Ve la ricordate la presunta incompatibilitŕ dell'assessore Caterina Dusi di Villanuova? Ecco quanto la stessa ha scritto a sindaco e prefetto.
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Egr. Sig. Sindaco
E p.c. Ill.mo sig. Prefetto
Ho ricevuto comunicazione da parte degli uffici comunali di una richiesta, avanzata da alcuni consiglieri di minoranza, di esame circa l’esistenza di una presunta causa di ineleggibilità che mi riguarderebbe per violazione del disposto dell’art. 28 comma 1 dello Statuto Comunale.
A detta dei richiedenti avrei assunto incarichi “in enti o aziende sottoposti al controllo o alla vigilanza del Comune”. Detta richiesta non meriterebbe nemmeno una risposta in quanto è palesemente infondata e pretestuosa in quanto evidentemente priva di fondamento giuridico essendo il frutto di una lettura “fantasiosa” dell’art.28 dello Statuto Comunale, ma il rispetto che devo ai cittadini mi impone di rispondere.
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Premetto che svolgo attività di revisore legale già revisore dei conti (e dottore commercialista) e in tale veste nell’ambito della mia professione mi capita di essere chiamata a far parte di Collegi Sindacali, a volte come sindaco supplente, a volte come sindaco effettivo ed a volte come Presidente del Collegio Sindacale.
E proprio nella veste di sindaco effettivo sono stata chiamata dall’Assemblea dei soci anche presso le società SECOVAL S.R.L. e VALLE SABBIA SOLIDALE s.c.r.l..
Tale mia attività professionale, nota a tutti senza bisogno di consultare la Camera di Commercio, viene svolta non per incarico del Comune, né sono stata da questo nominata. In tali società il Comune di Villanuova ha una piccola partecipazione (precisamente detiene una quota pari al 2,51% nella società SECOVAL S.R.L. ed una quota pari al 1,75% nella società Consortile VALLE SABBIA SOLIDALE s.c.r.l. - in quest’ultima la compagine sociale è di 36 soci!).
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Dette società sono dotate di autonoma personalità giuridica, con un proprio organo amministrativo e sono soggetti giuridici diversi e distinti dal Comune di Villanuova che non ne ha né il controllo né la vigilanza.
Il Comune di Villanuova unitamente agli altri soci, tra i quali vi sono la Comunità Montana e molti altri Comuni della Vallesabbia, ed in proporzione alle rispettive quote di compartecipazione al capitale sociale concorre alla formazione delle decisioni dell’Assemblea dei soci ma non ha, né per legge può avere, un ruolo di diretta amministrazione.
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Per tacere poi della differenza che esiste tra Assemblea, quale consesso dei soci che da gli indirizzi alla societĂ , Organo Amministrativo che esercita il potere di amministrazione e Collegio Sindacale?
Vorrei ricordare a tutti inoltre che per legge il controllo di una società si ha quando l’ente detiene più del 50% delle quote, soglia oltre la quale scatta la c.d. partecipazione di controllo.
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L’art. 28 del nostro Statuto che riproduce il dato normativo di cui all’art. 78 del TUEL si riferisce ad altri casi, e precisamente a quei casi in cui il Comune gestisce determinati servizi direttamente in prima persona o attraverso enti (e non società ) o aziende municipali (e non società ) emanazione diretta dello stesso comune e soggette quelle sì al diretto controllo del Comune medesimo.
Cosa centri l’art.28 con il ruolo che ricopro nel Collegio Sindacale delle due società suddette è un mistero per tutti e temo per gli stessi richiedenti. Da questo punto di vista infatti l’art.28 è chiarissimo.
E’ chiarissimo infatti che si riferisca ad un caso assolutamente diverso da quello qui richiamato da alcuni consiglieri di minoranza.
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Questo non perché lo dico io, che pure a differenza di altri qualche competenza giuridica ce l’ho, ma perchè lo dice la legge - gli artt.60, comma 1, numeri 10) e 11), 63, comma 1, n. 3) e 78, comma 5, del D.Lgs. 267/2000 che il nostro articolo 28 si limita a riprodurre nello statuto comunale, riguardano espressamente altre fattispecie come la giurisprudenza della Corte di Cassazione (I Sezione civile: – sentenza 24 maggio 1994, n.5076; - sentenza 11 aprile 1995, n. 4168) ha espressamente chiarito in più pronunce.
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Capisco che è difficile pensare che ci siano oggi persone che esercitano una attività professionale e che vengono valorizzate per quello che valgono, per le proprie competenze indipendentemente dalla propria scelta politica, ma vi posso assicurare che esistono.
Ho assistito con interesse in questi giorni al comportamento ed alle dichiarazioni di alcuni consiglieri che, fini giuristi, ci hanno letto l’art. 28 dello Statuto Comunale dalle pagine dei giornali come se l’art.28 l’avessimo approvato ieri.
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Troppo intenti a leggerlo si sono forse dimenticati di capirlo?
Sarebbe stato sufficiente leggere davvero l’articolo 28, con obiettività , senza preconcetti, oppure essere un po’ più scrupolosi e prudenti ed effettuare una piccola ricerca giuridica così da verificare l’inconsistenza di quanto dagli stessi asserito. Ma temo che questo non fosse lo scopo.
Forse si volevano replicare a Villanuova i comportamenti tanto deprecabili che si vedono in televisione, dove la politica lascia lo spazio alla polemica ed all’invettiva personale, dove quello che conta è denunciare tutto e tutti, gettare accuse (che poi siano fondate o meno è un dettaglio), in una parola delegittimare chiunque la pensi diversamente da sé solo per trarne un beneficio ed un tornaconto politico? Inoltre vorrei sottolineare il lavoro svolto, ognuno con il proprio ruolo e la propria professionalità per lo sviluppo e la crescita della nostra Valle, a partire dai soci in primis, e tutti coloro che si impegnano per il bene comune.
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Chi vuole delegittimare tutte le figure che hanno ben rappresentato la valle in questi ultimi anni forse dovrebbe fare un esame di coscienza e guardare al futuro promuovendo il bene con proposte, non intimidazioni.
Sono comportamenti che non capisco e che rappresentano un modo di fare politica che non mi appartiene. Ho fatto della competenza, della preparazione professionale e del rispetto personale un tratto distintivo del mio agire in politica – ed i numerosi ed inattesi attestati di stima che mi sono giunti da più parti in questi giorni me lo hanno dimostrato.
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A questo modo di fare politica intendo attenermi e pertanto mi permetto di invitare tutti a ridurre i toni del dibattito politico ed a ricondurre lo stesso a tematiche di interesse generale per la nostra comunitĂ uscendo dalla logica dello scontro personale che cerca di scimmiottare la politica nazionale dalla quale non abbiamo niente da imparare.
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Caterina Dusi
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Chi fosse interessato può trovare in allegato il verbale del Consiglio comunale che si è occupato della vicenda (Val.)
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ID21368 - 26/06/2012 19:40:24 - (alba) - Nessuno e' piu' bravo di me
Risponde l'artico 28...Art.28Divieto generale di incarichi e consulenze ed obblighi di astensione1. Al Sindaco, al Vice Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri comunali e' vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze, anche a titolo gratuito, presso il Comune, nonche' presso enti, aziende ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dello stesso. E fatto altres divieto ai medesimi soggetti di cui al primo comma di effettuare a favore dellEnte donazioni in denaro, beni mobili o immobili o altre utilita' per tutto il periodo di espletamento del mandato.