei trasporti in Vallesabbia e nell'Alto Garda, immaginando una giornata tipo dove le lezioni iniziano alle 8.00 e terminano alle 13.00. Per ogni paese, abbiamo indicato l'orario di partenza di un ipotetico studente e quello di ritorno. Dalla differenza fra i due, tolte le ore di scuola, abbiamo ricavato il tempo di viaggio. La prima tabella si riferisce a uno studente che deve raggiungere Salò e l’altra allo stesso studente che deve recarsi a Brescia.
Come si puo' subito notare dalla prima tabella, l'onere di raggiungere il Liceo Classico di Salò è per molti già gravoso in termini di tempo.
 
Pensare di chiudere il Liceo Classico di Salò (come probabilmente in breve avverrà se a settembre non dovesse partire la prima classe) dirottando tutti a Brescia, creerebbe una situazione, a nostro avviso davvero insostenibile.
Questo appare evidente osservando la seconda tabella che indica i tempi di percorrenza per raggiungere il Liceo Classico Arnaldo di Brescia.
Per parecchi paesi non esiste una linea che consenta di raggiungere la scuola in tempo utile per l'inizio delle lezioni. Per quasi tutti gli altri raggiungere Brescia comporta un tempo pari a quello per andare a Salò maggiorato di altre due ore.

Non vogliamo una "scuola sotto casa", ma almeno datecene una sostenibile.
Salò non rappresenta affatto una "scuola sotto casa", ma almeno per i più, anche se forse non per tutti, è sostenibile.

Come cambierebbe la vostra vita se per i prossimi cinque anni doveste avere per nove mesi l'anno, sei giorni su sette due ore di viaggio in più al giorno rispetto al normale per recarvi al lavoro? E per giunta a causa della decisione di altri!

Due ore aggiuntive di viaggio al giorno per uno studente equivalgono a più di sedici giorni, ventiquattro ore su ventiquattro, di tragitto da sommare alle già di sicuro gravose ore di viaggio che si dovrebbero spendere nella condizione migliore. Vi rendete conto?

Anche i paesi della Valtenesi che gravitano scolasticamente su Salò ne sarebbero penalizzati trovandosi a dover affrontare uno spostamento verso Brescia o Desenzano di fatto raddoppiato in termini di tempo.

f.to Righetti Maurizio, f.to Zanolini Antonella, Toscolano Maderno, 27 marzo 2012
f.to Schivalocchi Massimo, f.to Rizzardi Milva, Idro, 27 marzo 2012
f.to Magnacca Salvatore; f.to Esposito Rosaria, Vestone, 27 marzo 2012
f.to Vetturi David, f.to Tiboni Michela, San Felice Del Benaco, 27 marzo 2012
f.to Vedovello Rita, f.to Pirlo Luca, Manerba del Garda, 27 marzo 2012
f.to Marchetti Giovanni, f.to Gagliano Maria Rosaria, Manerba del Garda, 27 marzo 2012
f.to Zola Pierangela, f.to Baruzzi Massimo, Provaglio Val Sabbia, 27 marzo 2012
f.to D’Andrea Ezio, f.to Croce Daniela, Roè Volciano, 27 marzo 2012
f.to Segala Nerio, Calcinardi Tiziana, Toscolano Maderno, 27 marzo 2012
f.to Barbazeni Viviana, f.to Ricci Cesare Roberto, Nuvolera 27 marzo 2012
f.to Tomaselli Roberta, f.to Mac Sweeney Miceal, Roè Volciano, 27 marzo 2012
f.to Remiddi Chiara, f.to Motta Mario, Puegnago Del Garda, 27 marzo 2012
f.to Mogildea Iulia, f.to Pasini Michele, Casto, 27 marzo 2012
f.to Lama Gennaro, f.to Pepe Assunta, Vobarno, 27 marzo 2012
f.to Gazzillo Salvino, f.to Gozza Liliana, Vobarno, 27 marzo 2012
 

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