Microcredito per soggetti «non bancabili»

Si è presto tramutata in concreti fatti, la volontà dell’assessore ai Servizi alla persona di Gavardo, Alessandro Salvadori, di sfruttare la rete creata attraverso il progetto “Microcredito sociale” dalla Caritas Diocesana di Brescia, con alcuni istituti di credito, a favore di utenti cosiddetti “non bancabili”. Il progetto avviato dalla Caritas diocesana, grazie ad un accordo con la sezione gavardese, il Comune e la Banca di Credito Cooperativo di Bedizzole Turano Valvestino, mette a disposizione dei cittadini gavardesi un fondo che ammonta a 18 mila euro, al fine di offrire un importante sostegno alle famiglie in un periodo di crisi economica come l’attuale.

Assume una fondamentale importanza l’impegno che la Caritas Parrocchiale e l’amministrazione comunale mettono a servizio dei cittadini: le famiglie non sono più in condizione nemmeno di far fronte alle primarie esigenze di vita, ancor meno potrebbero sostenere spese non preventivate, come il dentista o l’auto da aggiustare o riuscire ad essere finanziate dal normale percorso dell’attuale sistema bancario.

Il “Progetto Micro Credito”, avviato nel 2008 è così ora presente anche a Gavardo (tra i primi e pochi comuni di Brescia) e si sostanzia in un disegno di accompagnamento al credito responsabile ed al recupero dell’autosufficienza economica di nuclei familiari la cui situazione rischia di essere irrimediabilmente compromessa da fatti eccezionali, imprevisti e temporanei, proponendo finanziamenti agevolati che possono arrivare fino a un massimo di 3.000 euro rimborsabili in 36 mesi. Tali finanziamenti godono di un tasso di interesse agevolato fisso dell’1%.

“L’idea è investire sulle famiglie fragili che chiedono un aiuto – ha detto il direttore della Caritas Diocesana Cotelli – perché si rendono conto che quando avranno estinto il loro debito, altre famiglie potranno accedere allo stesso budget. E visti i risultati sembra funzionare”.

Il progetto ammonta come dicevamo a 18 mila euro, la somma a cui le famiglie gavardesi valutate ed individuate dall’assistente sociale, potranno accedere: 5 mila euro saranno messi a disposizione dall’assessorato presieduto da Salvadori, 1.000 euro dalla parrocchia grazie alla sensibilità e alla disponibilità del parroco don Giacomo Bonetta. La cifra verrà triplicata grazie ad un fondo creato dall’istituto di credito, assieme ad altri sette convenzionati, accollandosi il rischio di eventuali insolvenze.

“E’ un progetto che ritengo di estrema validità – sottolinea Salvadori - , le famiglie troveranno qui un punto di riferimento per superare una momentanea situazione di disagio, accompagnate verso la restituzione del debito e dando un’educazione su quali spese sono indispensabili e altre superflue, non cadendo così nella trappola del puro assistenzialismo fine a se stesso”. Gli sportelli di micro credito delle zone pastorali, infatti, si propongono tra i vari obiettivi anche quello di valorizzare la funzione educativa, di vicinanza, di accompagnamento e di responsabilizzazione delle persone in percorsi di recupero di autonomia e di autosufficienza economica. I soggetti interessati potranno, pertanto, recarsi per informazioni e valutazioni alla sede dei servizi sociali in via Mangano, 7”.

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