Madiba, la vera storia di Nelson Mandela

“Madiba, la vera storia di Nelson Mandela”, ultimo lavoro teatrale di Emanule Turelli, sarà proposto sabato 5 gennaio alle 21 presso il Salone Pio XI di Gavardo (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Il nuovo monologo narrativo di Turelli traccia la vita del premio Nobel sudafricano. “Si tratta di un prodotto che fonde racconto, musiche e multimedialità – spiega l’autore –; all’interno dell’ora e mezza di monologo ci sono 48 contributi filmati fra slide e video d’epoca e alcune testimonianze storiche di grande valore, come i servizi giornalistici sui passi scellerati dell’apartheid, un’intervista al giovane Mandela in clandestinità, le interviste ai suoi aguzzini, alla moglie Winnie, alla figlia Zindzi, al vescovo anglicano Desmond Tutu”.

Il monologo è strutturato in un unico atto, intervallato da spezzoni filmati e contributi musicali, che portano la firma dello staff della Violet Moon: del compositore Claudio Cominardi e del regista Ulderico Fenaroli.

In un’evolversi emozionante e coinvolgente, Turelli parte con il suo racconto dal 1948, quando il partito nazionalista bianco vince le elezioni sudafricane, traccia i pilastri ideologici e normativi dell’apartheid, racconta dell’evoluzione personale e politica di Mandela, delle azioni terroristiche dei militanti dell’ANC, dell’arresto e della carcerazione quasi trentennale del leader nero, delle tragedie di Sharpeville e Soweto. Di ciò che accadde al giovane Steven Biko, della crisi della politica bianca e della scarcerazione di Mandela.

La parte emozionale è affidata ai molti aneddoti, frutto di una dettagliata e scrupolosa ricerca storica durata mesi, e al racconto del rapporto fra Mandela e la moglie Winnie. Il monologo chiude all’11 febbraio del 1990 con il primo discorso di Mandela finalmente libero e regala allo spettatore tre minuti finali di intensa emozione: un video celebrativo, sulle note del “Nessun Dorma” tratto dalla Turandot di Puccini, nel quale si raccontano visivamente le evoluzioni del Mandela politico: prima premio Nobel, poi primo presidente nero del Sudafrica riconciliato, poi emblema mondiale della lotta per i diritti umani. Il tutto in un’evoluzione che difficilmente permette di staccare la mente e gli occhi dalle parole e dalla gestualità di Turelli.

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