19 Marzo 2013, 10.00
Idro
Lettere

La contraddizione della Politica

di Dru

«L'altra sera ho seguito un'assemblea della minoranza del mio paese, la prima che seguo in vita mia. Grazie agli interventi sempre opportuni di persone intelligenti, ho apprezzato la discussione»


Il tema verteva sul cambio e ampliamento del PGT di Idro, operato da presunti “loroâ€, e la sua architettura nuova, in quelle che sono le intenzioni credo, poiché dovete sapere che sono assolutamente acerbo di queste cose e potrei ora scrivere delle strafalcionate: ecco, intendendo per "loro" credo indicassero la maggioranza al governo del comune, in quanto quel “loro†veniva continuamente detto dal relatore, un architetto che si è da subito mostrato tale più per l’aspetto che per le parole che sono poi subito seguite.
Aiutato nel significato del “loro†da Aldo, mio zio, mi ha aiutato non poco in questa assemblea sulle definizioni e i loro  significati, persona lui più pratica ed avvezza a queste adunanze e raduni, da coerente marxista qual é.
 
Da cittadino acerbo di queste faccende, debbo dirvi da subito che sono stato positivamente sorpreso, in quanto il discorso un poco credo di averlo capito anche io che, timoroso di non farcela in questo, nel capire il senso di quello che tutti lì stavano costruendo, sono stato accompagnato dalla mia cultura, ma soprattutto, dalla cultura che regnava negli interventi a mio dire assolutamente mirati, pertinenti e soprattutto giustificati: sarò io un ingenuo, penserete ora di me, ma affermo questo  perché mi sembravano tutti, gli interventi,mirati al “bene comune†o almeno nelle intenzioni di chi li esponeva.
 
Premetto che anche io che di topografia e toponomastica (starò dicendo strafalcionate?) non me ne intendo, sono stato chiarito da una attenta signorina che mostrava le slide dei terreni adiacenti il lago con tracciate sopra le aree di pertinenza del PGT, Programma di governo Territoriale credo significhi, questo l’acronimo PGT?
Se “programma di governo Territoriale†è PGT queste le parole che ho sentito pronunciate più volte da Giuliano Rizzardi ex sindaco di Idro e ora facente parte della minoranza, il Giuliano, persona con un affabulato e una retorica degna del Cicerone, che mi ha da subito colpito con i suoi “tant’è†e “soprattutto†magistralmente intrecciati  che denotano un carattere determinato, il “tant’è†a definire la verità, a dargli la sostanza che merita, il “soprattutto†a dominarla quella sostanza, e come non potrebbe essere ...conoscendolo io fin da bambino come persona combattiva e generosa: ricordi Giuliano quando da piccoli giocavamo nei prati fuori casa tua a pallone, quella collina boschiva che dirimpetto la tua casa mi catturava in fantasie favolistiche esiste ancora?
 
scusate il divagare… dicevo, l’architetto ci ha mostrato da subito le intenzioni di quei “loro†di sviluppare l’area dei tre capitelli, terreni ad alto rischio geologico su aree adiacenti il villaggio olandese e insediamenti nuovi a macchia di leopardo (?) sul territorio del paese fin sopra l’agglomerato urbanistico del centro di Crone, frazione prestigiosa del paese per la sua condizione storica.
 
Fin qui, tranne alcune considerazioni di carattere privatistico che io ho bisbigliato maliziosamente nelle orecchie di mio zio del tipo, “vediamo oggi chi salta sulla sedia, quello è diventato ricco†o “il mio terreno, vedi un po’ se è stato tracciato? Impossibile perché è sotto castell’antico†o ancora, più pertinente, “nessun sobbalzo per chi ha questi terreni coinvolti e trasformati in quanto il loro valore è dovuto alla domanda e quindi oggi è un valore effimeroâ€, Aldo mi ha subito suggerito un contesto pratico dicendomi che lui suggerirebbe di “disporre i terreni ad orologeria, se qualcuno oltre i due e tre anni non edifica sul terreno passato edificabile, quel terreno deve ritornare al vecchio uso e lasciar posto nel nuovo Programma a nuove soluzioni per altre esigenze di interesse pubblicoâ€, brillante idea preludio all’intelligentissimo intervento fatto subito dopo dall’ormai vecchio ma sempre combattivo marxista.
 
Si, perchè fin sotto il suo intervento, quello di Aldo, io capivo della disposizione del nuovo piano territoriale  delle “loro†pertinenze e di alcune difficoltà sulle infrastrutture urbanistiche, difficoltà che sono lì da anni e che sembra che rimarranno lì ancora per anni, quale l’entrata nuova al Ponte per risolvere l’odiosa entrata attuale al paese o la viabilità e circolazione che non invada solo i centri del paese, o i mancati finanziamenti dovuti agli attriti irrisolti fra comunità divise negli obiettivi che non hanno aiutato alla comprensione ma soprattutto non hanno aiutato alla fruizione e realizzazione di questi denari disposti da regione e comunità europea, ma, come sempre la filosofia che aiuta,  Aldo ci ha messo del suo.
 
Cosa ha detto: “ il problema del paese espresso dal piano nuovo  è nel suo pensare, un pensare che ha una tradizione dedita al turismo, carta vincente e intuito che ha sempre dimostrato il paese Idro che non ha voluto l’industria, facendo in questo da preveggente ad un mondo che sta cambiando e che mostra quanto questo dire è vero per l’Occidente, ma che questo intuito non sa accompagnarsi al nuovo che avanza, ancorato ancora alla seconda casa e alla costruzione tout court con una visione che non vede il nuovo che avanza sempre più esigente lasciando dietro il vecchio che muore: villaggi dismessi e in vendita quali si mostrano appunto il Trecapitelli o il Vesta.
 
E quindi, i “loroâ€Â  non legano l’urbanizzazione che allo straniero che viene in villeggiatura che non verrà mai più sul nostro territorio se non corrediamo lo stesso dei servizi e delle utility che lo possono rendere ricco ed appetibile fin nel suo cuore , non nella sua periferia, infine l’agricoltura e il paesaggio che lo rende prezioso questo cuore, i centri urbani, al servizio di questo turismo che esso si, si è rinnovato e è cambiato, ma noi questo non sembriamo averlo capitoâ€.
 
Ho capito che le parole di Aldo erano più un’esortazione a considerare con giusto peso queste parole che il giudicare e criticare sui fatti l’operato dei “loroâ€, venendo lui da Vestone e non avendo interesse alcuno e soprattutto pochi riferimenti oggettivi se non la sua filosofia.
Sta all’intelligenza di tutti il superare le contrapposizioni e questo concetto lo ha ben espresso Salvaterra, ex sindaco di Idro, con una pregiatissima di Dante e che ora non ricordo nelle parole ma ricordo nel significato: le cose vanno per piccoli passi e condivise e costruite assieme.
 
Un punto che mi preme di dire a Giugliano e a Marco: “le idee camminano sulle gambe†non è possibile, contraddittorio, ma a questo vi rimando ai miei scritti qui, ciao, ciao, sapendo bene che in questo sono sulla sponda opposta di Aldo, ma che ci vuoi fare, non tutto è un idillio.
 
Con un'ultima postilla, ho suggerito all’uscita ad Aldo Marco e Giuliano ciò che in fondo avverrà per esigenza, di inserire la prossima volta nelle SLIDE anche un’analisi comparata di chi viene coinvolto con nomi e cognomi e loro terreni, magari sottolineandone anche cariche pubbliche con possibili conflitti di interesse, ma subito dopo ho notato in tutti un gesto di stizza che mi ha fatto venire subito in mente la sconfitta sonora di Platone e la sua di Repubblica fatta e diretta da persone immaginarie per i moderni oramai, i filosofi.
 
Dru
 


Commenti:
ID30284 - 19/03/2013 11:53:45 - (idro) - Complimenti

Argomento interessante. Questi PGT che subiscono trasformazioni imponenti ed importanti anche sotto gli aspetti economici. Certo da terreno agricolo trasformarlo in edificabile la dice lunga assai.... Ma che ci si vuol fare .... LORO ... Sono per l ambiente e il bene del territorio quindi ritengo impossibile che possa succedere un intervento distruttivo lungo le spiagge di Idro .... Avrete di sicuro sbagliato PGT ..... Hahahahaha ....

ID30291 - 19/03/2013 13:53:57 - (Dru) - caro idro

io non ho la sua malizia e considero il passaggio di un terreno da agricolo a edificabile un processo naturale che deve tener conto di un'agricoltura sempre più stretta nei suoi spazi. Nulla di male quindi nel carattere del processo di urbanizzazione, anzi, è il principio di ogni buona "etica", non è il principio a essere messo in discussione ma il modo di procedere all'interno di questo principio, il "come" in definitiva e non il "perché" farlo.

ID30297 - 19/03/2013 15:25:49 - (idro) - Ci mancherebbe caro Dru

È dal tempo dei Romani che si costruisce... I comuni senza oneri di urbanizzazione riescono a far ben poco. Ma ..... Ma va fatta una attenta analisi DOVE SI COSTRUISCE. Anche perché poi viene inesorabilmente a mancare quei sotto servizi che con si vedono ma sono o dispensabili x non danneggiare il lago. Cque staremo a vedere

ID30298 - 19/03/2013 15:44:58 - (Aldo Vaglia) - Per Dru

Non posso che confermare quanto dici. In primo luogo la tua totale e solare ignoranza della pratica politica. Ti ci e' voluto un bel po' per capire che quello non era un consiglio comunale, anche se si svolgeva nelle stanze del comune. Le importanti considerazioni e conclusioni a cui arrivi acquistano per questo maggior valore. Cio' che e' passato e per fortuna e' stato colto e' che: non si puo' piu' sprecare terreno se questo non e' utile allo sviluppo complessivo del paese. La speculazione edilizia e' finita per sua autoconsunzione. L'economia, anche quella delle valli, vede nel turismo di qualita', nell'agricoltura, nell'energia verde il suo futuro. Il recupero dell'esistente, la valorizzazione dei borghi, la conservazione del territorio e del paesaggio, non sono solo idee di qualche sognatore, ma la realta' e la ricchezza di uno sviluppo sostenibile nel tempo.

ID30299 - 19/03/2013 15:55:01 - (Dru) - a dire il vero tu hai proposto anche un altro capitolo Aldo

l'unione politica territoriale dei comuni che non sono più un processo dovuto alle spinte dell'economia in recessione ( e qui ti vedo un poco contraddittorio nel seno della dottrina marxista), ma un fatto di coscienza. Quindi due i temi posti, la qualità dell'urbanizzazione che consideri il turista non più per quello che più non è, producendo sul territorio cemento che non ha infine un mercato e la coscienza di fare comunità politica.

ID30301 - 19/03/2013 15:57:36 - (Dru) - errata corrige, sopra l'inizio è da leggere così...

l'unione politica territoriale dei comuni che non è più...

ID30311 - 19/03/2013 19:05:49 - (maurizio) - la realta' e la ricchezza di uno sviluppo sostenibile nel tempo.

Condivido queste parole scritte da AldoCio' che e' passato e per fortuna e' stato colto e' che: non si puo' piu' sprecare terreno se questo non e' utile allo sviluppo complessivo del paese. La speculazione edilizia e' finita per sua autoconsunzione (speriamo). L'economia, anche quella delle valli, vede nel turismo di qualita', nell'agricoltura, nell'energia verde il suo futuro. Il recupero dell'esistente, la valorizzazione dei borghi, la conservazione del territorio e del paesaggio compreso il recupero del ecosistema Lago.Questo ci garantirà un fututro.

ID30315 - 19/03/2013 20:09:33 - (Aldo Vaglia) -

"In Scienza e Coscienza" caro Maurizio, unico metodo da adottare.

ID30319 - 20/03/2013 08:23:16 - (Giacomino) - Tutto questo

si chiama: La conservazione del creato. In scienza e coscenza, ed é l'unico modo da adottare.

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