14 Aprile 2012, 09.00
Lettere

In difesa di tutti i Trota del mondo

di Dru

Chi l'ha mai detto che i figli non debbano avere "i numeri" per fare meglio dei padri?

 
Non è così automatico e dimostrabile l’assunto che circola tra la gente per cui un figlio non ha le carte in regola per diventare e semmai essere migliore del padre, assunto che fa di tutti i Trota di questo mondo dei reietti e figli di un dio minore.
E soprattutto non è assolutamente vero che questa dei Trota è un’anomalia tutta italiana, semmai in Italia, nella politica in particolare, ma nei diversi generi e a largo raggio, è diffuso un vecchio ritornello moralista che racconta di un mondo in cui tutti dovrebbero essere e avere pari opportunità fin dal blocco di partenza e lo stato dovrebbe formare una società di tal fatta, un ritornello che spesso ho sentito riecheggiare nei discorsi salottieri e in special modo circolante fra le genti di sinistra, più avvezze a questa categoria di argomenti manchevoli di dimostrazione.
 
Un ritornello che da solo avrebbe causato, semmai ne avesse solo avuto la potenza, grandissimi danni alla nostra società umana che non ha seguito in questo i consigli di Platone nel dialogo La Repubblica, ancora almeno non fino a fondo.
Danni che poi proverò a dimostrare come evidenti in uno stato così costituito.
 
Certo già Darwin spiegava nel suo sistema che il figlio di un pugile non ha le caratteristiche superiori per essere pugile del figlio di uno che il pugile non l’ha mai fatto, poiché l’evoluzione, avendo in se la virtù della prudenza, agisce con una lentezza cosmica nel mutare i caratteri, lentezza che non può essere in alcun modo percepita nel brevissimo tempo che intercorre fra padre-figlio, ma Darwin era un evoluzionista e non un sociologo, il suo discorso scientifico si fermava ai caratteri dei geni e non a quelli della società, struttura, quest’ultima, più legata al soggetto che all’oggetto.
 
Nella musica
Johann Sebastian Bach nacque a Eisenach, in Germania, nel 1685, dalla famiglia di musicisti tedeschi più nota ai suoi tempi, al punto che il cognome "Bach" nelle città della Turingia era diventato sinonimo di "musicista".
Quando, nel 1693, alla corte di Arnstadt si rese vacante il posto di musicista di corte, il conte chiese urgentemente "un Bach".
In zigano e nel dialetto di varie zone dell'Europa centrale "bach" assunse il significato di "musicista ambulante", Johann Strauss figlio è stato un compositore e direttore d'orchestra austriaco, riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca.
 
E che dire nella scienza della famiglia Bernoulli? Storia affascinante la loro soprattutto per la sfida epocale tra il padre Johann e il figlio David dove il figlio ebbe la meglio sul padre per quanto concerne una delle equazioni che sostengono il mondo e nella fluidodinamica, è stato dato il nome di un asteroide a ricordo di questa famiglia, altri della famiglia contribuirono allo sviluppo della conoscenza.
 
Nello sport Pelè è figlio dell'ex calciatore Dondinho, Alessandro Mazzola è figlio di Valentino Mazzola, giocatore del Grande Torino, Paolo Maldini è figlio di Cesare Maldini, Valentino Rossi figlio di Graziano Rossi pilota figlio di pilota.
 
Nel cinema Sergio Leone è stato figlio di uno dei pionieri del cinema muto italiano, Roberto Roberti, Nastassja Kinski è figlia dell'attore Klaus Kinski.
 
Nel giornalismo Paolo Mieli è figlio di Renato Mieli fondatore dell’ANSA, Gianni Riotta è figlio di Salvatore, redattore del Giornale di Sicilia.
 
In politica che dire delle dinastie dei Kennedy o dei Bush, dinastie nate nel seno della nuova Grecia democratica? Al Gore è figlio del senatore democratico Albert Gore; Massimo D'Alema è figlio di Giuseppe D'Alema, che è stato anche deputato del PCI.
 
Questa mia escalation del perverso che conduce agli inferi, che dal prestigioso musicista porta al casereccio politico di turno, non l’ho scritta per un capriccio o mancanza di cultura contemporanea, ma perché è la storia che conduce a questo: l’imbarbarimento delle categorie e degli interessi, è a questo che ha portato quella massima moralista che scrivevo poco sopra.
Il precetto morale nuovo, ma determinato nella storia ancora fin da Platone, non è alla demolizione di un principio di natura, nel seno delle società (la famiglia appunto, il principio delle società che lavorano sul soggetto), a cui conduce, ma semmai all’evidenza di un imbarbarimento, e non è forse questo mondo il modo più evidente per dimostrarlo?
 
Dunque, invece di coltivare la diffidenza con nuovi precetti morali ingiusti, le società moderne dovrebbero coltivare l’interesse per le famiglie, risorsa per uno sviluppo migliore e più rapido della conoscenza e in ultimo del bene, risorsa ben tutelata anche nell’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che afferma che la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
 
Attraverso le culture la funzione primaria della famiglia è quella di un interscambio con la società da un punto di vista socio-culturale, per questo la funzione di riproduzione della cultura nella società è fondamento nella famiglia.
E pensare che il concetto di Bene per il bene è stato sviluppato e portato avanti nella storia proprio partendo da Platone, colui che allo stesso modo ha dato fiato a quell’ingiusto precetto, colui che ha compiuto il più grande parricidio della storia umana, il parmenicidio.
 
Dru
 


Commenti:
ID18812 - 14/04/2012 10:14:53 - (quaranta) - Numeri

La ringrazio per la dotta e particolareggiata indagine. Chi non tirerebbe la carretta per il figlio. Sta di fatto però che di tutti quelli da Lei elencati nessun padre ha soprannominato il proprio figlioalla (spregevole) maniera bossiana, nè tantomeno ha usato i soldi dei contribuenti per lo scopo. Peraltro "il trota" da cotanto padre cosa può aspettarsi.

ID18813 - 14/04/2012 10:22:32 - (Aldo Vaglia) -

Caro Dru, non e' che la difesa del trota sia autobiografica? Naturalmente la battuta e' sciocca prendila nel senso buono. L'articolo e' interessante e tocca un tema importante piu' in Italia che altrove, dove il familismo sconfina con il ruolo positivo della famiglia. Il tengo famiglia italico non ha niente degli elementi positivi di quel primo embrione di societa'; e' un arroccamento alla difesa di egoismi e privilegi. Il buon padre di famiglia sarebbe un ottimo politico se amasse il bene comune e lo difendesse con la cura che adopera per se e i suoi cari. E qui mi fermo e ti saluto per non annoiare.

ID18818 - 14/04/2012 11:14:42 - (anghel) - x Dru Bellissimo ....

e molto istruttivo quello che hai scritto.Ma cosa c'entrano tutti questi personaggi con "IL TROTA" che inutilmente vuoi difendere.

ID18819 - 14/04/2012 11:24:47 - (Dru) - Forse quelli di quel tempo là non alla maniera bossiana...

...poiché nel nostro tempo , il tempo della tecnica sugli altri enti , quello che conta é la performance e quindi a qualcuno le nomine si veloci possono risultare indigeste , senza aver colto il nostro di tempo che fa dell'efficacia e della velocità d'esecuzione nel tecnico la sua ragione d'esistere. Ma la sostanza rimane comunque quella. Ad Aldo debbo dire che ha colto nel segno per ció che concerne l'autobiografico , mentirei se dicessi il contrario , quale figlio non fa i conti con il proprio di padre ? Mentre per ció che concerne il familismo , detto alla tua maniera , che é un aspetto della corruzione dell'ente "famiglia" c'é bisogno di una profonda riflessione per quanto e in che modo questa corruzione puó influire negativamente sulla società . Questi sono gli argomenti degli argomenti , chi si annoia , Aldo , é perché non ha la forza d'animo ( quella platonica non quella cristiana) , di

ID18821 - 14/04/2012 11:34:28 - (Dru) - Fine

quelli Non preoccupartene , sono votati alla noia. Per anghel : ogni persona che ho scritto nel mio articolo in "potenza" era un Trota , e la società in cui viveva era pronta a togliere l'acqua che gli dava la vita. La famiglia li ha coltivati e cresciuti quei Geni ; forse , nel mondo della tecnica , questo precetto , la cura nel coltivare e nel proteggere il proprio seme piantato , viene messo a dura prova dalla volontà di avere risultati immediati, la performance appunto , che rischia di bruciare il seme. Ip non conosco il Trota e non voglio difenderlo , ma voglio ragionare e non altro.

ID18828 - 14/04/2012 12:52:32 - (lucaz) - x Dru

nel caso della lega nord non stiamo parlando di un qualsiasi delfino, (figlio primogenito e diretto erede), ma del Trota che si ritrova ad avere e discende da cotanto padre

ID18831 - 14/04/2012 13:39:28 - (Giacomino) - Di sicuro

una gran faccia da pirla.

ID18832 - 14/04/2012 13:54:34 - (Dru) - Beh Giacomino

Non c'è cosa piú lontana dalla verità che il giudicare una persona dal suo aspetto o faccia , questo direbbe Socrate al cospetto di chi continua a ritenerne il viso deformato. La sua era una faccia da porco e come porco la sua gente lo condannó per infine idolatrarlo.

ID18833 - 14/04/2012 14:20:37 - (sonia.c) - bisogna giudicare una persona partendo ..

da tutta la sua vita!hanno cercato di sputtanare anche martin luter king, dicendo che non è più credibile.. perchè aveva le amanti..la forza del suo messaggio, il valore universale della non violenza per cui si è battuto ,non può essere certo vanificato dalle sue ( sacrosante) debolezze umane! il trota e suo padre se partiamo da questo punto di vista, e propio a causa della loro vita ,sono indifendibili! hanno contribuito in maniera esponenziale ,non alla crescita ( umana,intellettiva,ecc) ma alla decrescita di questo paese!

ID18834 - 14/04/2012 14:31:53 - (sonia.c) - ps e mi dispiace..

avevano delle idee condivisibili ,non sono state realizzate e tutto il resto folcloristico a allontanato molti.. abbiamo tutti perso un'altra occasione di mettere un pò di ordine in questo mondo!

ID18837 - 14/04/2012 15:41:56 - (delirio) - allora.....

io sono figlia di puttana non faccio la puttana e sono meglio di mia madre!!!

ID18843 - 14/04/2012 22:39:14 - (Denis66) - Bene ...

da Leghista spero che alle prossime elezioni prenda meno voti(difficile pero')cosi' da vedere cosa faranno non tanto i vecchi cessi-partiti magli ultimi arrivati...non li pronuncio neanche.Quelli vecchi(vero SONIA) e IMMORTALI purtroppo piu' del danno fatto e che continuano a fare altro forse non farannoDite che di TROTA in Italia non ce ne sono..ipocriti,guardate nel piccolo dei nostri e vostri comuni!!!!!!!!!!!!!!bha!!!!!!!!!!!!che gente...................

ID18846 - 15/04/2012 01:06:00 - (sonia.c) - parole sante..

i partiti non sono immortali ...perchè non cambiare? che senso ha, tenere qualcosa di rotto e che non funziona?perchè rifiutare il nuovo pieno di possibilità quando il vecchio non ha più niente da darti??è propio vero .. bisogna portare domande e lasciare che la gente si risponda da sola...

ID18847 - 15/04/2012 06:44:41 - (Denis66) - ??????

Fatemi un nome Nuovo???????

ID18856 - 15/04/2012 11:58:46 - (Giacomino) - Mi state

stuzzicando.

ID18860 - 15/04/2012 13:47:31 - (sonia.c) - ciao Giacomino!

oddio! ho scritto portare.. be all'una di notte bisognerebbe dormire..

ID18864 - 15/04/2012 17:31:23 - (guidoassoni) - per Dru

I personaggi che hai elencato potevano essere dei potenziali "trota", na con una differenza sostanziale.E' vero che la societ era pronta a togliere loro l'acqua, solo che a Renzo Bossi, fin da subito, di acqua ne han data troppa, sotto forma di preferenze. La colpa non e' di chi l'ha votato ma di chi l'ha proposto indegnamente e di lui stesso, troppo avanotto per farsi un'idea di dove andava a parare

ID18865 - 15/04/2012 18:15:20 - (Dru) - Puó darsi Assoni , puó darsi

Io qui , intenzionalmente , sto facendo l'avvocato del diavolo , ma se prima di essere ogni diavolo l' arcangelo Michele uccide il diavolo , quale padrone dell'inferno avremmo piú .

ID18866 - 15/04/2012 18:26:06 - (Leretico) - Colpa dei padri o colpa dei figli?

Se non ci fosse in Italia l'aspetto deteriore del familismo immorale, se non ci fosse stato il nepotismo dei Papi romani, che tanto ha insegnato ai politici di tutti i tempi, sarei stato tentato di dare la colpa delle figuracce bossiane solo al figlio. Se non ci fosse, dietro l'imposizione della elezione del Trota a Brescia, un progetto familistico di potere, rivolto sia all'interno alla Lega sia all'esterno, darei la colpa al giovane delfino, che non si può giudicare dal viso, ma dai comportamenti sì. Invece, siccome il "cotanto padre" dopo la malattia ha dovuto combattere contro le forze interne che lo volevano relegare al ruolo di icona rappresentativa da tirar fuori solo alle feste comandate, il Bossi padre ha senz'altro una grossa responsabilità nell'epilogo delle vicende leghiste. Errore mettere i figli in politica? Certo no. Ma non come ha fatto il senatur, che ha imposto ai bresciani un ragazzo che pensava più alle gonnelle che alla

ID18867 - 15/04/2012 18:34:29 - (Leretico) - Continua

politica. Si sa i ragazzi sono ragazzi. E fanno le cose da ragazzi. Se poi hanno accesso diretto ai soldi del partito, con il placet paterno, tendono a esagerare. Come appunto è accaduto e noi abbiamo subito. Adesso, se il padre ha sbagliato le colpe non dovrebbero ricadere tutte sul figlio. L'attuale presidente della Lega ha perso su tutta la linea e non sarebbe giusto che ne dovesse pagare le conseguenze solo il figlio. Intanto nel partito i Maroniano fanno piazza pulita degli avversari che hanno spadroneggiato in nome del grande capo. Alla fine chi ci guadagnerà sarà Maroni e chi ci ha perso sono tutti quelli che hanno creduto che i ladri fossero solo a Roma.

ID18869 - 15/04/2012 19:03:31 - (guidoassoni) -

Sei cos sicuro che l'arcangelo abbia ucciso il diavolo prima che fosse tale? Mi viene in mente il monologo di Cyrano de Bergerac quando chiedeva al suo ipotetico interlocutore "dunque cosa dovrei fare?" e rispondeva sistematicamente "No Grazie!" e finiva dicendo "e se pur quercia o tiglio non si , se vuoi, proprio non alto, ma farcela da s".

ID18870 - 15/04/2012 19:11:06 - (guidoassoni) - per DRU

purtroppo ho sbagliato a digitare gli accenti e pertanto l'ultima frase e' risultata incomprensibile. La riporto corretta e chiedo scusa per l'inconveniente: "e se pur quercia o tiglio non si e', se vuoi, proprio non alto, ma farcela da se'".

ID18871 - 15/04/2012 20:04:06 - (Dru) - Per voi che non dite solo parolacce

Se Vallini pubblicherà quanto ho scritto oggi , e che non ho riletto per una seppur erronea ma opportuna correzione , troverete alcuni spunti ulteriori della mia indagine che in qualche maniera si riallaccia a quanto dite . Detto alla maniera in cui dice Leretico il senso delle parole a fiume che si leggono in questi giorni assumono connotati diversi , si vestono del razionale. Assoni coglie ne segno per riflettere.Mi piacerebbe che queste cose , le riflessioni , fossero le più condivise possibile poiché il veleno che scorre dimostra solo quanti Trota veri sono a piede libero.

ID18878 - 16/04/2012 08:45:57 - (mark) - non alcun nesso

a parte il grado di parentela padre/figlio non trovo alcun legame con quanto scritto da dru e la situazione di renzo bossi.

ID18883 - 16/04/2012 10:19:22 - (Ricard53) - Caro Alessandro.

La tua lettera oltre che interessante è condivisibile ma purtroppo difficilmente applicabile a Renzo Bossi. Io il Renzo l'ho conosciuto è un ragazzo come ce ne sono molti, ne più ne meno. L'unico vero suo problema risale al fatto che suo padre l'ha imposto alla ribalta, non è emerso per doti naturali come molti personaggi che hai citato. Se fosse accaduto questo credo che nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire, inoltre il ragazzo ha scontato la greve battuta del padre che in risposta ad un giornalista il quale paragonava il figlio a un luccio del lago di Como, disse che invece gli sembrava una trota, proprio una battuta del peggior Bossi. Condivido, pertanto, quel che scrive Leretico, come leghista posso solo sperare in un radicale cambiamento del partito ed un emersione del meglio che nella Lega esiste. Spero si perdano alcuni caratteri inutilmente folcloristici e si riprenda la sostanza di idee e iniziative quasi smarrite.

ID18887 - 16/04/2012 12:03:55 - (Dru) - hai ragione Ricard53 ma non è in questo che intervengo

Io come Davide , nel suo Gunther , per ciò che mi vien di pensare delle sue parole , non contestiamo solo ciò che è in atto , anche se nelle parole di Davide si potrebbe intravedere questo , ma il sacrificio della potenza per l'atto che poi al dunque vediamo di questo mondo . Mi spiego , Bossi è l'atto , il Renzo è la potenza , Gunther è l'atto , Goring la potenza di uno stesso mondo , che però per Gunther ha avuto la remissione. Bestiale camminare sul ponte della potenza con scarpe a spillo per giungere a questo atto. La Lega ha bisogno di rinnovamento , ci mancherebbe , ma se crediamo che il rinnovamento della Lega passi solamente sul passo indietro del Trota , allora siamo lontani anni luce da quello che significa il "rinnovamento" , allora abbiamo solo sacrificato Isacco e non abbiamo fatto verità.

ID18888 - 16/04/2012 12:04:45 - (Dru) - fine

Il Trota non è atto poichè la famiglia lo ha esposto alle intemperie della società , per questo non uccidiamolo , è la famiglia che qui ha sbagliato , ma per questo motivo non uccidiamo la Lega .

ID18889 - 16/04/2012 12:30:16 - (Ricard53) - Infatti!

Il problema non è il Trota ma tutto ciò che ha generato anomalie. Il cambiamento oltre a estirpare la genesi delle anomalie è intraprendere la strada di scelte e decisioni nuove, maturate dall'esperienza. Ciao Riccardo

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