«Eppure il vento soffia ancora»

Sabato 16 giugno, il Comune di Villanuova sul Clisi e Comunità Montana di Valle Sabbia organizzano un tributo in ricordo del decennale della scomparsa del cantautore Pierangelo Bertoli.
Lo spettacolo si svolgerà nel cortile del centro sociale di Villanuova ed avrà inizio alle ore 21.
Sul palco, insieme a Renato Franchi e l’Orchestrina del Suonatore Jones che proporranno i più famosi brani di Pierangelo, ci sarà Alberto Bertoli che, seguendo il percorso professionale ereditato dal padre, proporrà uno spettacolo musicale a lui ispirato, con armonie e suoni rivisitati per l’occasione in chiave acustica.

Ho raggiunto via mail Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, e non nascondo una certa emozione. Scrivere ad un cantautore che so aver condiviso con suo padre, uno tra i miei “maestri”, canzoni, idee ed ideali, fa un certo effetto. Non l'ho ancora incontrato di persona, lo conoscerò sabato sera a Villanuova, ma dalle sue parole si sente la stessa “sanguignità” e passione che troviamo nelle sue canzoni.

Una tra le canzoni più famose di tuo padre recita" eppure il vento soffia ancora". Credi stia ancora soffiando? se sì, in che direzione?
Questo dipende molto da cosa intendi tu per "vento", vedi, nel testo di mio padre rappresenta la speranza di una vita migliore senza stupidi orpelli politici a sfondo economico e altra robaccia del genere. La speculazione a discapito di tutti e di tutto è sempre molto presente nel genere umano, soprattutto negli ultimi 200 anni ma la speranza che le persone si uniscano in un modo intelligente per il bene comune è sicuramente viva dentro di noi. Io sono Emiliano, Modenese più precisamente di Sassuolo e mai come oggi sento questa appartenenza come un orgoglio. Amo la mia gente che non si è mai pianta addosso e continua a non farlo con una dignità unica, che affronta la vita veramente a muso duro ma sempre con un gran bel sorriso stampato sulla faccia con l'ironia che la caratterizza e anche con tutte le imprecazioni del caso. Lamentarsi di essere lasciati un po' allo sbando, essendo uno dei polmoni più grossi del nostro paese, non è solo normale ma è anche intelligente se pensiamo anche all'indotto che tutte le nostre attività creano. Per tornare a monte, la speranza di vedere un mondo più bello, più giusto, più dolce è sempre molto viva in me e nella mia gente, ma ho visto cose straordinarie in moltissime parti d'Italia, ad esempio in Sicilia dove i ragazzi sono alleati contro le mafie e contro i soprusi rischiando veramente la vita. Ovviamente, citando un altro grandissimo della canzone ( la concorrenza!!!) potrei dire che se questa speranza è un vento la direzione in cui sta soffiando è sempre "ostinata e contraria".

Volevo condividere con te una riflessione. Credo che tuo padre sia stato uno dei maggiori interpreti della canzone d'autore, e come altri grandi personaggi "fastidiosi" sia stato dimenticato un po' troppo velocemente e ricordato solo per alcuni brani ma non per altri come "bianchezza" o "certi momenti". Hai avvertito anche tu questa cosa?

Più che "avvertito" direi che sono ferito, io come tutta la mia famiglia nella quale includo anche tutti i fans che mi scrivono, che vengono ai concerti e che mi portano le foto di mio padre e mi chiedono come mai non si parli mai di lui. Sono anni che mi batto contro questo ostracismo post mortem assurdo, mio padre ha lasciato delle ricchezze enormi alla musica italiana, e, vuoi perchè stava su quattro ruote, vuoi perchè diceva cose veramente scomode, vuoi che non si è mai fatto una cerchia di amici dello "star-system" che lo portassero nelle trasmissioni giuste, questo è ahimè il risultato. Stiamo però lottando senza mai arrenderci e quest'anno molte cose dovrebbero fare risonanza cominciando dalle due serate di concerti con ospiti famosi italiani (29 settembre Modena, 7 ottobre Sassuolo), passando per qualche trasmissione e qualche premio intitolato alla sua memoria. Complimenti però per la tua di memoria, "Bianchezza" è una pietra miliare per noi, ricordo che mi raccontò di come uscito dalla sala di registrazione il fonico lo guardo e gli disse "aoooo Bertoli nun te sei dimenticato niente!!!"

Essere il figlio di Pierangelo Bertoli credo sia certamente un vantaggio, ma penso costituisca anche un bagaglio impegnativo da portare e un eterno ed inevitabile confronto. Come hai superato questa cosa?
Non c'è niente da superare, c'è da capire e comprendere la gente che non conosce, giustamente, la storia nostra familiare e magari dopo un concerto arriva e ti dice "sei bravo, però tuo padre aveva una voce che tu te la scordi" o "sei più bravo di tuo padre". Da una parte entrambe le frasi sono fastidiose, personalmente mi da fastidio più la seconda (per ogni figlio il papà è una sorta di eroe inarrivabile e che deve rimanere tale), ma entrambe contengono un lato dolcissimo: mentre nella prima c'è una nostalgia che emerge fortissima di una persona che non c'è più (e ti sembra finalmente di non essere più il solo a patirla), nella seconda c'è quell'incoraggiamento che un fan di una certa musica vuole regalarti perchè tu sei il futuro e spera di poter tornare a riempirsi le orecchie e gli occhi di una musica che lui ritiene straordinaria. Personalmente spero solo di essere all'altezza di tenere aperto il negozio di emozioni familiare, che anche se cambia insegna e direzione porta sempre con se un germe del passato ("...un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro...")

Se ti fa piacere ti va di condividere un insegnamento o un episodio che ti è restato impresso legato alle canzoni e al rapporto con tuo padre?
La domanda è difficilissima, non riesco a sceglierne uno in particolare, ti posso dire che quello che ci hanno insegnato lui, insieme a mia madre che è una persona straordinaria tanto quanto lo è stato lui, è di essere indipendenti con il pensiero, di non seguire il gregge, di avere sempre un punto di vista unico perchè ognuno di noi ne gode di uno.

Progetti e sogni per il futuro?
Di progetti ne ho moltissimi ma sono difficilmente realizzabili, vorrei fare un cd reinterpretando canzoni di mio padre e magari inserendo dentro dei duetti in canzoni inedite che ho scoperto avere. Vorrei fare un altro cd mio, magari partecipare a una manifestazione che mi possa fare conoscere e dire al mondo che esisto. Poi di sogni ne ho tantissimi, sono appena stato a sentire Bruce Springsteen che adoro da quando avevo 18 anni, visto che i sogni sono gratis vorrei scrivere e cantare con lui....eh si l'adolescenza a noi uomini non passa mai.

L’ultima domanda puoi farla tu a me.
(alla mail Alberto mi allega un file di una canzone)

“La canzone si chiama ...Safà ....che è il nome di una bambina che in Iraq durante la guerra, incontrò un medico che le riscontrò un difetto cardiaco mortale e le propose di andare in Italia per farsi operare.
I sui genitori decisero, per non mettere contro diverse tribù, insomma per paura di repressione anche del governo per chi sembrava fuggisse, di non mandarla. Non si è saputo più niente di lei... .probabilmente è morta.
È su i-Tunes da qualche giorno e il ricavato sarà interamente devoluto ad “Africa nel cuore” un’associazione che opera sul territorio di Rumuruti in Kenya centrale… speriamo di ricavarne qualche misero euro per loro!!! Come ti sembra?

D. La trovo molto bella e toccante. Credo sia una canzone “necessaria”. Se se ne scrivessero alcune in più di canzoni così forse qualche d'uno si farebbe qualche domanda in più. Grazie mille della tua disponibilità. Un abbraccio.

Commenti:

Vedi anche