Scoppia l'airbag, grave bimbo

Incidente dalla dinamica sconcertante quello che ieri pomeriggio poco prima delle 17 e 30 ha coinvolto alcuni lumezzanesi che stavano transitando in via Tito Speri a Ponte Caffaro e che si trovavano a bordo di una berlina Volvo S40.
L’improvviso scoppio di un airbag causato dall’urto contro un muretto ha ridotto in gravi condizioni un bambino di appena due anni e mezzo.

L’esatta dinamica dell’incidente � al vaglio della Polizia stradale di Sal�, che � intervenuta sul posto con una pattuglia per i rilievi, ma una prima ricostruzione indicherebbe una pesante responsabilit� da parte degli adulti. Mitigata, semmai, solo dal breve tragitto che i tre avrebbero dovuto percorrere in auto.

La madre col figlioletto ed un amico di famiglia erano infatti tutti seduti sui sedili anteriori dell’auto. Una volta lasciata alle spalle Piazza Mercato, stavano passando davanti al civico numero 26 quando il piccolo ha afferrato il volante imponendo all’auto un’improvvisa sterzata a destra.
Quello che voleva essere un gioco ha causato il disastro: la manovra ha fatto strisciare la fiancata destra dell’auto contro il muretto che in quel punto delimita il cortile davanti alle abitazioni.
L’urto � stato sufficiente per fare esplodere l’airbag dalla parte del guidatore, il quale ha perso del tutto il controllo dell’auto che � andata avanti alcuni metri finendo col centrare, questa volta in pieno, un altro spezzone di muretto.

Pi� che l’urto, a bassa andatura, a causare il guaio � stato l’airbag. Il dispositivo di sicurezza, � risaputo, funziona egregiamente a patto che le cinture allacciate mantengano chi occupa il sedile dell’auto alla giusta distanza. Altrimenti la violenza dell’esplosione, perch� di carica esplosiva si tratta, diventa assai pericolosa.
Nel caso della Volvo di ieri il pallone bianco � scoppiato colpendo in faccia e al torace il piccolino che si trovava in prossimit� del volante. Domenico, di 39 anni, testimone di nozze dei genitori e padrino del bimbo � rimasto illeso, almeno fisicamente.
La madre 31enne Monica ha invece rimediato una botta per essere finita con la testa contro il cristallo anteriore dell’auto.

Gravi fin da subito sono apparse le condizioni del piccolo Alex: soccorso dai volontari dell’ambulanza di Ponte Caffaro e poi dall’equipe inviata dal 118 a bordo dell’elicottero, � poi stato trasportato in volo nel reparto di rianimazione pediatrica del Civile di Brescia, dove i medici si sono riservati la prognosi.
Domenico, Monica ed il bimbo, insieme ad altri familiari ed alcuni amici, stavano trascorrendo un breve periodo di vacanza lacustre in una casa che la famiglia possiede a Ponte Caffaro.
Quel pomeriggio si erano recati in auto fino nel centro del paese per fare compere e stavano tornando per preparare la cena.

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