22 Gennaio 2013, 07.34
Idro Vobarno Valsabbia
Scuola

Kollettivo Perlasca

di val.

Si sono riuniti per la prima volta in assemblea generale lo scorso 14 gennaio. Si sono dati un'identità e hanno stabilito gli obiettivi della loro azione dentro e fuori dalla scuola


Mammoni, svogliati, superficiali, incapaci di prendersi delle responsabilità... 
I luoghi comuni sull'inadeguatezza delle nuove generazioni a "prendere in mano" il futuro del mondo si sprecano.
Del resto, sempre seguendo il filo dei luoghi comuni, è sempre stato così: i giovani di ieri sono sempre stati meglio di quelli di oggi.
E allora vien da pensare che a cambiare sia più che altro il punto di vista di ciascuno di noi, piuttosto che ciò che ci sta attorno. Non vi pare?
 
Per fortuna i ragazzi non si curano più di tanto di come vengono visti dagli adulti e continuano a cercare fra di loro e dentro sè stessi le motivazioni per crescere.
Lo fanno per tentativi ed errrori, come tutti. E' un percorso di crescita necessario.
 
Qualcuno decide per il confronto all'interno della scuola.
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"Il Collettivo Perlasca è un movimento studentesco autonomo, autogestito ed autorganizzato, caratterizzato dalla propria apartiticità; un movimento che rispetta le idee di tutti coloro che vorranno condividere il proprio pensiero con la collettività, senza badare né da dove essi provengono né chi votano o chi voteranno (unica discriminante: il fascismo e il razzismo).
All'interno del Collettivo Perlasca tutti hanno diritto di parola, pensiero ed opinione; tutti collaborano e si rispettano".
 
Così gli studenti del Perlasca, all'esordio con il primo documento ufficiale, redatto per affermare la loro voglia di esserci.
 
"Il Movimento si pone come obbiettivo principale di informare studenti o adulti che siano, attraverso il volantinaggio ed assemblee pubbliche. Il Collettivo Perlasca cercherà di sensibilizzare e mobilitare gli studenti valsabbini promuovendo riflessioni su temi fortemente attuali come la guerra, l'occupazione e la forte crisi economica ed organizzare eventuali azioni di protesta".

"Il Collettivo la risposta degli studenti coinvolti nel movimento ad una situazione politica, economica e sociale sempre più problematica nei confronti della quale la scuola, vessata dai continui tagli, si trova nell'incapacità di comprendere la realtà odierna ed incapace di prospettare reali speranze per il futuro".

"Ci riuniremo settimanalmente per intraprendere dibattiti su temi d'attualità, temi impossibili da trattare nelle rispettive classi durante l'orario di lezione, con l'obiettivo di migliorare la nostra coscienza critica".
 
Quella del Collettivo del Perlasca non vuole essere una realtà a sé stante: in sette, sabato scorso, si sono recati in trasferta all'assemblea nazionale organizzata da StudAut a Bologna, alla ricerca di un confronto con le diverse realtà studentesche provenienti da tutta Italia.
 


Commenti:
ID27097 - 22/01/2013 21:32:07 - (fp300958) - mah ....

... un movimento che enuncia ... "tutti hanno diritto di parola, pensiero ed opinione ...senza badare ne' da dove essi provengono ne' chi votano o chi voteranno ..tutti collaborano e si rispettano " .. ma pone delle discriminanti, mi sembra contraddittorio e indirizzato verso una precisa linea politica !!

ID27107 - 22/01/2013 23:33:14 - (ubaldo) - @ fp300958

Ci mancherebbe solo che venissero accettati fascismo e razzismo, che sono discriminati dalla stessa legge italiana. Ci spieghi, fp300958, qual'è la linea politica che li accetta?

ID27111 - 23/01/2013 05:55:46 - (fp300958) - direttore ...

... non comment ... libera scelta e libero giudizio.

ID27128 - 23/01/2013 10:51:33 - (GabrieleVate) - ....

Qualcuno dica a questi "studenti" che gli anni '70 sono finiti...A LAVORARE altro che riunirsi per parlare.

ID27135 - 23/01/2013 12:08:37 - (sonia.c) - ma perchè invece di portare qui ..

battute sibilline! che non dicono nulla, non provate ad "argomentare" e a spiegarci PERCHè dovremmo desiderare di tornare ad una dittatura?...bravi ragazzi del Perlasca che lottate per la libertà! voi non direte mai:io non penso..pensa il mio capo per mè...

ID27173 - 23/01/2013 19:14:47 - (GabrieleVate) - scusi sonia.c

ho paralto di anni 70, non di anni '20/30 e il mio post non nemmeno sibillino.

ID27182 - 23/01/2013 20:19:02 - (sonia.c) - mi scusi gabrielevate..

non domandavo a lei...ma la signor "cifrato anonimo"..ma se è anche lei di quelle "idee",la ascolto volentieri...vorrei capire...

ID27210 - 24/01/2013 07:22:33 - (fp300958) - rispondo alla gentile "sonia.c" ....

(non voglio entrare in discorsi politici... sono convinto che le idee vanno rispettate... sia che si condividano oppure no).. il mio post va letto in senso letterario.. Il comitato dice: "tutti hanno diritto di parola, pensiero ed opinione ...senza badare ne' da dove essi provengono ne' chi votano o chi voteranno ..tutti collaborano e si rispettano " io dico semplicemente che alla luce di quanto enunciato, e' contraddittorio, perche' vengono messi dei "veti".. Punto !!

ID27245 - 24/01/2013 13:56:26 - (sonia.c) - grazie della risposta..preferivo quella politica però...

non sono tempi in cui si possa "cavillare" su certe idee..sono tempi da tenere alcuni " paragrafi"della costituzione bene a mente. quelli che parlano di diritti si! del diritto di non dover più essere schiavi delle dittature ..il resto si può anche discutere...

ID27576 - 28/01/2013 21:06:46 - (Leretico) - Perché gli studenti non ci spiegano meglio?

È molto bello che gli studenti si sforzino di dire qualcosa, ma io questo qualcosa non l'ho ancora letto né capito appieno. Un tempo si facevano dei giornalini della scuola dove si leggeva e si cercava di capire. Ora che c'é un giornale on line che può esporre le loro idee e far conoscere a tutta la valle cosa pensano gli studenti, si leggono solo accenni. Temono il confronto? Non dovrebbero. Noi aspettiamo di leggere le loro idee e soprattutto le loro argomentazioni per difenderle. Ci vogliamo confrontare con loro, ma nulla esprimono direttamente anche se il direttore gli offre tutte le possibilità di farlo. Perché? Non sottovaluterei, come invece fanno, lo strumento di comunicazione con la valle che avrebbero in queste pagine. La comunicazione servirebbe molto per avvicinarli al mondo che li circonda. Non devono sperare in elogi gratuiti, ma in dialogo sincero sì. Questo potrebbe solo aiutarli. Attendiamo.

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