06 Giugno 2012, 15.00
Lettere

La Tecnica

di Dru

«Sono a scrivere questa mia considerazione in concomitanza con un post su Ermano Pasini e la sua promozione in Provincia all'assessorato alla caccia».


Premetto che non conosco personalmente e nemmeno di fatto questo Ermano, ma so che è un politico locale e che la politica la fa di mestiere da anni.
La cronaca ora lo porta in auge per questa promozione e il Blog di Valle Sabbia News lo ha richiamato all’attenzione dei suoi lettori.
Quello che mi interessa di questo episodio, che ai più potrebbe sembrare marginale, ma che ai più attenti non dovrebbe sfuggire, è l’aspetto tecnico del fenomeno che, oramai, a tutti i livelli coinvolge le nostre vite e la nostra di partecipazione alla cosa pubblica, il fenomeno va appunto rubricato sotto il nome di “Internetâ€.
 
Vi invito a fare un’operazione di reset e di non considerare il soggetto “Ermano†che qui utilizzeremo come cavia, come oggetto, ma di considerare che il soggetto è Internet e voi potreste obiettare, ma come fa un mezzo ad essere il soggetto?
Poiché per dominare le cose dobbiamo potenziare i mezzi che alle cose ci uniscono e realizziamo e poiché questi mezzi per essere efficaci devono essere sempre più potenti, è a questi mezzi che noi puntiamo con sempre più determinazione, che da mezzi divengono i fini o scopi, la Tecnica.
 
Cosa sarebbe accaduto, solo 20 anni fa, per un episodio simile a quello di “Ermano�
Le testate giornalistiche avrebbero scritto qualche trafiletto e le trasmissioni locali come Telelombardia, o altro, avrebbero dato comunicazione nel telegiornale serale di fronte ad una massa di cittadini inermi, chi incredulo e chi soddisfatto, ma sempre inermi e comunque e dovunque inermi.
 
La democrazia attuale, quella rappresentativa, non può vincere contro la Tecnica e questa porterà al tramonto quella.
Si tratta solo di tempo. Se avrà uno sbocco, se sopravviverà , la democrazia sarà diretta e gli strumenti perché ciò avvenga ormai sono apparsi in tutta la loro potenza, per chi mi ha seguito nel mio discuter fin qui sa che io ho sempre sostenuto il filosofema Rousseauiano e le istituzioni verranno, volenti o nolenti trasformate e rese adeguate ai tempi moderni.
Volenti saranno i vincenti e nolenti i perdenti, poiché la Tecnica non aspetta malgrado tutti gli “Ermano†della terra.
Dru


Commenti:
ID20872 - 06/06/2012 21:16:52 - (Aldo Vaglia) -

Caro Dru, non credere che lo strumento migliori la politica, avranno un pubblico maggiore per parlare del niente. Aumenteranno i "Masaniello" e non se ne giovera' la democrazia, che e' un prodotto culturale, innaturale, come qualcuno ebbe a dire. Per essere compiuta necessita di conoscenze. Populismo e demagogia e' quanto ci aspetta con piu' forza di prima perch, come tu sottolinei, la tecnica potente.

ID20882 - 07/06/2012 08:20:37 - (chiko.nes) - Incredibile

Per giustificare gli errori e gli orrori della politica, siamo arrivati persino ad attaccare il mezzo di informazione... Ora il colpevole non è più il truffatore, ma colui (internet) che ha fatto si che i truffati sapessero del fatto. SENZA PAROLE!

ID20885 - 07/06/2012 08:32:27 - (sonia.c) - di sicuro la tecnica..

ci stà togliendo tutte le illusioni! è impossibile rimettersi le fette di salame una volta cadute! si ci sarà moooolto caos...la politica è smascherata,perchè ormai la guardiamo veramente per quello che è..e quello che succede a Parma ne è l'esempio più lampante! nessuno vuole lavorare con un sindaco che, sanno,non farà inciuci .....

ID20887 - 07/06/2012 09:32:58 - (roberto74) - a parte che...

non si è capito quasi nulla di quello che c'è scritto, o meglio, dove realmente vuole portare questo articolo, d'accordissimo con chiko.....

ID20892 - 07/06/2012 11:21:44 - (GiacomoZeni) - A prescindere dal soggetto, oggetto, mezzo o cavia che sia...

Come Roberto 74 ci ho capito ben poco, ma se la massima espressione di democrazia sono una serie di commenti pieni di odio e di insulti sotto la vigliacca copertura di uno pseudonimo, beh io non appartengo a questa democrazia ma ad un'altra costruita su basi ben pi solide. Il coraggio della critica reponsabile e non della demonizzazione gratuita di chi non la pensa come noi, di metterci sempre la faccia in ogni cosa che facciamo....a volte la democrazia si dimostra anche nei piccoli gesti.....ad esempio nello scrivere un nome ed un cognome vicino al nostro commento. E' nell'assunzione delle nostre responsabilit che nasce la vera democrazia. La delazione vigliacca, nascosta, protetta da pseudonimi, invece, appartiene ad altre forme di regime. Cos, almeno, la penso io. Giacomo Zeni

ID20894 - 07/06/2012 11:35:31 - (Dru) - Per Aldo

Caro Aldo, io non dico che la tecnica migliorerà questa politica , dico che la tecnica spazzerà via questa politica , quella della democrazia rappresentativa per una democrazia diretta. Poi sarà di vedere cosa implicherà , nei fatti , la democrazia diretta.

ID20915 - 07/06/2012 21:59:37 - (Aldo Vaglia) - Per Dru

Non andra' a finire in democrazia diretta, andra' a finire come sempre. Senza una rivoluzione dei costumi che si puo' ottenere solo attraverso, cultura, informazione, conoscenza, nulla cambiera'. E il risultato di Grillo verra' liquidato in breve tempo. Internet e' a disposizione di tutti, appena i vecchi marpioni della politica si accorgeranno che lo strumento li puo' destabilizzare se ne impossesseranno, come hanno fatto con giornali e televisione. La gioiosa macchina da guerra di Ochetto e' stata smantellata in tre mesi. Il gongolarsi della sinistra per lo sfaldarsi degli avversari potrebbe risolversi in un nuovo smacco, che purtroppo non sara' Grillo.

ID20920 - 08/06/2012 08:30:39 - (panta_rei) - Ah... Ecco!

Ho capito (più o meno) solo ora, leggendo i commenti dello zio, cosa volesse intendere Dru: la tecnica vincerà sulla democrazia diretta. Non vedo cosa c'entrano internet e la democrazia diretta con l'Ermanno, io ci vedo solo gente disperata che va all'assalto dei forni prima di sparire. Comunque ha ragione Dru, se siamo solo noi, due o tre, a non capire i suoi scritti, è certamente colpa nostra; eppure mi ero impegnato, era un bell'articoletto, breve, conciso, mi son detto:" Questa volta ce la faccio". Ciaociao.

ID20921 - 08/06/2012 08:39:12 - (Dru) - Io la penso diversamente

Io penso che la cultura , l'informazione e la conoscenza è fuori dai giochi del potere e viaggia e si confronta in Internet e Internet sarà il cavallo di Troia , perchè le porte del potere si aprano o se ti risulta più immediato , l'ariete che le abbatterà. Questo mio pensare è suffragato dalla rigorosa analisi che porto avanti da tempo sul termine Tecnica. Se dovessi ascoltare e assentire alle tue parole dovrei voltarmi indietro , nella storia , e dirmi , si , Aldo ha ragione , dalla notte dei tempi ad oggi le istanze dell'uomo e la politica a suffragio fondamentalmente non sono mutate. Un tempo , durante i greci Aldo le città stato erano democratiche o tiranne e quelle democratiche lo erano perchè in pochi , con la massificazione si sono persi gli individui e le società hanno inventato le rappresentanze , con Internet riavviciniamo gli individui al centro , certo questo non accadrà domani e nemmeno dopodomani ,

ID20922 - 08/06/2012 08:39:36 - (Dru) -

ma accadrà.

ID20925 - 08/06/2012 11:36:30 - (Aldo Vaglia) - Ciao panta-rei

Il pensiero di Dru e' chiaro. Gli Ermani sono destinati a sparire perche' la tecnica spazzera' via la vecchia politica per dare spazio ad una nuova democrazia diretta che sostituisca la delega. Io sono dell'avviso contrario. Piu' aumenta la potenza del mezzo piu' c'e' possibilita' di influenzare. Il potere ha sempre dominato lo strumento servendosene per i suoi vantaggi; cosi' sara' ancora. Internet non ha migliorato la cultura, ha solo dato la possibilita' di avere maggiori informazioni. Queste necessitano di adeguate conoscenze per essere selezionate. La vecchia politica non ci ha fatto mancare le parole, ci ha innondato di discorsi sul niente, non e' stata una crisi di quantita', ma di qualita'. Il troppo molte volte porta confusione e caos, elementi di cui si nutrono demagogia e populismo. Per chi si attarda a invertire i discorsi concludo: internet come i libri sono una ricchezza e' l'uso che non e' sempre dei piu' consoni.

ID20926 - 08/06/2012 11:51:22 - (Dru) - Il potere ha sempre dominato lo strumento servendosene per i suoi vantaggi , dici.

E cosa è il potere se non la Tecnica ? basta che fai questa semplice analisi del potere , di quale la sua essenza , tu confondi il potere sulle cose , la Tecnica, con un surrogato del potere sulle cose , la Politica , anch'essa tecnica intendiamoci , ma solo una faccia di essa. Il ragionamento non è immediato ha bisogno di analisi , ma tu puoi arrivarci , se il potere è quella forza di cui ci serviamo per realizzare la nostra volontà e perchè ciò che manipoliamo diventi realtà , la Tecnica viene prima e comprende la politica e è immensamente più aderente alla determinazione e significato di potere.

ID20927 - 08/06/2012 11:57:13 - (Dru) - naturalmente insisto sul termine Tecnica.

anche il linguaggio è una forma della Tecnica come la Politica e Internet.La tecnica non confondiamola con Tecnologia o altre manifestazioni , la tecnica è l'insieme delle procedure e dei mezzi che l'uomo mette in campo per raggiungere gli scopi che si è prefissato .

ID20929 - 08/06/2012 11:59:39 - (Dru) - ecco i politici che vediamo in Tv

non sono il potere , ma una figura ormai consumata e logora di esso. Che non me ne voglia l'Ermano a cui dedico queste mie righe.

ID20934 - 08/06/2012 14:55:36 - (panta_rei) - Ciao professore...

capisco che tu debba difendere ad oltranza il dna di famiglia, ma dire che "Il pensiero di Dru e' chiaro" mi sembra leggermente esagerato. "La tecnica è l'insieme delle procedure e dei mezzi che l'uomo mette in campo per raggiungere gli scopi che si è prefissato". Ora, caro Dru, spiegami che tecnica hanno usato: 1° una signora, buttata fuori dal suo partito per manifesta inferiorità, per diventare ministro dell'istruzione; 2° un perfetto idiota, per diventare presidente della massima potenza mondiale; 3° una donna, che non sa dov'è ubicata la sua capitale sulla carta geografica, per diventare colei che strizza le palle a tutta l'europa? Ciaociao :-)

ID20935 - 08/06/2012 14:58:11 - (panta_rei) - Scusate...

"manifesta inferiorità" doveva essere "manifesta incapacità" (e ancora non sapevano della galleria dei neutrini).

ID20936 - 08/06/2012 15:49:00 - (Aldo Vaglia) - Per panta-rei

Io non voglio ne' interpretare ne' difendere nessuno, men che meno i parenti. Ti lascio volentieri il compito. Dire che una cosa e' chiara non significa condividerla. L'interpretazione di tecnica, come religione o fede, che ne da' Dru non e' la mia. Sono piu' vicino alla tua. Noi siamo pero' di una generazione diversa piu' pragmatica e politicamente perdente. Chissa che piu' astrattismo non abbia migliori risultati.

ID20937 - 08/06/2012 16:56:41 - (Dru) - Interpretazione

l'interpretato non è qualche cosa che appaia cioè non è l'incontrovertibile , il contenuto interpretato non è il contenuto dell'incontrovertibile inanzi tutto perchè è ciò che non appare. Nell'osservare una cosa che cosa appare , quando si dice questa è una cosa non si dice appunto questa è un'altra cosa . Perchè diciamo che questa cosa è una interpretazione , proprio perchè non appare , proprio perchè non appare come un'altra cosa o in relazione con qualche cosa d'altro . Ma la cosa è un vuoto o ha un significato , è un che di saputo o è un assolutamente non saputo. Ciò che in realtà non appare appunto è la relazione tra una cosa e una cert'altra cosa , la connessione. E allora se non appare allora appare , dicendo che una cosa non appare , nel dirlo quella cosa appare. Nel dire il muro di una casa appare la casa anche se noi vediamo apparire solo il

ID20938 - 08/06/2012 16:56:57 - (Dru) -

E allora che cosa determina il nostro interpretare se non appare la relazione fra le cose e per questo la interpretiamo , per quale motivo abbiamo fede che ciò avvenga ? Perché non intendiamo rinunciare alle nostre interpretazioni a ciò di cui abbiamo fede. Che cosa ci domina cosa ci spinge all’interpretazione di ciò che non appare ? il nostro volere il significato pieno di quella cosa , il volere in secondo luogo la relazione tra quella cosa e quella cert’altra cosa è la potenza , e cosa è più forte nell’ambito di questa volontà nelle forme dell’uomo se non la Tecnica per dominare a pieno e subito l’interezza del significato della cosa che interpretiamo o così ci appare ?

ID20939 - 08/06/2012 18:24:43 - (Dru) - Aspetto che

Panta rei faccia luce. Con simpatia.

ID20948 - 09/06/2012 22:37:35 - (panta_rei) - La mia, sul dna...

era solo una battuta ironica più o meno riuscita, so bene che Dru non ha bisogno di difensori. Mentre, caro Dru, ero sincero sul fatto della tua chiarezza. Mi riferisco naturalmente alla mia difficoltà di capire e ti garantisco che a volte ci metto un certo impegno. Penso sia dovuto alla mia maturità tecnica che richiede sforzi eccessivi, in questo contesto, per seguire i tuoi voli e spesso anche quelli di Davide. Non ne trovo con Aldo, ma lui è un professore abituato a trattare con allievi, anche se fuori corso come me. Non ho luce da emanare, ma mi siete comunque simpatici. Ciaociao.

ID20951 - 10/06/2012 10:13:10 - (Dru) - Questo è l'atteggiamento giusto

e lo ritengo dignitoso , di un uomo con la U maiuscola. Si figuri panta_rei che io vivo lo stato che qui ha denunciato perennemente , su ogni argomento che affronto , ma il medesimo mi spinge all'indagine , alla ricerca. Quello che ho scritto sopra è propedeutico a quanto dirò ora. Chi si ferma all'apparenza , che non è l'apparire , ebbene , è colui che si ferma a ciò che vede e dirà , di fronte alla facciata di una casa , no non è quella una casa , quello è un muro. Lei Panta_rei , almeno così dice di fare, vede anche ciò che dietro il muro si configura. Certo , troverà sempre chi la deriderà , perchè racconta di cose che non appaiono , almeno fino a quando non si sforzerà di girargli intorno a quella casa , la volontà appunto . Le stanze dietro quel muro , le finestre di là da quello , un giardino intorno e altro , sono ai più , nascosti ma non indugi e continui

ID20952 - 10/06/2012 10:13:56 - (Dru) -

E la tecnica ? forse avrà intuito meglio ora cosa la Tecnica è per noi uomini.

ID20953 - 10/06/2012 10:20:20 - (Dru) - chiko.nes

invece non l'ho proprio capito , vorrei che mi chiarisse cosa intendesse con le sue parole.

ID20955 - 10/06/2012 11:40:39 - (Leretico) - La tecnica ci domina o la dominiamo?

La parola tecnica è diventata un po' ambigua nell'uso quotidiano. Per comprendere ciò che va da molto tempo affermando Dru occorrerebbe percorrere i sentieri di Emanuele Severino, ma capisco che un tale percorso è faticoso e non facile. Senza gli elementi extra-testuali che Dru utilizza nei suoi discorsi è difficile avvicinarsi ai concetti che esprime. Con un po' di presunzione cerco di avvicinarmi dicendo che il potere che l'uomo pensa di aver raggiunto attraverso l'applicazione della scienza al suo fare per cambiare il mondo e quindi per dominarlo, ha assunto un ruolo indipendente, quasi come una forza a sè stante, che addirittura domina l'uomo e non ne è dominata. Questa cosa ha conseguenze notevoli è importanti. Internet è allora uno strumento della tecnica, il potere politico è quindi asservito alla tecnica, l'uomo è dunque vittima della tecnica. Io non credo fino in fondo a questo schema, anche se vedo

ID20957 - 10/06/2012 11:48:04 - (Leretico) - Continua

continuamente affermato questo modello. Io credo che l'uomo abbia ancora delle chance per direzionare la sua vita, per uscire da questa macchina micidiale che si configura nel pensiero di Severino. La strada è l'ammissione della ipoteticità della costruzione teoretica della scienza. Ipoteticità significa rinuncia della pretesa di essere verità incontrovertibile, apertura a ogni altra spiegazione. Questa posizione, quella che porta verso la teoria della complessità ha già iniziato a far crollare quell'edificio costruito sulla potenza assoluta della tecnica che domina l'uomo, per far emergere un altro uomo, forse più umile.

ID20961 - 10/06/2012 13:38:20 - (Dru) - Direi che ci sei presuntuosamente

ma divergi poi nella conclusione , e dato che siamo del tempo dell'ipotesi , non posso dire che ti allontani dalla verità in questo tempo , ma che ti allontani da Severino si , nelle conclusioni. L'uomo umile è ciò che di più lontano è nel pensiero di Severino , l'uomo è re , appunto come ti dicevo qualche puntata fa. L'umiltà che lo portano le nuove teorie (filosofie) non sono che il prodotto di un errore originario , il pensare che le cose sono altro da se e al limite sono "niente" (divenire) e per questo "possono" ( ipoteticità) in quanto libere, contingenti e quindi liberi noi di scegliere o una o un'altra teoria come se la teoria fosse un'altra teoria. Il mondo liquido ci consente di muoverci , cosa che in un mondo di cristalli sarebbe più difficile. quando dici un uomo forse più umile dici anche un uomo forse meno umile e quando dici che non c'è una verità , forse non stai cercando di dire la

ID20962 - 10/06/2012 13:38:45 - (Dru) -

verità ?

ID20963 - 10/06/2012 16:53:50 - (Leretico) - Ancora più difficile

Come al solito i tuoi rilanci mi mettono in difficoltà, ma cercherò ugualmente di replicare sperando di mantenere il tuo livello di discussione. Se, come afferma Severino, credere che esista il nulla è una follia, perché l'essere è e non può non essere, allora gli enti, le cose esistono da sempre, e non scompariranno mai, non andranno mai a finire nel nulla. Cambia il loro apparire, ma saranno sempre come sono sempre state. Ora, l'uomo che crede in teorie e le pensa incontrovertibile verità, procede in questo senso perché vuole mitigare la "meraviglia" che gli produce il pensiero della morte. Questo terrore lo porta sostanzialmente al nichilismo, cioé a credere nel divenire, mentre per Severino il divenire non esiste, proprio perché le cose non vengono dal nulla e ci ritornano, così come l'uomo non viene dal nulla e non ci ritorna. La morte è un momento di passaggio a un diverso apparire. Tutto parte

ID20964 - 10/06/2012 17:10:12 - (Leretico) - continua

dal principio di non contraddizione aristotelico che viene negato dal pensiero occidentale quando crede come realtà ultima al divenire. E' in questa contraddizione che sta l'uomo moderno, ed è qui che sta la sua follia. Bene, lo stesso pensiero occidentale ha portato la Tecnica a diventare lo strumento con cui l'uomo crede di dominare il mondo del divenire e invece ne é dominato. L'uomo occidentale ha creato un meccanismo micidiale che fa ormai la sua strada, che non è più, secondo Severino, direzionabile dall'uomo, che non è più contrastabile. La Tecnica asservisce a sé anche le teorie che la scienza via via propone, perché con esse aumenta la propria capacità di dominare il mondo. Ma veniamo all'umiltà di cui parlo. Mi domandavo mentre leggevo le tue parole se l'uomo potesse salvarsi da questo terribile meccanismo che ha messo in moto e che lo sta stritolando. Scienza e tecnica sono unite perché la

ID20965 - 10/06/2012 17:19:25 - (Leretico) - continua

scienza, ammettendo di essere produttrice di ipotesi e non di verità, non fa più la guida della tecnica ma viene ad essa asservita per i suoi scopi di dominio. Ma è in questo che io vedo l'uscita di sicurezza, in questa capacità di mettersi in discussione che vedo la salvezza. Questo atto che sembra di debolezza diventerà la forza che farà crollare il muro spietato costruito dalla Tecnica. Io non so se questo sia una verità e non pretendo che lo sia ma so che questo atteggiamento ha salvato l'uomo dall'uomo molte volte. E spero che lo salverà anche in questa notte dei tempi.

ID20966 - 10/06/2012 18:05:24 - (Dru) - Sono molte le cose che metti in tavola

Allora , il nulla esiste ? Allora é , allora é un ente , questo i greci hanno evocato , non esiste il niente come ente , questo é il nihil absolutum.Ecco per Severino quando dici che "le cose non scompariranno mai" dici un errore , le cose non diverranno niente , le cose appaiono e scompaiono dalla nostra vista perché eternamente sono.Secondo argomento che introduci riguarda la nascita della filosofia , quella grande teoria che nasce con i greci quella dell'Aletheia in fase di episteme , quella della verità che sta sopra e non si fa demolire dal tempo e dalle altre teorie fasulle, per esempio il mito. Tu dici che vuole mitigare la meraviglia che gli produce il pensiero della morte e se vai a fondo al termine meraviglia scoprirai che la sua radice deriva dalla parola trauma , dolore , angoscia e non la semplice meraviglia , quel termine dolciastro che non traduce il senso profondo di quanto andiamo dicendo.

ID20967 - 10/06/2012 18:16:31 - (Dru) -

Allora , nel momento che il greco evoca il nulla assoluto contrapposto all'essere mi capisci che le dottrine del mito , fondate sulla metamorfosi e sul racconto , non sulla osservazione radicale della "cosa" , tramontano ( ecco che nascono qui i primi fisici e la scienza , con la filosofia) . ma chi é il primo a evocare il nulla ? Il primo é Parmenide di Elea che dicendo che l'essere é e il non essere non é e non ti é dato di dire che l'essere non sia , pone le basi su cui si poggia tutto il pensiero occidentale del significato piú ampio possibile : la cosa. bada bene, é anche colui che fonda il principio di non contraddizione prima di Aristotele , principio che ancora oggi é Aletheia in fase di episteme.

ID20968 - 10/06/2012 18:26:18 - (Dru) -

Allora quando scrivi "Ora, l'uomo che crede in teorie e le pensa incontrovertibile verità , procede in questo senso perché vuole mitigare la " meraviglia" che gli produce il pensiero della morte " dovrebbe esserti piú chiaro alla luce di questa evocazione del nihil absolutum , niente assoluto e terrificante, un tempo , prima dei filosofi , dopo la morte c'era l'Ade , o comunque qualche luogo e la morte il passaggio per quello. sono i greci che evocano la nientità, e in special modo Parmenide. adisci ora l'angoscia che ci porta ad abbandonare ogni speranza nel di ire dal niente all'ente e per ritornare poi niente? Il nichilismo che Parmenide ha evocato ma che lui stesso ha detto di non seguire e che noi abbiamo invece seguito , il divenire dell'essere , follia.

ID20969 - 10/06/2012 18:29:52 - (Dru) - Scusa la fretta sono venute fuori parole strane

Adisci é capisci o comprendi. Di ire é divenire.

ID20970 - 10/06/2012 18:49:33 - (Dru) -

Ecco che se le cose appaiono e non divengono noi siamo i soli testimoni dell'eternità delle cose che non vengono dal nulla e non vanno nel nulla ma che eternamente sono , e quindi é da qui che dobbiamo partire per sperare se non siamo ancora cosí certi come lo é Severino , poiché nella tua conclusione non c'é altrimenti un diverso esito da quello delineato dalle nuove filosofie nichiliste che hanno la loro origine da un erroneo pensare le cose . Si, sparirà anche il dominio della tecnica , ma se non facciamo uno sforzo per comprendere il significato piú profondo delle cose e di come le cose sono poi andate a scomparire e apparire allora al tramonto della tecnica non succederà la gloria dell'uomo .Qui apparirò un poco mistico , ma ti assicuro che nel cuore della filosofia di Severino c'è una consistenza difficile da paragonare ad altro.

ID20971 - 10/06/2012 18:51:06 - (Dru) - per Davide

Severino é fondamentalmente un logico.

ID20972 - 10/06/2012 19:11:52 - (Dru) - Questo nulla Leretico che ci avrebbe prodotti e a cui dovremmo conferire

Chiediti invece come sia possibile che un ente venga dal niente assoluto e ritorni nel niente assoluto , chiediti come una cosa possa diventare un'altra cosa e due cose essere la stessa cosa. queste , che noi abbiamo fatto divenire delle certezze hanno delle basi assolutamente inconsistenti e contraddittorie.

ID20977 - 11/06/2012 08:46:32 - (chiko.nes) - Già l'articolo è "peso"

Se poi pure i commenti aggravano la cosa...Rimango della mia idea. Tante parola per non dire nulla.

ID20979 - 11/06/2012 10:41:35 - (Leretico) - L'uomo disprezza ciò che non capisce

Mi sono sempre meravigliato di come alcuni siano in grado in così poche righe di sintetizzare la verità. D'altronde come fare a no riconoscere questa dote al nostro Chiko, che dall'alto della sua posizione ci giudica e sempre coglie nel segno. Perché, si chiede, costoro si affannano a cercare risposte quando è tutto così chiaro e limpido. A che serve, si domanda, tutta questa prosopopea se la verità del mondo è così chiara ed evidente. Tutte queste parole per non comunicare nulla, mentre è tutto così semplice e chiaro. Spero di ricevere presto altre perle di saggezza da Chiko, perché aspiro anch'io alla felicità che da sempre hanno conquistato quelli come lui che sanno come vanno le cose del mondo e non si trastullano in vacui tentativi e in domande futili e inutili su come succedono le cose e sui perché più profondi delle stesso.

ID20980 - 11/06/2012 11:38:57 - (Dru) - da Severino in "Essenza del nichilismo"

Quando l'esistenzialismo parla del nulla, come fondamento dell'ente, non intende affermare che l'ente, in quanto ente, sia niente ('nihil absolutum'). La 'storia', l''esistenza', la 'libertà' (ossia i vari modi in cui resta qualificato l'ente), non sono garantiti, per l'esistenzialismo, da alcun essere trascendente - e in questo senso hanno come fondamento il niente -, ma ciò nonostante non intendono essere, in quanto tali, un niente. L'esistenza precede l'essenza - non ha alle sue spalle un mondo immutabile su cui appoggiarsi e cui commisurarsi, quindi ha il niente alle sue spalle e di fronte a sé -, ma per Sartre l'esistenza, in quanto tale, non è un 'nihil absolutum'. Non solo l'esistenzialismo, ma l'intero pensiero occidentale si rifiuta di pensare che l'ente, in quanto tale, sia un nulla: in quanto è, sin quando è, nei limiti in cui è, l'ente non è un niente, per quanto instabile, insicuro, precario esso possa essere.

ID20981 - 11/06/2012 11:40:42 - (Dru) -

Ma l'intera civiltà occidentale si rifiuta di pensare che l'ente in quanto tale sia niente, tuttavia la persuasione che l'ente , in quanto tale, è niente, è il fondamento nascosto e il significato ultimo di quel rifiuto. L'Occidente è questa persuasione, ma non riesce a riconoscersi in essa, che pure è la sua essenza. Prendendo coscienza di sé, questa persuasione si manifesta nella forma del suo opposto: come negazione che l'ente sia niente. Ma in questa negazione l'ente viene pensato come ciò che può non essere, e cioè - ecco il tratto essenzialmente nascosto - come un niente; sì che la nientità dell'ente resta al fondamento della negazione che l'ente sia niente.

ID20982 - 11/06/2012 11:42:33 - (Dru) -

E' proprio perché un tempo si è potuta realizzare, all'interno dell'orizzonte della metafisica di Platone, la distinzione tomistica tra Esse per essentiam e entia per participationem, è proprio per questo che oggi si può affermare che l'esistenza precede l'essenza. Affermare che l'ente partecipa dell'esse (e cioè che la connessione dell'ente al suo esse è "sintetica") significa pensare l'ente come assoluta disponibilità all'essere e al non essere: l'ente è (=partecipa sinteticamente dell'esse), ma sarebbe potuto restare un niente e potrebbe ridiventare un niente.

ID20983 - 11/06/2012 11:43:31 - (Dru) - fine

Il pensiero moderno si rende conto che questa nientità dell'ente è possibile solo se l'ente non preesiste in un essere eterno (divino), cioè solo se il vuoto che l'ente non ha ancora occupato (o avrebbe potuto occupare, o ha cessato di occupare) non è riempito da un dio: solo se la nientità dell'ente non è mistificazione. Nell'affermazione che l'"esistenza precede l'essenza", l''essenza' è appunto la dimensione dell'essere eterno (Esse per essentiam) e l'esistenza' è l'ente che esiste come ciò che sarebbe potuto restare un niente. Se - e poiché! - l'ente emerge dalla propria nientità, e sarebbe potuto restare un niente, non ci può essere un'essenza eterna che preceda l'esistenza dell'ente e sia già ciò che l'ente, in quanto niente, non può ancora essere.

ID20987 - 11/06/2012 13:30:40 - (chiko.nes) - Differenza

In questo commento è sufficiente la sintesi, probabilmente perchè, a differenza di altri, non ho bisogno di scrivere un romanzo per raccogliere consensi, nè necessito di rivestire un discorso per attirare le attenzioni. Il mio spazio me lo ritaglio nella vita vera, senza nickname, senza filosofia e senza pillole di saggezza. Forse altri non hanno questa fortuna, e si devono ritagliare quei pochi minuti di gloria di fronte ad un schermo...

ID20991 - 11/06/2012 16:32:52 - (Leretico) - La vita vera

Meno male che Chiko ha una vita vera mentre io, o altri a cui si riferisce, non ce l'hanno. Non penso che chi scrive su queste pagine aspiri alla popolarità e all'immagine, nè tanto meno tenti di ottenere consensi. Qui ci si confronta e se si hanno gli argomenti si replica. Chi non ha argomenti può anche non replicare, ma se lo fa dovrebbe avere l'umiltà di limitarsi nei giudizi agli argomenti in discussione. Ebbene, con sua grande sorpresa, caro Chiko, anche io ho uno spazio nella vita a cui dedicarmi, e in questo spazio ci metto invece sia la filosofia che le pillole di saggezza. E mi piace anche condividere e scambiare queste idee in queste pagine, nonostante tutti i Chiko.nes del mondo. Che sia una errore? Potrebbe essere, ma non me ne farò mai un senso di colpa.

ID20995 - 11/06/2012 17:59:21 - (chiko.nes) - Avete vinto

Avete vinto, non c'è nemmeno competizione...prolisso 39 - sintetico 3.5 osservatori.Parola al pubblico.

ID20999 - 11/06/2012 19:44:30 - (Dru) - Fosse cosí facile vincere

Non si perderebbe mai .

Aggiungi commento:

Vedi anche
14/09/2012 01:01

Non luogo a procedere Giustizia è fatta: il Gip del Tribunale di Brescia ha archiviato il procedimento aperto nei confronti di Ermano Pasini: «infondate le motivazioni poste alla base del procedimento»

27/06/2012 08:05

Pasini si è dimesso «Ha fatto la scelta che il partito si aspettava, con una correttezza che dovrebbe essere una regola per tutti» ha detto il coordinatore provinciale del Pdl Mattinzoli.

26/06/2012 07:00

Pasini indagato per truffa e peculato Proprio nel giorno del suo insediamento come assessore provinciale alla Caccia, si diffonde la notizia: Ermano Pasini è indagato dalla Procura di Brescia.

17/05/2013 07:31

Pasini si è dimesso Il presidente della Comunità montana Ermano Pasini, senza più la sua Giunta e impossibilitato a prendere decisioni si è dimesso, provando ad allungare i tempi del "cambio". Non c'è riuscito

04/05/2019 08:00

Ex sindaco e vice a processo L’ex primo cittadino di Provaglio Valsabbia, Marco Venturini, e il suo vice dell’epoca Ermano Pasini sono accusati del furto di alcuni documenti contabili nel 2017. Per Pasini l’accusa è anche di falso in atto pubblico 




Altre da
20/12/2013

«Precisazioni doverose»

Il sindaco di Gavardo, con un comunicato stampa, replica ad una delle accuse rivoltegli dalla minoranza consiliare anche dalle nostre pagine. Pubblichiamo in forma integrale

(1)
20/12/2013

Maroni: «Se necessaria l'emodinamica si farà»

Nei discorsi degli amministratori pubblici locali intervenuti nel corso della cerimonia, la richiesta alla Regione di garantire le risorse necessarie al funzionamento e quella di un nuovo reparto per l'emodinamica

19/12/2013

«Più trasparenza nei conti della Gavardo Servizi»

Una critica circostanziata della minoranza consiliare di Gavardo al Centro contro la municipalizzata gavardese e alcune scelte della giunta Vezzola su Tares e Ufficio di Polizia locale

19/12/2013

Mafia: unanimità d'intenti

Girelli: «Ok dal Consiglio; Regione Lombardia sostenga gli Enti locali nel recupero dei beni confiscati alla mafia»

(1)
17/12/2013

Presidio investigativo antimafia

Sull'onda delle dichiarazioni del procuratore antimafia Franco Roberti, il consigliere regionale Gianantonio Girelli chiede di istituire anche a Brescia un presidio della Dia

17/12/2013

«Rimpatriamo gli stranieri che delinquono»

In merito alla drammatica vicenda di Serle, prende posiizone la Lega Nord della Circoscrizione della Valle Sabbia. Pubblichiamo il comunicato a firma del segretario circoscrizionale Sebastiano Baruzzi

(27)
17/12/2013

Regalo di Natale per la Siae

Un balzello di 3 e 4 euro sul prezzo di smartphone, tablet e computer: in gran segreto sta per passare l'innalzamento di oltre il 300% della tassa sui dispositivi tecnologici destinato ad ingrossare le casse della Siae

17/12/2013

«Operazione di facciata»

Girelli: «Quella della giunta Maroni è stata un'operazione di facciata e i ticket per i lombardi rimangono costosi ed iniqui». Il consigliere regionale rilancia

(1)
15/12/2013

Forconi di Valsabbia

Anche la Valle Sabbia ha scoperto il suo movimento di protesta. Per ora poco organizzati, ma arrabbiati, si sono fatti vedere per la prima volta questa domenica sera a Pregastine

(8)
15/12/2013

Marina, motore vobarnese

La giornata giusta per ricordarla era stata programmata per settembre, in occasione della visita del ministro Kyenge nel Bresciano, che poi non è avvenuta. Si farà questo lunedì

(1)