03 Agosto 2012, 07.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Lettere

Tutti d'accordo?

Egregi signori Sindaci, mi permetto di inviarvi questa lettera aperta per informarvi di quanto è accaduto, dopo l'assemblea pubblica tenuta a Ponte Caffaro il tredici luglio per i problemi del lago d'Idro.


Ai Sindaci dei comuni di:
Bagolino: sig. Gianluca Dagani
Anfo: sig. Gianpietro Mabellini
Idro: sig. Giuseppe Nabaffa
Lavenone: sig. Claudio Zambelli

Per conoscenza ai Sindaci di:
Bondone: sig.Graziano Scalmazzini
Storo: sig. Vigilio Giovanelli   

Egregi signori Sindaci,

mi permetto di inviarvi questa lettera aperta per informarvi di quanto è accaduto, dopo l’assemblea pubblica, tenuta a Ponte Caffaro il tredici luglio, per i problemi del lago d’Idro.

Giovedì 19 luglio, a Ponte Caffaro, è iniziata la raccolta delle firme per la petizione, con la quale si chiedeva al Sindaco di Bagolino, di rigettare i livelli previsti nel Progetto di Messa in Sicurezza del lago d’Idro e di accettare solamente quelli utilizzati in questi anni come sperimentazione: massima regolazione 368,50 - minima 367,20 - escursione massima 1,30 m (quote idrometro).

Venerdì 20 luglio, i Sindaci di Bagolino e Lavenone hanno sottoscritto, con la Regione Lombardia, l’Accordo di Programma con il quale accettavano il livello di massima regolazione di 370 m (idrometro) e un’escursione di 3,25 m.

Martedì 24 luglio, forte della raccolta già arrivata a 500 firme di Caffaresi, ho chiesto al Sindaco di Bagolino di presentare alla Regione, entro il termine del 26 luglio, un’osservazione per i livelli richiesti nella petizione.

Giovedì 26 luglio, il Sindaco di Bagolino ha presentato le seguenti osservazioni in Regione:
Con riferimento a quanto in oggetto, si chiede:
1. La convocazione immediata di un tavolo con tutte le parti interessate alla definizione delle nuove regole di gestione dei livelli ordinari del lago, ribadendo, sin da ora che il riferimento dei livelli per questa amministrazione sono quelli usati in questi anni a seguito dell'Accordo prefettizio e AdP dell' 8 agosto 2008 (livello min 367,20 max 368,50 idrometriche).
2. Di proseguire, portando a termine gli studi dell'Università di Parma sulla qualità delle acque adottando e progettando le opere finalizzate alla tutela e al risanamento delle acque (prosecuzione del collettore fognario sino a Ponte Caffaro).
3. Predisporre uno studio approfondito dell'analisi del rigurgito sul fiume Chiese e Caffaro, ai fini di valutare la sicurezza del territorio di questo comune a monte del lago.

Domenica 29 luglio, chiusura della raccolta firme. Settecento abitanti di Ponte Caffaro, oltre il 65% dei votanti nelle passate votazioni amministrative, hanno aderito alla petizione. I firmatari però sono stati oltre 1500.
Questa petizione ha avuto il merito di farci capire che quando la gente è informata sa fare delle scelte e aiutare gli Amministratori a prendere le decisioni.

Il Comune di Bagolino, con l’osservazione n°1, sostiene quanto richiesto nella petizione e mette finalmente per iscritto i livelli che vuole ottenere.
Anche i punti n°2 e 3 sono pienamente condivisibili, tutti i cittadini vogliono il risanamento delle acque e la sicurezza.

Oggi si può finalmente dire che i livelli, richiesti dai tre comuni lacustri, sono identici.

Ritengo che questa sia la vera novità di luglio, i tre comuni del lago, se vogliono, possono incominciare a lavorare su una piattaforma condivisa fatta da dati reali.

Io mi auguro che questo sia il nuovo punto di partenza per ricucire i rapporti deteriorati tra i Comuni e spero che questa nuova impostazione, del Comune di Bagolino, sia vista positivamente da Anfo e Idro.

I cittadini dei paesi lacustri, chiedono ai Sindaci di lavorare nuovamente uniti per il bene dell’Eridio. E’ l’unione che fa la forza, la divisione favorisce solamente chi vuole sfruttare il lago per i propri interessi.

Sindaci, partite dai punti che vi uniscono a costruire il futuro del lago, sulle crepe e sulle divisioni non si può costruire nulla.

Ponte Caffaro 2 agosto 2012

Lorenzo Pelizzari
 

Mi permetto di fare da primo commentatore di questa lettera aperta, consapevole dei rischi che corro nel mio ruolo di direttore di questo giornale.
 
Magari! sig. Pelizzari, magari.
Lei davvero pensa che sia stata sufficiente una bella raccolta di firme (complimenti) e una richiesta da parte della minoranza bagossa al suo sindaco (fatta il giorno prima che venisse presa una decisione importante) per mettere tutti quanti (i tre/quattro sindaci) d'accordo?
Per quel poco che ne so, temo che lei, in buona fede non ho dubbi, abbia preso un bel granchio.
 
Quell'escursione di un metro e mezzo ca. del lago era in realtà nelle mire dei sindaci (tutti quanti) fin dall'accordo di programma siglato nel 2008 e gli unici contrari si trovano negli uffici della Provincia autonoma di Trento, almeno da quando l'ente vuol salvaguardare i suoi interessi idroelettrici in HDE.
Così anche l'attenzione alla sicurezza e alla qualità delle acque (in questo ultimo campo gli unici interventi -studio del fenomeno eutrofizzazione- sono cominciati proprio grazie al famigerato accordo di programma del 2008).
 
Le beghe successive fra i primi cittadini lacustri hanno riguardato tutt'altro e le spaccature ci sono ancora tutte e temo guasteranno i rapporti reciproci a lungo.
 
Sono con lei nella speranza che dal momento in cui si comincia a parlare della "regola" di gestione (non è ancora stato fatto) l'unione possa essere garanzia di forza (nei confronti del Trentino).
Ce n'è di bisogno, ora che si tratta di far valere il fatto che per anni la pianura bresciana e mantovana è stata irrigata senza bisogno degli anacronistici tre metri e mezzo di escursione.
 
Aggiungo solo una cosa, che ad ogni modo non esaurirà l'argomento: "l'unione che fa la forza" è da cercare insieme alla Regione Lombardia e a coloro che utilizzano l'acqua a valle dell'Eridio (agricoltori compresi).
E su questa strada, avanti a tutti fra i valsabbini, certo ci sono le amministrazioni comunali di Bagolino e di Lavenone.
 
Ubaldo Vallini
 


Commenti:
ID22231 - 03/08/2012 07:47:54 - (Lib) - Sig. Ubaldo

Mi Sto arrivando! Che ha proprio ragione! Sebbene io abiti a Idro ho letto bene sia l'ADP e ora questa comunicazione del sig. Pelizzari e come già lei dice quando chiesto dal Comune di Bagolino erano tutti punti indicati nell'ADP del 2008. Più che u granchio il sig. Pelizzari mi sa Che non ha ancora capito nulla della questione lago. Buona giornata

ID22239 - 03/08/2012 09:59:29 - (Denis66) - Bello.:::

Voler far capire che la raccolta delle firme non serve a niente,mi stupisce non aver mai sentito Idrensi o Bagossi( non Caffaresi) lamentarsi delle acque e del depuratore, certo Lavenone si prende la sua quota e chi se ne frega tanto scarica nel Chiese e si sà l'acqua va in giù Che delusione..... dopo tutte le raccolte di firme fatte, e da parte mia firmate, se dovessi tornare indietro non lo rifarei, esclusivamente per non essere preso per il c..oTutto questo visto da "un esterno"

ID22240 - 03/08/2012 10:06:47 - (Elena Bini) - Caro Ubaldo, qualcosa non mi torna:

1) i contrari a 1,30 non sono solo i trentini: fino alla nuova regola RL deve rispettare un regolamento che prevede 3,25 - ben noto ai firmatari. Nell AdP 1,30 era in attesa delle opere, e cosi e effettivamente previsto. Nello S.I.A. e scritto ancor piu chiaro. Per avere davvero 1,30 andava fatta la regola PRIMA dell AdP per le opere. 2) studi sull eutrofizzazione (qualita delle acque) ce ne sono parecchi, dal 1970 in poi, dal 1997 dicono pure che c e netta relazione tra escursione e qualita delle acque. Progetti mirati realizzati: qualche depuratore tra comunali e privati. Progetti mirati in attesa: il mezzo collettore. Altro: nulla. 3) le beghe tra i Sindaci corrispondono ai diversi programmi elettorali sull obiettivo lago, quindi non "tutt altro", mi pare. 4) L unione fa la forza. Verissimo. Per ora la forza non e stata PER il lago. Attendiamo sviluppi... 5) Infine aggiungo: non sono opere "per la sicurezza" se scavano il piede della paleofrana al fine di recuperare 25 cm di svaso.

ID22241 - 03/08/2012 10:09:42 - (Denis66) - Unione ?????

Certo ... Bagolino che si Unisce con Idro contro il Trentino????Lasciamo stare Lavenone che per loro tutto fà brodo...Sapete chi è e di dov'è il presidente del famoso e costoso per lo stato della famigerata Unione dei Comuni confinanti con le regioni Autonome?(il vero debito italiano, non il sud)Ditemi voi che interessi hanno Bagolino(non Caffaro)e Lavenone nel non accettare qualsiasi offertaPS complimenti hai Caffaresi per la raccolta delle firme..perché non lo fanno Bagolino e Lavenone?????????

ID22242 - 03/08/2012 10:27:13 - (Lib) - Sig.ra Bini

25 cm .... 25 cm ....25 cm ci perdiamo nei cm ...l.mamma mia che fine che stiamo facendo

ID22243 - 03/08/2012 11:34:29 - (Elena Bini) - No, Sig. Lib,

"ambasciator non porta pena": non sono certo io che mi perdo nei cm... io mi limito a riferire solamente - leggendolo nei documenti - cio che altri stanno compiendo: sono altri (Regione Lombardia in primis) che per avere 3,25 m verso il basso si permettono di mettere in pericolo un territorio, PER SOLI 25 cm! E che per arrivare a 3,25 m verso l alto si permettono di allagarne un altro! Tuttavia non direi che RL "si perde" in pochi cm... E invece orientata benissimo! Ed evidentemente molto attaccata - RL, non certo io che glielo riferisco! - ad ogni singolo centimetro di quei 325 cm! Noi locali invece ci siamo persi, o meglio ingenuamente dispersi, soprattutto perche male informati, nell accorgerci e nel capire quanto stava e sta tuttora accadendo a carico del territorio in cui viviamo. Su una cosa pero lei ha pienamente ragione: il lago d Idro NON sta facendo una bella fine... !!

ID22245 - 03/08/2012 12:01:47 - (Lib) - Sig. Pelizzari

Piu leggo il suo comunicato più sono sicuro che ha proprio preso un grosso granchio e non poteva essere altrimenti immaginando chi la informa sulla questione lago. Comunque ha fatto un bel lavoro con le firme peccato che le ha ottenute raccontando bugie.

ID22246 - 03/08/2012 14:09:43 - (amilcare59) -

Mi e' piaciuta molto la sua domanda. Ma sa chi ha cercato di trarne vantaggio dalle battaglie (anche per me non condivisibili) di questa Associazione dei Comuni Confinanti, oltre ai comuni di Bagolino e Valvestino? Quelli che ora si accaniscono contro l'ex sindaco Scalvini. Quelli che gia' in passato hanno avuto benefici in tal senso. Se non sbaglio un lotto della scuola per l'infanzia di Idro e' stato finanziato con tali fondi. Ma sa, sig. Denis, alcune aziende di Idro hanno trasferito la sede sociale in Trentino e...

ID22248 - 03/08/2012 14:37:30 - (amilcare59) -

E' chiaro che l'esursione di 1,30 e' garantita dalla Provincia Autonoma di Trento in "pendenza" della realizzazione delle opere e poi si dovr rispettare, salvo ulteriori sviluppi, il Regolamento che prevede un escursione di 3,25. La regola di gestione va fatta sicuramente prima dell'inizio delle opere, non avendola fatta prima della firma dell'Adp. Ma quale sara' il peso politico delle rivendicazioni dei lacustri? Siamo cosi' certi che gli utilizzatori a valle vogliano unire le forze con i lacustri contro gli utilizzatori a monte? Finora i rapporti conflittuali con gli agricoltori e gli utlizzatori ad uso idroelettrico non fanno propendere a cio' che e' stato prospettato dal commento del direttore alla lettera aperta di Loenzo Pelizzari.

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