Si tratta di un grasso prodotto esclusivamente dagli organismi animali e non si trova nelle piante. Deriva dal greco chole (bile) e stereos (solido).
Il colesterolo circolante nel sangue è per oltre il 60% presente in forma non “libera” ma “esterificata”.
In pratica, per opera di alcune sostanze proteiche presenti nel plasma e nelle cellule di alcuni tessuti, viene a legarsi ad altre molecole, soprattutto all’acido oleico ed all’acido linoleico, con differenze che dipendono del tipo di lipidi introdotti con la dieta.
Circa 1 grammo al giorno è prodotto principalmente dal fegato ma anche da corticale del surrene, cute, intestino e gonadi.
In media 0,3-0,6 grammi al giorno sono introdotti con la dieta (alimenti di origine animale: carne, burro, formaggi, uova, latticini).
E’ componente fondamentale e principale delle membrane cellulari.
Costituisce la base biochimica per la produzione di acidi biliari, ormoni steroidei (estrogeni, androgeni, idrocortisone, aldosterone) e vitamina D.
Rappresenta il 13% del nostro peso corporeo ed è distribuito in tutti i tessuti, soprattutto nel sistema nervoso centrale.
Nelle guaine mieliniche (presente in elevata concentrazione) favorisce l’isolamento elettrico.
Il colesterolo ed i suoi esteri si trovano in sospensione satura nella bile ed in questa condizione possono facilmente precipitare per dar poi origine ai calcoli di colesterolo.
Sono considerati desiderabili valori inferiori a 200 mg/100 ml ed il digiuno da almeno 12 ore, anche se non indispensabile, facilita l’analisi del parametro
Curiosità sul colesterolo…
· quello presente nel sangue è definito “colesterolemia”
· è molto basso alla nascita, uguale in tutti Paesi del mondo: 60-80 mg/dl
· è più elevato nel neonato allattato con latte artificiale
· aumenta con l’età
· viene prodotto soprattutto dal fegato, organo che provvede anche alla sua eliminazione, attraverso la bile
· è assunto con la dieta, in particolar modo con i cibi ad alto contenuto in colesterolo
· è stato scoperto negli anni trenta come sostanza normalmente presente nel sangue
· è prodotto esclusivamente dagli organismi animali
· è assente nel mondo vegetale
· è nocivo quando presente nel sangue in quantità eccessiva
· viene ridotto nel sangue con attenzione dietetica, attività fisica e soprattutto farmaci, da assumere tutta la vita (così come si tratta il diabete mellito o l’ipertensione arteriosa)
· può essere alto o basso, rispetto al normale, a causa di svariate numerose malattie
· subisce variazioni da parte di numerosi farmaci utilizzati per curare patologie varie.
Storia del colesterolo e dintorni…
1769 - il colesterolo viene trovato nei calcoli della colecisti dal chimico francese Poullettier de la Salle.
1775 – viene documentato da Haller (anatomopatologo tedesco) che le pareti di arterie aterosclerotiche sono ricche di una sostanza giallastra ed unta simile a quella presente nei calcoli biliari.
1815 – viene isolata, grazie al chimico francese M. E. Chevreul, una sostanza che si rivela essere un grasso dotato di caratteristiche chimiche proprie, la colesterina.
1913 – i russi Anitschkov e Chalatow osservano che facendo mangiare colesterolo ai conigli (animali vegetariani) questi, nel giro di poco tempo, presentano alterazioni a carico delle arterie simili a quelle osservate in pazienti morti per malattia aterosclerotica. Le lesioni ateromasiche spariscono una volta reintrodotta la normale dieta vegetariana.
1916-1920 – De Langen, medico olandese, nota che gli abitanti indigeni di Giava (Indonesia) hanno nel sangue meno colesterolo rispetto ai marinai olandesi ed a quelli originari di Giava, alla dipendenze della Compagnia delle Indie. E’ la prima dimostrazione che l’aumento della colesterolemia è collegato al cambiamento della dieta.
1932 – si scopre per intero la formula chimica del colesterolo, grazie al tedesco Heinrich Wieland.
1934 – Rosenthal conduce la prima indagine epidemiologica dimostrando una netta relazione fra dieta ricca in grassi animali e valori elevati di colesterolo nel sangue
1960 – si scopre l’enzima (HMG-CoA reduttasi) fondamentale per la sintesi di colesterolo endogeno, quello prodotto cioè dal nostro organismo.
1976 – Akira Endo, biochimico giapponese, riesce ad isolare in colture di Penicillinum (fungo), la mevastatina, la prima statina capace di bloccare in modo selettivo la produzione di colesterolo.
1985 – Goldstein e Brown ricevono il premio Nobel per la medicina grazie alle scoperte riguardanti la regolazione del metabolismo del colesterolo e la dimostrazione del suo recettore.
1987 – la FDA (Food and Drug Administration) approva l’uso clinico delle statine.
Dr. Gian Franco Pasini
Direttore U.O. Cardiologia
Ospedale di Gavardo
Azienda Ospedaliera Desenzano d/Garda
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