L'opposizione vobarnese critica il PRG

Vobarno? È il «più brutto paese della valle». Una tesi sostenuta dalla minoranza consiliare «Vobarno futura», che attacca il Piano regolatore e le scelte urbanistiche dell’amministrazione comunale.

«Il Prg ha premiato la frazione di Carpeneda - afferma l’opposizione -; in via Prada si sta spendendo un milione e mezzo euro (530 mila arrivano dal Gruppo Fondital, a pagamento degli oneri di qualità per la nuova zona produttiva) per la realizzazione, a macchia di leopardo, di 35 unità abitative, mentre per esempio Pompegnino, già martoriata dal terremoto è fortemente penalizzata. Qui infatti, dopo la trasformazione delle ex cave in parco sono state introdotte forti limitazioni alle costruzioni».

E il nuovo Piano di governo del territorio? «Si ha l’impressione di una serie di scelte prive di organicità: come non è previsto il recupero del centro storico di Vobarno, dal quale gli abitanti sono in fuga. Manca una politica che invogli la gente a tornare ad abitarlo».

La supertrada? Vobarno futura ribadisce che se il tratto Vobarno-Sabbio toglierà il traffico dal centro, la bretella ipotizzata dalla Provincia per bypassare il centro non va abbandonata, perchè utile a dare respiro all’intasata viabilità interna.

Ma torniamo al tema della politica residenziale: «L’ex Prg ha prodotto una incontrollata esplosione di edilizia abitativa con la realizzazione di nuovi appartamenti che dovrebbero soddisfare un incremento di popolazione del 25-30%, pari a 1800/2000 nuovi abitanti. Ma secondo noi valutazioni di questo genere sono al di fuori di ogni logica, soprattutto in un paese che sta crescendo solo nella sua componente straniera».

M.P.
da Bresciaoggi

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