19 Dicembre 2012, 07.29
Punti di Vista

Economia ed Ecologia

di Aldo Vaglia

Pur avendo la stessa radice Eco=Oikos= casa, le due scienze sono una contro l'altra armate. La diatriba tra ecologia ed economia č una guerra fratricida destinata all'infinito.


L’incontro o più precisamente lo scontro è avvenuto negli anni 60.
Quando l’ecologia si è trasformata da disciplina puramente naturalistica in una scienza di più ampio orizzonte, il filo si è spezzato.
La contrapposizione porta la responsabilitĂ  di entrambe.

Salvatore Settis spiega il conflitto nel diritto delle generazioni future a ricevere un ambiente tutelato e non distrutto dalle generazioni precedenti, e cita figure storiche illustri e differenti:
Carlo Marx “nessuna società può godere del diritto di proprietà”.
Adam Smith “la terra è proprietà di tutte le generazioni”.
Theodore Roosvelt “noi siamo soltanto una frazione e dobbiamo conservare l’ambiente per il futuro".

La lungimiranza bifronte, insegna a servirsi del passato per correggere gli errori e costruire un futuro consapevole.
L’economia assegna a tutto un valore, ma non può etichettare il prezzo delle montagne, dei boschi e, soprattutto delle persone. Se tutte le risorse fossero distrutte quanto costerebbe rimetterle in piedi? Che valore ha la terra?

Non bastano l’Economia e l’Ecologia, serve una nuova condivisione una nuova etica civile un nuovo modello mentale che potremmo definire: Ecofilia (la condivisione affettiva, oltre al rispetto, di tutto ciò che ci sta attorno).
Anche l’ambientalista, Vandana Shiva, vede un futuro compromesso da un’agricoltura industriale chimicamente intensiva che con l’uso sproporzionato di carburanti fossili, utilizza più energia, più acqua, più terreno, per produrre cibo inquinato e in minore quantità.

Il cibo è energia, ci troviamo di fronte ad una crisi entropica, consumiamo 100 sperperando 300, abbiamo un sistema in grado di produrre per 12 miliardi di persone e un miliardo soffre la fame.
Si spende di piĂą per dimagrire che per mangiare.
I contadini rappresentano quella biodiversità culturale e produttiva che insieme al paesaggio e al turismo sono la risorsa principale per l’economia e lo sviluppo dell’Italia, ma rappresentano solo il 3% della popolazione.
Riaffermare dignità e reddito per l’agricoltura potrebbe essere parte della soluzione della crisi in cui ci dibattiamo da anni.

Il cibo è diventato merce anonima. Schierarsi per i piaceri della tavola e del buon cibo, difendere i prodotti locali di fronte alla crescente omogeneizzazione imposta dalle logiche moderne di produzione e distribuzione, proteggere e sostenere i piccoli produttori, è quanto anche individualmente si può fare.

Il cibo è solo uno degli esempi di un’industria degli sprechi di un’industria che oltre a consumare energia consuma materia e produce rifiuti.
Il termine “sviluppo sostenibile” deriva dall’inglese “sustain” appoggiare sostenere nel tempo, si riferisce al pedale del pianoforte che consente di prolungare il suono. Ancora più chiaro il concetto in francese "durable" durevole.
Non abbiamo una terra di scorta, per poter sostenere nel tempo lo sviluppo è necessario riannodare il filo spezzato tra Economia ed Ecologia.
 


Commenti:
ID26054 - 20/12/2012 00:45:32 - (Elena Bini) - Condivido

il contenuto dell articolo, in particolare la chiusura; non condivido invece la premessa, che vede ecologia ed economia inevitabilmente l una contro l altra armate senza possibilta di trovare tra esse quel giusto equilibrio e quella sinergia che invece - una volta costruiti - non potranno che portarci fuori e in salvo da questa corsa consumistica in cui ci siamo ritrovati a vivere nell ultimo secolo. Mi auguro che le fervide menti imprenditoriali, anche italiane, e magari proprio le giovani generazioni con attualmente scarse prospettive lavorative all orizzonte, sappiano trovare spazi ed idee in questo senso. E chissa, magari anche incentivi dallo Stato....

ID26069 - 20/12/2012 08:29:30 - (Aldo Vaglia) - Per Bini

Meno male che almeno sulle generali concordiamo. Chissa' che in un futuro non si possa avere una stessa visione anche sulle questioni che interessano il lago, sia per curarlo che per metterlo in sicurezza... Per trovare un accordo tra i due termini dell'articolo viene proposta da alcuni studiosi una nuova definizione per l'ambientalismo che prende il nome di Ecofilia= amore per la casa; dove per amore s'intende quella passione che l'uomo deve mettere per difendere il bene piu' prezioso di cui dispone. Il vostro movimento potrebbe avere tutte le caratteristiche per essere piu' ecofilo che ecologo.

ID26088 - 20/12/2012 15:28:24 - (Elena Bini) - L ecologia

e una scienza che fornisce strumenti per comprendere determinati fenomeni e per risolvere determinati problemi, sempre piu attuali e frequenti. Non comprendo perche dovrebbe "a prescindere" essere posta in senso antitetico all economia. Ovviamente comprendo che e certo divenuta antitetica al mondo economico nel momento in cui ha denunciato e denuncia gli enormi e gravissimi errori che la corsa al profitto ha causato e causa alla salute di TUTTI i viventi, e forse e questa sorte che le ha procurato quell astio e quella miope forzatura che la fa diventare altro dalla SCIENZA che e. Se comunque serve un nuovo nome per far accogliere in senso costruttivo e positivo dalla societa questa scientifica attenzione per la sopravvivenza, do il mio personale benvenuto all ecofilia. Speriamo basti un nuovo nome... per finalmente accogliere cio che ci puo aiutare a non estinguerci per mano nostra!

ID26093 - 20/12/2012 17:10:00 - (Giuseppe Cattabriga) - Ecologia,economia,ambiente.

Numerose esperienze pratiche hanno dimostrato che è possibile produrre ecologicamente,in modo economicamente conveniente, tutelando al tempo stesso l'ambiente e le potenzialità produttive delle risorse naturali utilizzate:http://www.agricolturadelleacque.it/

ID26177 - 23/12/2012 22:16:19 - (Aldo Vaglia) - Per Giuseppe Cattabriga

Ho trovato il suo sito molto interessante. L'articolo in questione e' piu' politico che tecnico. Siamo pero' da anni immersi in una diatriba che riguarda il lago d'Idro, la sua sicurezza, il suo inquinamento. Una sua partecipazione al dibattito con eventuali consigli sarebbe auspicabile e gradita.

ID26220 - 26/12/2012 13:35:21 - (Giuseppe Cattabriga) - Tecnica e politica

Certo, la politica indica l'obiettivo ma è la tecnica che determina come arrivarci.

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