13 Settembre 2012, 11.09
Gavardo
Raccolta differenziata

I cassonetti a calotta arrivano anche a Gavardo

di Cesare Fumana

Dal 1° ottobre cambia anche nel più popoloso paese della Valle Sabbia il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Questa settimana gli incontri con la cittadinanza, dalla prossima la distribuzione dei kit.

 

Dopo Roè Volciano, prende il via anche a Gavardo la nuova modalità per la raccolta dei rifiuti, in modo da incentivare il più possibile la raccolta differenziata.
Entreranno infatti in funzione dal 1° ottobre i cassonetti a calotta per l’indifferenziata. In pratica, sui cassonetti grigi, viene posta una calotta che consente l’introduzione di un sacchetto di 15/18 kg di indifferenziata. Per inserire il sacchetto serve una chiave magnetica che sarà consegnata ad ogni famiglia, in modo da misurare il quantitativo di rifiuti che ogni famiglia produce.
Al momento questo non comporta alcun aggravio di costo, anche se, dopo una fase sperimentali, i Comuni potrebbero anche decidere di usare questi dati per la tariffazione dei rifiuti.

L’obiettivo che tutti i Comuni devono raggiungere è del 65% di differenziata entro la fine di quest’anno. A Gavardo il dato si attesta attualmente al 39%.
Nei comuni dove Aprica (l’azienda del gruppo A2A che si occupa della raccolta rifiuti) ha adottato questo sistema, c’è stata una diminuzione del 60-70% di indifferenziata. Separando carta, vetro, alluminio e rifiuti organici, resta in effetti ben poco buttare nel cassonetto dell’indifferenziato.
È solo una questione di abitudine e di senso civico, anche perché un preciso obbligo di legge obbliga i cittadini alla raccolta differenziata.

A Gavardo questa settimana sono in corso gli incontri con la popolazione: venerdì 14 settembre si terrà a Sopraponte (ore 20.30 presso la scuola elementare); lunedì 17 l’incontro riservato alle utenze non domestiche (esercizi commerciali, bar, ristoranti, aziende) alle 20.30 presso l’auditorium Zane.
Da venerdì 21, saranno in distribuzione i kit per la raccolta differenziata presso la ex scuola elementare (in via Santa Maria 1), costituito dalla chiave elettronica personale, dalla fornitura una tantum di sacchi anche per la raccolta dell’organico e dalle istruzioni d’uso.

Istruzioni e vademecum per la raccolta differenziata si possono scaricare anche dal sito del Comune (www.comune.gavardo.bs.it).



Commenti:
ID22955 - 13/09/2012 12:45:35 - (Aldo Vaglia) -

Noto con soddisfazione che molti comuni si organizzano per la raccolta differenziata. E' un'ottima iniziativa, ma perche' non diventi un inutile aggravio per il cittadino, sarebbe auspicabile la tracciabilita' del rifiuto e la sua reale destinazione. I Comuni potrebbero esporre sui cassonetti la quantita' di recupero effettuata e dove sono confluite le varie frazioni. La cosa avrebbe un risvolto pedagogico anche per i comuni e si potrebbero vedere i piu' virtuosi. Quelli che dai rifiuti hanno maggiormente recuperato. Se pero' il servizio viene fatto per favorire inceneritori e discariche, questo vantaggio non dovrebbe andare ai gestori privati, ma dovrebbe essere redistribuito alla popolazione con un minor costo per la raccolta.

ID22957 - 13/09/2012 15:05:56 - (bob63) -

Esattamente come a Napoli.La reale destinazione dei rifiuti non la sapremo mai, anche perch probabilmente smetteremmo di differenziare, e a riguardo della redistribuzione del risparmio mi sembra pura utopia,Sig.Aldo ha mai visto in Italia qualcosa del genere?Molto pi probabile che la tariffa aumenti a chi non differenzia, se non addirittura a tutti per coprire i costi dei nuovi cassonetti.

ID22958 - 13/09/2012 15:45:19 - (CRISTINA) -

Sarò pessimista ma secondo me la plastica va tutta dentro al termovalorizzatore di san polo. Come potrebbe altrimenti riscaldare l'acqua per tutta brescia? Non dico che questa scelta sia del tutto sbagliata qui c'è da scegliere: o la diossina o i fumi di migliaia di caldaie, però vorrei saperlo, quanto meno diteci che tutti i nostri rifiuti vanno là dentro così non diventiamo matti a fare la differenziata e non ci prendete in giro con l'illusione di vedere in futuro una diminuzione della salatissima tarsu.

ID22960 - 13/09/2012 16:15:19 - (Maudo74) - 1900

Si continuano a fare scelte legate al millenio passato. L'unica raccolta differenziata che funziona veramente e' quella porta a porta con eliminazione dei cassonetti. Sarebbe istruttivo per gli amministratori fare una visita ai compostaggi dove arriva il rifiuto "differenzato" del cassonetto marrone. Probabilmente farebbero scelte diverse. Relativamente al fatto che carta e plastica differenziata finiscano nell'inceneritore, solo il pensiero mi fa venire il voltastomaco.

ID22962 - 13/09/2012 16:30:41 - (marcopresti) - PORTA A PORTA

solo il porta a porta permette elevate percentuali di raccolta differenziata.. cos evidente.. tranne a Gavardo! Ssingh..

ID22967 - 13/09/2012 21:49:53 - (blurex) -

Sig Fumana, mi permetta una piccola rettifica, la calotta ha una capacità di 18 litri (non kg) in quanto è volumetrica e priva di funzioni di pesatura, la seconda cosa che i cittadini devono sapere è che i comuni non possono incassare con il servizio rifiuti niente di più di quanto non spendano quindi non differenziando ci facciamo del male da soli. Concordo con il sig. Vaglia sull'utilità della pubblicazione dei dati della raccolta che sono comunque disponibili sul sito della provincia nell'osservatorio rifiuti, anche se ritengo sarebbe più interessante avere pure i dati del riciclato effettivo per capire quanto del differenziato viene effettivamente riciclato e quanto avviato al termoutilizzatore. Magari V.N. potrebbe aiutarci in questo?

ID22982 - 14/09/2012 10:14:06 - (Matteo) - Questione di responsabilità

Ben vengano tutti i tentativi di incentivare la raccolta differenziata (posto che, come ha detto qualcuno prima di me, chi di dovere ne faccia poi buon uso), ma il problema per me sta a monte: se a Gavardo differenziamo - dati alla mano - il 38% dei rifiuti, vuol dire che alla gente non sta entrando in testa l'importanza di questa cosa, e che mancano una cultura e una consapevolezza generale sul significato ambientale, economico e sociale della raccolta differenziata. Finchè non si radica la mentalità giusta nei cittadini, le amministrazioni possono ricercare tutte le soluzioni del mondo, ma non risolveranno mai il problema alla radice. Oppure si tocca la gente nel portafoglio, e allora tutto funziona subito. Quindi credo che se fin dal 1° ottobre il comune iniziasse a calcolare la tariffa dei rifiuti sulla base del rifiuto effettivamente prodotto da ogni famiglia, allora questa cosa potrebbe funzionare.

ID23022 - 15/09/2012 09:15:55 - (gizeta2002) -

Il cassonetto non un bel vedere. Forse ora di valutare seriamente la raccolta porta a porta come gi avviene a Prevalle, che anche a detta del sindaco funziona.

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